Se volete conservare il una parte del calore estivo,questa ricetta vi può aiutare. Una volta nella cucina casalinga Sarda l’uso del peperoncino era cosa rara. Quando sono venuto a vivere nel Cantone Ticino,ho fato conoscenza con la cucina tipica Lombarda,anche questa con poco uso di peperoncino. Quello che mi ha introdotto nell’uso,( e abuso a parere dei miei figli) del peperoncino,e la frequentazione di amici e colleghi meridionali, ricordo in particolare un collega di Matera,che letteralmente farciva i panini di peperoncini s/olio,tutte le volte che mangiavo in sua compagnia mi veniva la pelle d’oca ,poi un po’ alla volta mi sono abituato, non sono diventato come lui ma poco ci manca. Ora e venuta la globalizzazione anche per questo alimento,con la diffusione dei ristoranti Italiani,e la circolazione di genti di altri lidi, con i suoi usi e costumi ha insegnato anche ai popoli nordici a mangiar piccante ogni tanto . Proteggersi le mani con guanti di latice,non toccarsi nessuna parte del corpo con le mani sporche,in particolar modo occhi , naso , mucose,finito di tagliare i peperoncini e di lavare gli oggetti usati, togliere i guanti gettarli e lavare le mani con acqua calda e sapone.
Una cucchiaiata sulla pastasciutta è come un raggio di sole in una giornata invernale.