GLI ADDOBBI
La festa religiosa più caratteristica della nostra città venne istituita nel 1567 dal cardinale Gabriele Paleotti primo arcivescovo di Bologna in onore del Santissimo Sacramento. Si svolge di solito nelle domeniche di giugno in una parrocchia diversa ogni domenica: la stessa parrocchia la ripete solo dopo 10 anni perciò la sagra viene anche chiamata "Decennale Eucaristica".
In questa ricorrenza è consuetudine raccogliere le offerte per restaurare la Chiesa, per rinnovare gli arredi sacri.
Le case vengono riparate e ripulite. Per l'occasione tutte le strade sono addobbate con drappi di stoffe multicolori, archi di fogli e di lampadine; alle finestre pendono ricchi damaschi; sotto i portici e nelle logge dei palazzi si levano piccoli altari.
La Domenica degli Addobbi esce dalla chiesa parrocchiale una lunga processione.
Dopo i riti religiosi la festa prende un aspetto più popolare: nelle vie e nelle piazze le bande esibiscono concerti in soppalchi improvvisati; la gente riempie le strade fermandosi nel caffè e davanti alle vetrine illuminate dei negozi. Alcune bancarelle vendono il tradizionale "dolce degli addobbi", la torta di riso e mandorle: ciascuna fettina a forma di losanga viene offerta infilata nell'immancabile stecchino.
Purtroppo se ne è persa un po' la tradizione: soprattutto non è più l'occasione per ripulire e fare manutenzione alle facciate dei palazzi.
La domenica ci si scambiavano visite e si andava sempre da chi "aveva gli Addobbi" per ascoltare il concerto della Banda e mangiare la torta di riso.
Questa è la mia ricetta.
La torta è decisamente migliore se consumata il giorno dopo.