è anche questa una ricetta tradizionale della mia famiglia. Ricordo che in genere questi ravioli dolci si preparavano per l'onomastico dell'ormai mitica Nonna Amelia (5 gennaio) per offrirle alle amiche che venivano a farle visita. Era un'infinità di tempo che non le mangiavo. Poi domenica pomeriggio, sfogliando uno dei sei quadernetti di ricette che compongono il ricettario della Nonna, ho trovato le dosi ed ho voluto cimentarmi. Ho dovuto apportare una variante: non sapendo come reperire o fare l'acqua di fiori d'arancio prevista tra gli ingredienti ho utilizzato l'aroma di fiori d'arancio in fialetta normalmente reperibile in commercio diluito in acqua ed al posto dell'acquavite ho utilizzato della grappa. Con le dosi che seguono ho realizzato 20 ravioli del diametro di 8 cm. Considerato il potere calorico di questo dolce servitene non più di 2 a persona (e quindi 10 persone)