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Aglio: amatissimo e odiatissimo. Ma quanto bene fa!

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di Martino Ragusa.

Io lo uso in cucina come tutti e in salotto come test empirico di personalità. Secondo quanto ho osservato finora, chi afferma di detestarlo nell’80% dei casi è spaccaballe. Provare per credere. Se anche voi lo detestate, di sicuro rientrate ne 20%!  Tornando in cucina, il colore della tunica che ricopre ogni singolo spicchio vi darà le informazioni che vi servono sul grado di piccantezza e aromaticità. Si distinguono tre tipi di aglio: il bianco, il rosa e il rosso.

Come ottenere…

L’aglio fa bene

Era usato dagli Egizi come farmaco. Oggi è dimostrato il suo potere antielmintico (contro i vermi) e la sua utilità contro l’ipercolesterolemia e l’ipertensione.
Le vendite di aglio nel Regno Unito sono aumentate in modo esponenziale dopo che la BBC ha trasmesso un documentario su presunti effetti simili a quelli del Viagra. Ritengo sia tutto da dimostrare. Ma in questo caso la verifica è facile: basta una pasta con overdose di aglio, olio e peperoncino e provare con partner informato e consenziente.

Altre virtù

Molti giurano sulla sua efficacia contro i vampiri e il malocchio. Per chi ci crede, la formula di scongiuro è:
Aglia e fravaglia, fattura ca’ nun quaglia, corna e bicorna capa riccia e capa d’aglia.

L’aglio nella storia

Troviamo tracce dell’aglio già nel 3000 AC: oltre al suo valore alimentare, era già considerato una medicina e un’offerta per gli dei sia all’epoca dei grandi faraoni d’Egitto, che in quella delle prime dinastie cinesi. Lo ritroviamo nella tomba di Tutankhamon, nell’antico complesso funerario di Saqqarah nel cimitero sacro degli animali (vasta necropoli situata nella regione di Memphis), persino sulle iscrizioni della piramide di Giza. Cantato da Virgilio e dai poeti dell’antichità, sono stati i Romani a introdurlo in Europa, nel corso delle loro campagne militari.
Ai nostri giorni, in ogni film di vampiri degno di questo nome, troviamo trecce d’aglio appese ai lati del letto di giovani fanciulle tremanti di paura. Questa associazione dell’aglio come antidoto per combattere il male si ritrova già all’epoca medievale, quando si potevano vedere bambini giocare o lavorare nei campi con degli spicchi d’aglio appesi al collo, come protezione dal malocchio e dalle streghe locali… Perché lo sanno tutti che le streghe adorano i bambini!
Un’abitudine che pian piano si è modificata, fino al XIX secolo quando l’aglio si trova solo al collo di mucche e giovenche.

Il Proverbio: L’aglio è il farmacista del contadino.

Sciogli-linguistica dell’aglio: Nel tagliere l’aglio taglia, non tagliare la tovaglia.

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