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Le proprietà del daikon: l’ortaggio detox della primavera asiatica

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Croccante, bianco e allungato, il daikon è un ortaggio originario dell’Asia orientale che negli ultimi anni sta conquistando anche le tavole italiane. Conosciuto anche come rafano bianco, si distingue per un gusto delicatamente piccante e per un profilo nutrizionale che lo rende interessante sia dal punto di vista del gusto sia da quello della sana alimentazione. Molti lo associano a piatti della cucina giapponese, come zuppe e contorni fermentati, ma il daikon può essere utilizzato in tante preparazioni, sia crude che cotte, ed è facile da integrare in una dieta equilibrata.

Ricco di acqua, fibre, vitamina C e sali minerali, è noto per le sue proprietà depurative e digestive, tanto da essere considerato da molti un “ortaggio detox”. Ma quali sono le proprietà del daikon? Come lo si può usare in cucina? E ci sono controindicazioni?

Scopriamo il daikon: un ortaggio sano, versatile e ricco di benefici

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Il daikon è una radice commestibile appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, la stessa di cavoli, ravanelli e broccoli. Il suo nome deriva dal giapponese e significa letteralmente “grossa radice”: un riferimento diretto alla sua forma allungata, che può superare anche i 30 centimetri di lunghezza, con un diametro di circa 5-10 centimetri.

Molto diffuso nella cucina giapponese, il daikon è impiegato in diverse preparazioni: grattugiato a crudo come contorno rinfrescante, stufato in brodi caldi, o ancora fermentato e marinato per accompagnare sushi e sashimi. La sua versatilità lo rende protagonista anche di piatti coreani, come alcuni tipi di kimchi, e cinesi, dove lo troviamo fritto, cotto al vapore o aggiunto a zuppe leggere.

In Italia, il daikon è spesso chiamato semplicemente rafano bianco e viene coltivato in alcune regioni, in particolare nel Nord e nel Centro. Negli ultimi anni, grazie alla crescente attenzione verso la cucina naturale e internazionale, questa radice ha iniziato a comparire anche nei mercati contadini e nei reparti ortofrutta di supermercati specializzati, soprattutto in autunno e inverno, il suo periodo di raccolta. Il suo sapore, a metà tra il ravanello e la rapa, è delicatamente piccante e si adatta bene a piatti leggeri, facili da preparare e sempre più diffusi non solo nelle cucine dei grandi ristoranti.

Proprietà nutrizionali e benefici del daikon

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Il daikon è composto per oltre il 90% da acqua e, dal punto di vista nutrizionale, contiene una buona quantità di fibre alimentari, utili per sostenere la salute dell’intestino e favorire la regolarità, e apporta, inoltre, diversi micronutrienti importanti. Tra le vitamine, spicca la vitamina C, che contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario e ha un effetto antiossidante. In misura minore, il daikon fornisce anche vitamina B6 e folati, utili rispettivamente per il metabolismo energetico e per la sintesi del DNA. Dal punto di vista minerale, la radice è fonte di potassio, essenziale per il mantenimento della normale pressione sanguigna, e contiene anche calcio, fosforo e magnesio, coinvolti nel benessere osseo e muscolare.

L’apporto energetico è molto basso: circa 18 kcal per 100 grammi, con tracce di proteine e pochissimi zuccheri. Questo rende il daikon adatto a chi segue un’alimentazione ipocalorica o desidera mantenere il peso sotto controllo.

Oltre ai nutrienti, il daikon contiene alcuni composti bioattivi che ne amplificano il valore nutrizionale. In particolare, i glucosinolati, già noti nelle crucifere, vengono trasformati in isotiocianati, sostanze studiate per le loro potenziali proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Inoltre, la radice apporta enzimi digestivi naturali, come la mirosinasi, che possono favorire la digestione, soprattutto in pasti ricchi di grassi. 

