Il popassinu nieddu è un dolce tipico di Ognissanti e Natale. Si prepara in alcuni paesi del Nuorese come Orgosolo, Mamoiada, Gavoi ecc.
I papassini neri sono molto simili al pane di sapa, ma invece qui a farli diventare neri non è la sapa, ma è l'abbathu. Questa ricetta molto antica è della mia bisnonna di Orgosolo, non contiene nè uova, nè strutto, nè lievito, nè zucchero, nè buccia d'arancia.
Gli ingredienti menzionati, infatti, erano in uso tra le famiglie benestanti e furono inseriti nella ricetta del dolce molti anni dopo.
Anche i meno abbienti (non tutti), quando finalmente poterono permettersi di comprarli, apportarono delle modifiche.
Versare la farina sulla spianatoia, fare un incavo e mescere l'acqua, il miele e l'olio, amalgamare bene il tutto. Fare un impasto sodo.
Dopo, aggiungere l'uva passa ammollata e strizzata, le noci tritate grossolanamente o mezze intere e le mandorle; unire i semi di finocchio e l'abbathu, lavorare bene l'impasto.
Prendere il composto e preparare i papassini, dando loro una forma a rombo, grandi o piccoli. Poi ungere una teglia con olio e farina e posizionarli sulla teglia.
Coprirli con un canovaccio umido, metterli a riposare tutta la notte.
Il giorno dopo, cuocerli a 180° per 15 o 20 minuti se sono piccoli, 20 o 30 minuti se sono grandi, fate sempre la prova stecchino. Appena sono cotti, tirarli fuori dal forno e spennellarli con altro abbathu, decorarli con le noci e le mandorle.
Infornare di nuovo, a fuoco spento o accendere il grill per pochi minuti, in modo di asciugare l'abbathu.
Spegnere e lasciare riposare tutto il giorno. Consumare il giorno dopo. Si conservano in una scatola di latta.