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Turriga

di Roberto Gatti.

Ho degustato questo vino in due fasi. La prima a tavola in accompagnamento ad una superba grigliata di carne e questi sono stati gli esiti:

colore porpora/rubino splendido ed invitante; al naso profumi intensi di frutta rossa, ben amalgamata a note speziate e mentolate, conferite dalla barrique in cui è stato affinato; in bocca è molto caldo, etereo, e per questo ne consiglio la decantazione qualche ora prima, una gran bella beva, di classe, intensa, tannini già bene amalgamati, buona la struttura acida che gli consentirà di durare molti anni a venire ( 10/20/30 ? ). Nel centro bocca esplode con tutta la sua forza e virilità, nette le sensazioni di liquirizia quanto mai piacevoli, caratteristiche dei grandi vini di classe sublime.

In retrolfazione ritornano le note mentolate, di eucalipto avvertite al naso e netta la liquirizia in chiusura di bocca. Interminabile la Pai, per farne un fuoriclasse assoluto, per un vino che si pone di diritto tra i Top Ten nazionali. Sicuramente questo vino migliorerà con almeno altri 5 anni di bottiglia e piu’, perché ora è ancora scalpitante ed irrequieto, proprio come un ragazzino di 20 anni, ma la maturità lo quieterà fino a fargli esprime tutto il grande potenziale che ancora racchiude in sottofondo, e che solo palati esperti possono cogliere in questa fase.

Ridegustato il giorno dopo, era “svanita” quella componente eterea ed alcolica, ed allora il vino era ancora più buono, dove emergevano note di cioccolato, poi in bella sequenza ancora le mentolate, con chiusura di liquirizia.

Un vino da classificare eccellente in base alla legenda di cui sotto:

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