Le schille è il nome che in Romagna viene dato a quei gamberetti piccolissimi e trasparenti(Palaemon serratus) o più comunemente gamberetto delle rocce, che nel periodo più caldo dell'estate si radunano alla superfice del mare lungo le scogliere, formando delle vere e proprie fiumane. Si cucinano fritti e, si mangiano intere con guscio e tutto. E, vi assicuro che dopo l'unica difficoltà è smettere di mangiarle, infatti sono come le ciliegie, non si smetterebbe mai. Però attenzione, perchè il guscio sia friabilissimo e la polpa non si squagli in cottura c'è un segreto nella preparazione e, fino a che non me l'hanno rivelato, mi riusciva delle fritture di gusci gommosi e niente più.