Giusto per cambiare (almeno una volta) questo dolce proviene dall’altra nonna, quella paterna: la Nonna Grazietta, che poi è quella che «di fatto» mi ha insegnato a cucinare, perché – passando con lei buona parte della giornata – per occuparmi mi faceva preparare di volta in volta qualcosina. Ed io ci ho preso gusto. Lo devo riconoscere: le mie Nonne hanno avuto un ruolo determinante nella mia vita (anche culinaria)!