di Martino Ragusa. Per mangiare (e soprattutto per bere) a Soave, andate all’enoteca Il Drago, incredibilmente sistemata negli storici locali dell’antico Palazzo di Giustizia dove sono ancora visibili le antiche prigioni. Altra attrazione è il proprietario Carlo Colla, un grande esperto di vini che ha patrocinato un concorso per individuare il bicchiere ideale per il
di Martino Ragusa. A Catania visitate l’antica Salumeria Dagnino, classe 1903, di Marco Conte. Ci troverete il caciocavallo ragusano nelle diverse stagionature, il Salame Sant’Angelo di Brolo, pecorini freschi, il primosale con il pepe e il piacentino ennese, la ricotta salata, caciocavallo ubriacato allo zibibbo, il pesto di pistacchi di Bronte e la crema di
di Martino Ragusa. La cassata catanese non differisce da quella palermitana se non per il particolare di una glassa di copertura talmente sottile da essere trasparente, tanto che è possibile vedere gli strati di pandispagna che ricopre. I giudizi dei suoi estimatori concordano: la migliore è quella della pasticceria Savia di fronte ai Giardini Bellini.
di Martino Ragusa. Potete trovare un’ottima ventricina nella Macelleria Pasquale Berchicci che prepara anche la pancetta, il guanciale, il fegatazzo (salsicce a base di frattaglie di maiale) e una specialità altrove introvabile: il filetto con il lardo, un lardo con metà parte magra. L’indirizzo è: Macelleria Berchicci Largo del Tempio, 23 86030 San Giacomo degli
di Martino Ragusa. Claudio Destefanis è un benemerito allevatore di bovini, suini e ovini. La benemerenza se la guadagna grazie alla sua attenzione per le razze autoctone che contribuisce a mantenere pure, vive e attive. Insomma non si lascia tentare dalle razze straniere e internazionali che producono molta più carne o latte a danno della
di AlexanderMascàl. Spesso, dire Piemonte significa dire Alba… la capitale del tartufo e non molto distante da questa località in cui si trova l’oro della gastronomia italiana, il tartufo troviamo Corneliano d’Alba. Potremo fermarci a vedere la Torre, del XIII secolo, una vera curiosa: è l’unico esempio in Piemonte di costruzione a dieci lati (rarissimi
di Alexander Màscàl.Nelle terre piemontesi, uno degli ingredienti della cucina tipica è l’utilizzo del vino locale, come in questa località del Roero dove si producono il Favorita, l’Arneis, il Roero, senza però tralasciare gli altri vini, e naturalmente il tartufo bianco d’Alba…Siamo sul confine tra Langa e Roero, sulla strada che da Alba conduce a
di Samoa.Nella piccola cittadina de La Maddalena, c’è una altrettanto piccola pasticceria che quasi non si nota, confusa tra le botteghe di souvenir: si chiama ‘Abat Jour’, ma non ha insegna con questo nome, solo una tenda parasole con su scritto ‘Pasticceria Dolce Salato’. Gestita da moglie e marito, lei al banco, lui dietro un
di Martino Ragusa.A Monte Sant’Angelo la famiglia Sforza ha un caseificio che produce caciocavallo con il 75% di latte di podolica, trecce di mozzarella, giuncate e il ‘Grigio’, una caciotta affinata nella cenere di ginepro e olmo veramente notevole. Il punto vendita della ‘Valle dell’Angelo’, questo il nome dell’azienda, raccoglie anche i prodotti biologici dei
di Martino Ragusa.Ho visto preparare il Caciocavallo Podolico nella tenuta di Francesco Demajo a Rignano Garganico. La produzione è in deroga alle norme Cee perchè realizzata con attrezzature tradizionali. Il latte crudo è messo a fermentare in recipienti di legno, lavorato in caldaie di rame e riscaldato con legno di oliva, di quercia o di
di Martino Ragusa. Cosa non si fa per la gola! Avevo previsto di visitare il ‘cuore verde d’Italia’ quando è più verde, in primavera. Invece ho fatto di tutto per riuscire ad arrivare in Umbria in inverno, quando di verde ce n’è poco ma è possibile godersi il tartufo nero pregiato di Norcia fresco, appena
di Martino Ragusa.A Oliena vi raccomando di visitare la pasticceria della signora Severa. è un negozio piccolo, poco evidente e rischiereste di passargli di fronte senza accorgervi. In questo caso commettereste un grande errore.Da Severa trovate su gattò, un croccante di mandorle, miele e buccia di arancia; sos coros, cuori decorati come pizzi e ripieni
di Martino Ragusa.Nel bel negozietto di Francesca Solinas trovate la salsiccia di Oliena, fra le più rinomate dell’isola, a grana grossa (è tagliata a punta di coltello) e venduta sia fresca che appassita da consumare come salume. Poi l’ottimo prosciutto del salumificio artigianale Puddu, la mustela, un insaccato magrissimo di maiale e il tipico guanciale
di Martino Ragusa.A Genoano vi consiglio di visitare la norcineria Azzocchi. I salumi sono tutti di produzione propria e artigianale oltre che realizzati esclusivamente con suini italiani. Danilo, il proprietario, è un vero appassionato del suo lavoro ed è molto fiero di avere mantenuto una tradizione familiare che risale al 1830. Nel negozio potete trovare
di Martino Ragusa.A Norcia ho fatto provviste nella norcineria dei Fratelli Ansuini, che non sono solo rivenditori ma anche norcini da più generazioni e preparano con le loro mani le specialità nursine in vendita.L’indirizzo è:Norcineria F.lli AnsuiniVia Anicia 10506046 Norcia (Pg)Tel. 0743 81 66 43
di Martino Ragusa.A Laino Borgo (CS), nella porzione calabrese del Parco del Pollino mi sono recato con l’intento di raggiungere un piccolo salumificio artigianale che mi è stato segnalato dai miei amici Rossella e Giuseppe di Guardia Piemontese, un paese in provincia di Cosenza fondato da una colonia di rifugiati valdesi perseguitati in Piemonte per
di Martino Ragusa.A vederlo, sembra un comunissimo negozio di generi alimentari, frutta e verdura, ma nel sottosuolo c’è la sorpresa di due belle cantine dell’800, una per i formaggi e un’altra con i migliori tra i vini e le grappe della Valtellina.Fabrizio Innocenti è competente, ospitale e disponibile per degustazioni che si ricordano a lungo,
di Martino Ragusa.I Biscotti di Prosto sono fatti con tre soli ingredienti e riescono a richiamare a Prosto di Piuro, un paesino vicino a Chiavenna, schiere di raffinati intenditori. Semplici e inimitabili, tanto che le sole produttrici sono le sorelle Simonetta e Monica Del Curto. Con ‘sole produttrici’ non solo intendo dire che sono le
di Martino Ragusa.A Roma non mancate una visita al Caffè Sant’Eustachio per prendere un buon caffè e soprattutto per portarvene una scorta a casa. è un’antica torrefazione nata nel 1938 che ancora pratica la tostatura a legna.Questo significa rispetto degli aromi e loro moltiplicazione una volta nella tazzina, oltre che assenza di sentori di bruciato.Per
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