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Allergia al Nichel: cosa mangiare e cosa evitare

allergie alimentari

Sia tra giovani sia tra adulti, l’allergia al nichel sta diventando un problema sempre più frequente. Essendo un elemento presente in grandi quantità in natura nei cibi e negli oggetti, è molto difficile difendersi dal nichel per le persone che manifestano una resistenza a questo tipo di metallo pesante e che può manifestarsi coinvolgendo tutto il corpo, dall’apparato gastrointestinale a segni sulla pelle. Ma come ci si deve comportare a tavola e cosa mangiare in caso di allergia al nichel? L’abbiamo chiesto al dott. Pietro Galati, specialista in allergologia e immunologia clinica presso il Centro Medico Ionoforetica di Bologna.

Allergia al Nichel: cosa mangiare per non correre rischi

Individuare una dieta terapeutica a basso contenuto di nichel non è facile “perché il contenuto di nichel degli alimenti – spiega il dott. Galati – è variabile in funzione della sua presenza nel suolo e nelle acque, dell’impiego di fertilizzanti sintetici e pesticidi, della contaminazione del suolo con rifiuti industriali e urbani, della distanza dalle fonderie di nichel. Quindi varia di regione in regione, in funzione del momento stagionale e degli eventi climatici. Sicuramente i prodotti vegetali hanno un contenuto di nichel decisamente superiore rispetto ai prodotti alimentari di derivazione animale e tra gli alimenti di derivazione animale (carni, latticini e uova) l’uovo è quello a più alto contenuto”.

Dunque tra i cibi a basso contenuto di nichel possiamo selezionare: cetrioli, cavolfiori, pasta, farina 00, lievito madre, patate, burro, olio extravergine d’oliva, carne e pesce. “Diversi studi consigliano come opportuno la ridotta ingestione di alimenti ad alto contenuto di nichel: arachidi, fagioli, lenticchie, piselli e soia, che sono tutti legumi, e inoltre avena, cacao (e cioccolato), noci e nocciole, frumento intero”. Addio all’intramontabile zuppa di fagioli e alla deliziosa torte sacher per stare bene, benvenute orecchiette con il cavolo e zuppa di pesce.

Ipersensibilità dell’intestino: responsabilità degli alimenti

Se non è possibile eliminare completamente il nichel dalla dieta, è possibile contenerne le dosi. Per evitare che le reazioni allergiche si manifestino in modo incontenibile, in caso di allergia al nichel fare attenzione a cosa si mangia è fondamentale. “Il tratto gastrointestinale è, insieme a quello cutaneo e respiratorio, una delle vie di sensibilizzazione. Solo una piccola parte del nichel alimentare viene assorbito, gran parte (circa il 90%) permane a contatto con l’intestino prima di venire espulso. Quindi considerata l’estensione dell’intestino e il tempo necessario per tutte le fasi della digestione si ipotizza una responsabilità degli alimenti nella fase di sensibilizzazione e insorgenza delle manifestazioni”.  

Possibili terapie per contenere l’allergia al nichel

A differenza delle altre allergie, quella al nichel “è responsabile di una reazione infiammatoria a carico di cute e mucosa che si sviluppa per un fenomeno di sensibilizzazione di tipo ritardato. Questa distinzione è molto importante perché ci fa capire che non stiamo parlando della classica allergia alimentare, cioè quella verso proteine e/o glicoproteine alimentari dalla quale si differenzia appunto per meccanismi fisopatologici, diagnosi e rischi (presenza o meno possibile di shock anafilattico)”.

Nel tempo questa patologia tende a peggiorare, ma ci sono dei trattamenti per contenerne le manifestazioni. “La terapia farmacologica con trattamenti locali e/o sistemici, riveste un ruolo importante per superare della fase acuta. È disponibile un trattamento desensibilizzante orale che si è dimostrato efficace nel ridurre i sintomi gastrointestinali e cutanei sistemici”.

E tra di voi c’è qualcuno che soffre di allergia al nichel? Sapete cosa mangiare o avete difficoltà con la vostra dieta quotidiana? Anche voi siete allergici al nichel? Quali cibi cercate di evitare e quali preferite?

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