Gli isotiocianati mostrano anche una attività antibatterica nei confronti di Helicobatecter pylori, batterio presente nello stomaco che in alcuni soggetti può essere causa di ulcera gastrica. Da sottolineare che mirosinasi e isotiocinati vengono in parte distrutti o perduti durante la cottura, quindi, è bene consumare i vegetali che li contengono crudi o comunque sottoporli a cotture leggere.

Perché il daikon è considerato un ortaggio detox?

Grazie alla sua azione diuretica e drenante, il daikon viene spesso associato a un’alimentazione depurativa, in particolare per il supporto alla funzione epatica e alla riduzione della ritenzione idrica. Le fibre aiutano a regolarizzare il transito intestinale, mentre la presenza di acqua e potassio stimola l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

Tuttavia, è importante ricordare che nessun alimento, da solo, è “detox”: il nostro corpo è già naturalmente dotato di meccanismi efficaci di depurazione, in particolare attraverso il fegato e i reni. Il daikon può comunque rappresentare un ottimo alleato in un contesto di dieta equilibrata, ricca di vegetali, e di uno stile di vita sano che supporti i processi naturali dell’organismo.

Idee e consigli per usare il daikon in cucina

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Il daikon è un ingrediente estremamente versatile, che può essere utilizzato sia crudo che cotto, adattandosi a una grande varietà di preparazioni. A crudo, il suo gusto fresco e leggermente piccante ricorda quello del ravanello, ma con un profilo più delicato. Grattugiato o tagliato a julienne, è perfetto per arricchire insalate, bowl o contorni veloci, soprattutto durante i mesi più caldi.

Nei mesi invernali, il daikon si presta invece a preparazioni calde e confortanti: cotto al vapore, stufato o in padella, assorbe bene i sapori e si ammorbidisce, perdendo parte del suo pungente naturale. È un’ottima aggiunta a minestre e zuppe, o come contorno semplice, magari saltato con olio e zenzero.

In Giappone viene spesso usato per preparare  l’oden, una zuppa di verdure e brodo di pesce, oppure marinato in aceto di riso, per accompagnare piatti a base di sushi e sashimi. Anche nella cucina italiana il daikon può trovare spazio con un po’ di creatività: tagliato a rondelle sottili può essere arrostito al forno con spezie e olio d’oliva, oppure usato come base per una crema vegetale insieme a porri o patate.

Dove acquistare il daikon e come conservarlo

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Negli ultimi anni, il daikon è diventato sempre più facile da trovare anche in Italia. È disponibile nei supermercati biologici, nei negozi di alimentari asiatici e, sempre più spesso, anche nei mercati contadini o nei reparti ortofrutta dei supermercati, soprattutto durante la stagione fredda, tra autunno e inverno, che coincide con il suo naturale periodo di raccolta.

Quando si acquista il daikon, è bene scegliere esemplari sodi al tatto, con la buccia liscia e priva di macchie. Se ha ancora le foglie attaccate, è un segno di freschezza: in quel caso, si possono anche utilizzare in cucina, ad esempio saltate in padella come una verdura a foglia.

Per conservarlo al meglio, si consiglia di avvolgerlo in un panno umido e riporlo nel cassetto del frigorifero, dove si manterrà fresco anche per una o due settimane. In alternativa, il daikon può essere marinato o sott’aceto, come avviene nella tradizione giapponese, prolungandone così la conservabilità e ottenendo un contorno pronto all’uso.

Che si scelga di gustarlo crudo in un’insalata fresca o cotto in una zuppa calda e profumata, il daikon è un ortaggio capace di sorprendere per la sua versatilità e leggerezza. Ricco di nutrienti, povero di calorie e facile da preparare, può diventare un alleato prezioso all’interno di una dieta varia ed equilibrata.

Hai mai cucinato il daikon o lo utilizzi spesso nelle tue ricette? Raccontacelo nei commenti!

 

Immagine in evidenza di: aomas/shutterstock

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