di Silvia Salomoni.Il 4 aprile la regione Liguria festeggia la prima giornata ligure del commercio equo e solidale, mobilitando tutte le organizzazioni dedicate della regione: scuole, uffici, aziende, punti vendita. E mobilitando in particolare tutti i liguri, seguendo l’idea dell’ ‘Equo anch’io!’.Chiariamo in parole povere cos’è il commercio equo solidale (in inglese fair trade): si tratta di quell’attività commerciale internazionale che rispetta tutti i passaggi della propria filiera, a partire dai lavoratori e dai produttori del sud del mondo. Attività commerciale perchè è un mercato vero e proprio, con tutte le implicazioni economiche che questo implica. Rispetto della filiera significa che, prima del profitto, si pensa a garantire parità di condizioni e di trattamento in tutti i passaggi che attraversa un prodotto per arrivare al consumatore. Niente lavoro minorile, rispetto dei diritti dei lavoratori, sostegno delle comunità dei produttori, spese di formazione, cooperazione, impiego di materie rinnovabili, sostenibilità, tutto questo è il commercio equo solidale, che sfocia sì in circuiti dedicati (come le botteghe del mondo), ma di recente anche nella grande distribuzione.