Quando ero bambino, ogni economia domestica, che disponeva dello spazio,( poteva essere anche un sotto scala per il ricovero della notte, di giorno gli animali stavano in strada)aveva il suo pollaio,Ricordo che mia madre, riservava due pollastri,che nutriva con cure particolari, per la festa della Madonna della Neve,patrona del paese,festività che ricorre il 5 agosto . Questi polli erano gli invitati di riguardo a pranzo,oltre che il piatto forte, venivano riempiti tutti e due ,uno veniva rosolato in padella con le olive e i capperi (sas taparas),e uno andava cotto nella passata di pomodoro,perché il sugo serviva per condire “sos cululzones” (ravioli di formaggio fresco e biette selvatiche).Penso che i ricordi col tempo vengono idealizzati ,ma sono convinto o almeno credo che quei profumi e quei sapori archiviati nell’immaginario,dopo quegli anni non li ho più provati ne trovati.
Se a voi piace, al ripieno potette aggiungere , una dadolata di mela renetta.