inverno

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Olio extravergine dop cilento marsicani

DOP Cilento Marsicani 2010fruttato medio, sentore di oliva acerba ed erba appena tagliata, in bocca piccante, amaro leggero e persistente, sentore di cardo e cicoria

Confettura-extra di cactus opunzia a fichi rossi

Ne avete mai sentito parlare di un prodotto del genere ma tutto italiano ed esattamente sud-salentino? Il colore della confettura deriva dal meraviglioso color magenta dei frutti spinosissimi e acìduli del cactus che cresce abbondantemente vicino al mare nella macchia mediterranea del Salento. I fichi sono ricchissimi di elementi nobili quali il POTASSIO,il MANGANESE,il FOSFORO

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Sedano Rapa

Il sedano rapa (Apium Graveolans Rapaceum), chiamato anche sedano di Verona, è coltivato solo in alcune zone dell’Italia settentrionale. Ortaggio della famiglia delle Apiaceae, ha una radice arrotondata, ingrossata e soda, con una buccia grinzosa e una polpa bianca e aromatica, di sapore molto simile a quello del sedano da coste ma più delicato. Le

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Ricotta Forte

di Giuditta Lagonigro. La ricotta è un formaggio delicato, facilmente deperibile, quindi, i saggi pastori della Puglia trovarono un modo per evitare sprechi e conservarla. La ricotta si conservava in appositi recipienti di legno, in cui fermentava. Ogni giorno veniva lavorata con le mani o con palette di legno, per almeno tre mesi, ininterrottamente, al

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Olio Extra Vergine D’oliva Pugliese

L’olio extra vergine d’oliva pugliese è caratterizzato da tutta una serie di elementi che hanno fatto in passato, e fanno oggi, della Puglia, il maggior produttore di olio in Italia sia per la quantità di olio prodotto, sia per le sue qualità nutritive e salutari, ma anche per la bontà e la fragranza. Le qualità

Pompìa

di LauraSardegna.La Pompìa (Citrus monstruosa) è un agrume endemico, originario di Siniscola (Nu), ora diffuso in tutta la Sardegna, soprattutto in Baronia. E’ un agrume non classificato o riconosciuto, nè studiato a livello accademico.L’albero somiglia all’arancio, ma è molto spinoso. Il frutto è un grosso agrume, che si presenta con grossa buccia gialla, porosa e

Sedano Rapa Triestino

Il sedano rapa è presente negli orti triestini da moltissimi anni. Teste de Selino è il nome giuliano; il sedano rapa viene seminato in primavera e trapiantato, ad inizio estate, in pieno campo. Ha una crescita lenta, la sua raccolta incomincia ad inizio autunno, allorquando le radici si sono completamenente sviluppate, le foglie appena ingiallite ma

gelato

Gelato

di Gianluigi Storto La storia del gelato non è molto chiara. Pare che l’inventore delgelato sia stato un grande scienziato-artista del rinascimento italiano che viveva facendo lo scultore, il pittore, lo scenografo per le sontuose feste nella Firenze dei Medici, nonché una sorta di chimico ante litteram: tale Bernardo Buontalenti, che visse alla corte di

Spalla Cotta Del Carso

La spalla cotta stagionata fa parte delle antiche tradizioni del Carso. Viene massaggiata con ingredienti vari, tra cui sale, pepe e, a seconda delle ricette di famiglia, anche con qualche spezia. A volte si procede anche ad una leggera affumicatura. Per le festività di Pasqua la spalla cotta si fa cuocere in acqua profumata con

Sarago

Nei mari italiani esistono diverse specie di questo esemplare. Le più pregiate sono il sarago maggiore o Diplodus Sargus e il sarago comune o del Salviani. C’è, poi, il sarago dell’anello, detto anche sparagliene, non più lungo di 20 cm e dalle carni poco apprezzate come quelle del sarago fasciato o diplodus cervinus. Infine, il sarago

Salpa

Sarpa salpa, questo è il nome scientifico della salpa, appartenente alla famiglia dei Sparidi. La salpa ha il corpo allungato, di forma ellittica, la testa piccola, la bocca presenta la mascella superiore più sporgente di quella inferiore, provvista, inoltre, di denti molto aguzzi. La colorazione è grigio-azzurra sul dorso, argentea sui fianchi, che presentano una

Passera Di Mare

Per la forma appiattita del suo corpo è considerata una parente della sogliola alla quale, però, non somiglia nelle dimensioni, assai più grandi, né nella forma, assai più romboidale. È dotata di una sola pinna dorsale e cosa abbastanza insolita è il posizionamento degli occhi, entrambi sul lato destro. Il colore è bruno-verdastro o giallastro

ostrica

Ostrica

  Mollusco bivalve, appartenente al genere Ostrea, è presente in natura in diverse specie: la più prelibata è la ostrica piatta, ostrea edulis, di forma tondeggiante a superficie rugosa, con valve irregolari. La valva che aderisce allo scoglio (o ai sostegni, in caso di coltivazione) è più larga e più curva di quella che funge,

Ombrina

L’umbrina cirrosa – questo è il nome dell’ombrina – appartiene alla famiglia delle Scienidi; è un pesce dal corpo allungato, curvo nel dorso e quasi piatto nel ventre. Il muso è sporgente e sotto la mandibola ha un folto, ma corto barbiglio; i denti, piccoli e disposti su ambedue le mascelle, non sono presenti né sul

Occhiata

L’oblada melanura – questo è il nome scientifico dell’occhiata – appartiene alla famiglia delle Sparidi; è un pesce che presenta un corpo ovale, di forma allungata, interamente ricoperto da grosse squame che si fanno piccole sul dorso, per poi aumentare di volume mano a mano che si avvicinano ai fianchi. Ha grandi occhi e una piccola

Aranzada E Arantzata

L’aranzada e l’arantzata sono due tipici dolci sardi, su cui molti fanno confusione. L’aranzada è originaria di Nuoro, è una specie di croccante in cui si amalgamano la buccia d’arancia tagliuzzata, miele, mandorle tostate. Gli ingredienti vengono cotti, poi raffreddato il composto, viene tagliato a rombi e decorato con i confettini colorati. L’arantzata è originaria

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Fungo Cardoncello

di Giuditta Lagonigro. Il Fungo Cardoncello, o Pleutorus Eringii (da “Eryngium“, cardo, di cui è ospite), nasce spontaneo in alcune province del Lazio, della Sardegna e della Puglia. In particolare nel territorio della Murgia nord-occidentale è praticamente da secoli una delle prelibatezze più richieste. Descrizione Ha un cappello a forma piana, concavo al centro con

Abbathu

L’abbathu(th si pronuncia come la t toscana), chiamato anche Abbamele o Miele dei poveri. E’ oggi diventato un prodotto di nicchia e ricercato dai più. E’ un prodotto tipico sardo, originario del centro Nuorese. In passato gli apicoltori dopo aver venduto il miele, per poter usufruire del resto del prodotto contenuto nei favi, li bollivano(i

noce

Noce

di Mara Briganti. Con il termine “noce” si indica il frutto dell’albero Juglans Regia, una pianta di origine asiatica, oggi molto diffusa in Europa e soprattutto in Italia. Insieme a mandorle, nocciole, pinoli e arachidi, la noce fa parte di quella che comunemente viene indicata come “frutta secca lipidica”, ovvero ricca di grassi e povera