L’Orto dei Giusti, sulle primissime colline bolognesi, dove Syusy (in alcuni casi anche in collaborazione con la Compagnia del Cibo sincero) ha organizzato una serie di incontri che, nei giovedì di luglio, partono dal pomeriggio e arrivano fino a notte fonda, c’è una serra, ci sono piante officinali e ortaggi (coltivati in terra e nei cassoni), ci sono fiori e alberi da frutto. Ma soprattutto c’è una Yurta, c’è una pista da ballo, c’è uno spazio aperto, c’è il cielo…
Nessuno ha mai pensato che con un orto si potesse risolvere il problema della propria autosufficienza alimentare (salvo casi rari), piuttosto in un orto urbano si coltiva l’interesse per il rapporto coi prodotti e quindi col cibo, e soprattutto si coltivano… relazioni. L’altra sera all’Orto dei Giusti ci saranno state non meno di 500 persone: tutti coltivatori diretti di interessi condivisi che, partendo dal rapporto col benessere, col cibo, con la terra e coi prodotti, si sviluppano verso una serie di temi molto più grandi e complessi.
Naturalmente si mangiava: ognuno ha portato qualche cosa da casa, in un vero “porta-party”! C’era chi discuteva dentro la serra, chi si faceva massaggiare dentro la yurta, chi guardava il cielo, chi suonava e cantava e chi si confrontava sui modelli di vita. Avete visto sui giornali la notizia delle indagini demoscopico-sociologiche sulle “parole-chiave” più presenti nell’immaginario degli Italiani? Sono tutte parole che si possono coltivare partendo da un orto, riguardano in linea di massima lasalute, il cibo, l’ambiente e lo stare assieme.
Non è un caso che basta aprire uno spazio naturale alla partecipazione collettiva, e arrivano – quasi senza pubblicità – centinaia di persone. Io, personalmente, che non ho partecipato direttamente all’organizzazione di questi momenti, sono rimasto basito! Quindi, andiamo avanti: nel corso dell’estate organizzeremo altri pic nic collettivi, sui quali vi ragguaglierà Martino…
– Consulta il Programma dei giovedì all’Orto Umano all’Orto dei Giusti di Bologna
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