di Martino Ragusa. Se ancora non conoscete il maccagno, vi consiglio spassionatamente e appassionatamente di scoprirlo. L'Italia, si sa, è una vera miniera di formaggi eccellenti, ma questo è proprio tra i primi della classe. Anche se non è conosciutissimo e sempre secondo il mio modesto parere. Non è facile trovare il vero maccagno,
di Giuditta Lagonigro (Gyla). Il fascino della Slovenia, a due passi dalle estreme province del Friuli Venezia Giulia, Trieste e Gorizia, in questo periodo esplode in tutto il suo verdeggiante splendore. Partendo da Cormons, in pieno Collio goriziano, terra di grandi vigneti allevati da appassionati produttori, si giunge, solo scavalcando un ormai invisibile confine,
di Martino Ragusa. Una delizia primaverile da non perdere è l'asparago verde di Altedo. Dolce come nessun altro, gustoso, con una polpa soda croccante e una punta compatta, è fra i migliori asparagi italiani, anche se è italiano d’adozione visto che è stato portato in Emilia da Nantes, in Francia, nel 1923. La cultivar originale, o
di Martino Ragusa. Attorno a Martina Franca si estende un’ isola botanica con flora transadriatica, cioè con piante tipiche dell’altra sponda dell’Adriatico rimaste intrappolate in questa zona della Puglia dopo la glaciazione che ha dato origine allo stretto di Otranto. Tra queste c’è il Fragno (Quercus troiana), una quercia diffusa nei Balcani che differisce
di Martino Ragusa. Levanto, in provincia di La Spezia, è una cittadina che ha deciso di puntare non solo sul mare ma anche, e in modo speciale, sulla gastronomia. Il piatto locale sono i Gattafin, dei ravioloni ripieni di erbette selvatiche (bietoline, borragine, tarassaco, ecc.). Pare che siano nati dall’abitudine degli scalpellini (i “picchettini”) di
di Martino Ragusa.Il viaggio nella terza valle, la Stura di Demonte, è stato una sorta di visita di cortesia a una comunità che da quasi 25 anni si dà da fare per salvare dall’estinzione una razza ovina. La pecora sambucana è un ottimo animale anche molto bello a vedersi, dà una carne eccellente, lana pregiata
di Martino Ragusa.Martino incontra il lampredotto e chi lo preparaLa fiorentina non è l’unica testimonianza di quanto i toscani amino la carne bovina e sappiano come trattarla. Prova ancora più la loro maestria di macellai l’utilizzo delle interiora bovine, spinta a eccessi perfino difficili da immaginare. Se vi dico che di una vacca non buttano via
di Martino Ragusa.Il mio maestro di degustazione della coscia approdata in Friuli è stato Primo Bortoluzzi. Tutta la sua vita è stata dedicata al Re di San Daniele, ha cominciato ad affettarlo a sei anni ed è stato il primo ad aprire in questa cittadina una prosciutteria, un locale dove si serve solo prosciutto e
di Martino Ragusa.Il Friuli è una "terra d’acqua". E soprattutto di acqua pulita. Chi lo visita rimane impressionato dalla quantità di fiumi, ruscelli e canali, ma soprattutto dall’incredibile pulizia delle loro acque eccezionalmente limpide e trasparenti. Merito dei friulani che dimostrano un grande rispetto per l’ambiente, ma anche di Madre Natura, che qui si è
di Marilù.Salve a tutti. Vorrei segnalare a coloro che stanno programmando una vacanza o un semplice weekend in Puglia e a coloro che in Puglia invece hanno la fortuna di abitarci, un posto che farà la gioia dei ghiotti di ricci di mare. Si tratta di una località di mare non molto distante da Fasano
di Martino Ragusa La Puglia è facile da immaginare e impossibile da immaginare bene. Tutti abbiamo presenti i cliché del trullo, della cattedrale candida sul mare e degli ulivi secolari tra i muretti a secco. Ma il passaggio dalla cartolina mentale al paesaggio reale è sempre uno stupore, anche per chi si è preparato al
di Rosita. Fin dal medioevo, nel territorio ora conosciuto come Oltrepò Pavese, per la cena dell’antivigilia di Natale si usava preparare un pasto “di magro” ma molto abbondante, composto di sette portate, anche per affrontare il digiuno del giorno seguente. Inoltre i contadini, che avevano ogni giorno problemi di sopravvivenza, sfruttavano l’evento per rimpinzarsi.
di Martino Ragusa.Oggi la Sardegna è l’unica regione italiana dove la panificazione domestica è ancora un fenomeno diffuso. I tipi di pane sono numerosissimi, diversi per composizione e forma da paese a paese e, nello stesso luogo, a seconda della ricorrenza familiare e della festività.Quanto al pregio, si va dal pane de ogliatzu (di orzo),
di Martino Ragusa. Cosa non si fa per la gola! Avevo previsto di visitare il “cuore verde d’Italia” quando è più verde, in primavera. Invece ho fatto di tutto per riuscire ad arrivare in Umbria in inverno, quando di verde ce n’è poco ma è possibile godersi il tartufo nero pregiato di Norcia fresco, appena
di Martino Ragusa.Rigatoni cacio e pepe, spaghetti alla carbonara, coratella, trippa e puntarelle. Forse in nessun’altra parte d’Italia la ristorazione ha mantenuto l’impronta casalinga e gioviale come nelle cittadine dei Castelli Romani.Ad Ariccia e Frascati sopravvivono ancora le fraschette, osterie dove per pochi euro si mangia bene e alla buona, senza nulla concedere ai comandamenti gastronomici
di Martino Ragusa. Il primo pensiero al mio arrivo a Napoli è stato “voglio imparare il più possibile sulla pizza”. Mi sono informato in giro (qui la comunicazione anche con sconosciuti è semplificata al massimo) e ho visto che le informazioni convergevano tutte su un nome: Antonio Pace, Presidente dell'Associazione Verace Pizza Napoletanadiscendente da una famiglia
di Alexander Màscàl. Siamo in Piemonte, in provincia di Cuneo, nelle Langhe albesi, sulle colline dove nasce il pregiato vino Barolo e il nostro weekend enogastronomico ci conduce in cerca di questo vino e della sua storia.Qui troviamo una località formata da due agglomerati: Grinzane Cavour e Gallo Grinzane. Basta raggiungere la periferia per essere
di Alexander Màscàl. E’ sabato di un caldo giorno estivo e decidiamo di fare un weekend enologico alla ricerca di prodotti e scegliamo di fare una visita all’azienda agricola "La Corte", in frazione Casabianca, nell’astigiano, per poi risalire la collina a scoprire luoghi così vicini a casa che per questo… non andiamo mai a vedere
di Martino Ragusa.Nelle Marche il brodetto non è solo una zuppa di pesce, è anche una parola magica, un abracadabra capace di scatenare discussioni infinite. Quasi a voler prevenire contese campanilistiche sul luogo di nascita, il brodetto ha fissato i suoi natali sul mare a opera dei pescatori che usavano cuocere la “muccigna” (l’insieme dei pesci
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