Site icon Giornale del cibo

Miele Dell’oltrepò Pavese

celle di api con parti di miele

di Rosita.

Se le famiglie di api sono sufficientemente sviluppate al momento di questa fioritura, in primavera, il primo miele che producono è quello di Tarassaco (Taraxacum officinale). Di colore giallo vivo, cristallizza spontaneamente in tempi molto rapidi, con cristalli spesso molto fini e regolari, che formano una massa morbida e cremosa. L’odore ed il sapore sono molto intensi, quasi ammoniacali, di cantina, di favi. Viene usato come miele da tavola, per chi ne apprezza il gusto.

Un altro dei primi raccolti della stagione è quello del miele di Colza(Brassica napus), che inizia a fiorire già in marzo. È uno dei mieli più rari, infatti viene prodotto in Italia solo in piccole quantità. La cristallizzazione di questo miele è rapidissima e molto fine e l’odore ricorda la pianta di provenienza. Ambra chiaro quando è liquido, diventa beige con tonalità grigie quando è cristallizzato. Il sapore è poco dolce, acido, con aroma simile all’odore ma meno intenso e più gradevole. Come il miele di Cardo, anche quello di Rovo (Rubus spp.) viene prodotto solo occasionalmente ed in piccoli quantitativi, però a partire dal mese di maggio. Il colore può essere da ambrato con riflessi verdi ad ambrato scuro, l’odore mediamente intenso ed il sapore molto gradevole di frutto maturo. È un miele che cristallizza piuttosto velocemente.
Il miele di Robinia (Robinia pseudoacacia) viene prodotto a partire dalle prime fioriture di maggio. I fiori della robinia sono ricchi di nettare quindi consentono un’eccellente produzione sia a livello qualitativo che a livello quantitativo. È un miele chiaro e limpido con un’alta percentuale di fruttosio, quindi normalmente non cristallizza. Non è ricco né di polline né di sali minerali. L’odore ed il sapore sono molto delicati: è ottimo come dolcificante, in quanto non altera il sapore delle bevande e degli alimenti.

Il miele di Tiglio (Tilia sp.) viene prodotto a partire da giugno. Il colore è da ambra chiaro ad ambra, talvolta con riflessi giallo-verdi quando è liquido e da avorio a beige quando è cristallizzato. La cristallizzazione è presente, a grana grossa e irregolare. L’odore è mentolato, ricorda vagamente la resina di pino, ed il sapore è simile all’odore, un po’ medicinale, con leggero retrogusto. Si usa come miele da tavola è indicato per dolcificare le tisane espettoranti. L’Erba Medica (Medicago sativa) fiorisce invece in luglio – agosto. La produzione di questo miele di pianura e media collina è normalmente abbondante. Di colore da ambra chiaro ad ambra se liquido, beige se cristallizzato, ha una sapore delicato, neutro, raschia leggermente in gola. La cristallizzazione è spontanea alcuni mesi dopo il raccolto, e l’odore debole, vinoso. Si utilizza come miele da tavola.

Il miele di castagno (castanea sativa) viene prodotto in agosto. È un miele molto aromatico, dal colore ambrato, scuro, normalmente la cristallizzazione è assente. L’odore è forte e penetrante ed il sapore intenso con retrogusto leggermente amaro. È il miele più ricco di sali minerali, in particolare di ferro. A tavola viene proposto in abbinamento con formaggi stagionati.

Il miele di Melata (di Metcalfa pruinosa) non è prodotto a partire dal nettare, ma da una secrezione dolciastra rilasciata sulle piante dalla “Metcalfa pruinosa”, un insetto di origine americana che attacca molte piante diverse sia spontanee che coltivate e produce, appunto, un’abbondante melata. Il miele di melata viene prodotto in estate avanzata. Di colore molto scuro, quasi nero, è ricchissimo di sali minerali e non cristallizza quasi mai. L’odore è vegetale, di verdura cotta, di marmellata di pomodori verdi, il sapore è decisamente meno dolce e stucchevole dei mieli di nettare, a volte leggermente salato, di malto, di verdura cotta, di prugne secche, di lievito. Ottimo per la prima colazione, si usa come miele da tavola.

Chiamiamo “Millefiori” il miele ricavato dal nettare di fiori di specie diverse. Il sapore generalmente è molto delicato, senza retrogusti particolari. È un miele che cristallizza rapidamente e di solito si presenta piuttosto chiaro. La produzione avviene dalla tarda primavera all’estate inoltrata. È un ottimo dolcificante. I mieli cosiddetti “monoflorali” sono prodotti principalmente a partire da una singola specie botanica. Ognuno di questi mieli è “unico” ed ha caratteristiche chimico-fisiche, microscopiche ed organolettiche che lo contraddistinguono. In altre parole per potersi considerare “monofloreale” (o “uniflorale”) un miele deve essere riconoscibile come tale dal punto di vista delle analisi di laboratorio e per le caratteristiche di aspetto, profumo e gusto. Naturalmente le api raccolgono il nettare di tutti i fiori presenti nel loro raggio di volo, quindi nessun miele è prodotto a partire da una sola specie botanica, e proprio grazie a questo il miele è l’unico alimento del quale è possibile stabilire dov’è stato prodotto, attraverso l’analisi dei pollini delle diverse specie botaniche che naturalmente contiene.

Rosita
degustatrice di miele – diplomata nel 1984
erborista – diplomata nel 1991
accademica del maccherone d’oro – nominata nel 2008.

Exit mobile version