Da secoli il coniglio fa parte della tradizione alimentare italiana, con varie ricette regionali di origine contadina. L’aumentata sensibilità dell’opinione pubblica verso il benessere degli animali, però, negli ultimi anni ha fatto cresce l’attenzione sulla coniglicoltura, e alcune inchieste hanno evidenziato episodi di crudeltà negli allevamenti. Dopo aver approfondito il caso dei polli d’allevamento venduti
Tutte le religioni più diffuse sul pianeta guidano i fedeli tanto nella vita spirituale quanto in quella quotidiana, cibo compreso. Basti pensare alla sacralità della mucca per l’Induismo, o anche al divieto di consumare carne di cavallo per i primi cristiani. Nel caso di Ebraismo e Islam, poi, sono molti e dettagliati i precetti
Sembra che la vera dieta mediterranea sia sempre meno praticata, specialmente in Italia e negli altri Paesi dell’Europa meridionale che le hanno dato i natali. Questo regime alimentare, storicamente promosso per la sua salubrità, nel corso degli anni ha subito stravolgimenti che lo hanno snaturato, tanto che oggi – erroneamente – con questa definizione
Recentemente i media hanno riportato casi di formaggio contaminato, che ha causato la sindrome emolitico-uremica (SEU), patologia potenzialmente letale. Dopo aver approfondito le storture dell’informazione fai-da-te sui latticini, questa volta cercheremo di saperne di più sui rischi dovuti al consumo di carni e latticini crudi, oltreché alle mancanze di igiene nella fase produttiva. Da
Molti non lo sanno, ma caporalato, agromafie, criminalità, arrivano fino nel piatto, poiché l’agricoltura rappresenta un business molto remunerativo per le organizzazioni criminali. Questo è quanto emerge dal 5° rapporto “Agromafie” redatto da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare pubblicato nel 2017 e riferito ai dati dell’anno precedente.
Tra chi consuma abitualmente la carne, negli ultimi anni è cresciuto notevolmente l’interesse e il favore per l’allevamento estensivo, una modalità più vicina alle normali abitudini del bestiame, a partire dal pascolo libero. Viceversa, sappiamo che nei confronti degli allevamenti intensivi stanno aumentando la diffidenza e le critiche, anche sull’onda delle inchieste che
Ottimo per tenere alla larga i vampiri, ma, a causa del suo effetto sull’alito, molto efficace anche nell’allontanare le persone. L’aglio non ha una buonissima reputazione, eppure non se la merita per niente. Cosa sarebbero specialità semplici e intramontabili come la pizza marinara o la bruschetta senza l’aglio a insaporire il tutto? E
Cari lettori de Il Giornale del Cibo, insieme alla redazione ho pensato di offrirvi il venerdì cento parole per un consiglio di lettura, o per un buon film, in vista del week end. Mi piacerebbe che commentaste le 100 parole per costruire un gruppo virtuale di lettura e cinema, con cui scambiarci opinioni e
Col suo inconfondibile sapore dolce e delicato, il prosciutto di Parma DOP è uno dei salumi più apprezzati in Italia. Anche all’estero gode di ottima fama, come confermano i dati relativi alle esportazioni, che nel 2017 sono cresciute dell’1,2%. Vera delizia per il palato, il crudo dolce di Parma si caratterizza anche per un alto
È una tradizione gastronomica che in pochi conoscono ma ricca di territorialità e gusto. È il fritto misto alla piemontese, un tripudio di sapore, di storia e ovviamente di frittura. Quando si parla di fritto misto molte regioni italiane hanno la propria formula, ma quando ci si riferisce a quello del Piemonte non ci sono
Davvero la zona di produzione di un alimento, il suo microclima, la particolare composizione dell’aria e delle materie prime provenienti proprio da quel territorio e un certo savoir-faire della gente del posto concorrono in modo determinante a dare vita a un prodotto dalle caratteristiche uniche, irreplicabili altrove? Dalle parti della Bassa parmense, dove la pianura
Vi avevamo già parlato di tre agriturismi dove assaggiare le specialità della Lunigiana, come testaroli, panigacci, focaccette; o ancora, pattone, torte d’erbi, chiodo. Ma non vi avevamo ancora raccontato di alcuni prodotti molto particolari che contribuiscono a rendere ancora più unico questo territorio. Infatti, è proprio in terre di passaggio e di confine come queste,
Sulle tavole natalizie, e soprattutto nel cenone di Capodanno, il cotechino è tradizionalmente protagonista. In molti lo apprezzano, anche se non tutti sanno di preciso cosa contiene e quali sono le sue origini. Qualche tempo fa ci siamo occupati di uno studio sui salumi italiani, che sembrava rassicurare rispetto al temuto collegamento fra il loro
Altro che Natale, dicembre è il mese del maiale! E anche se gran parte della popolazione storce il naso di fronte alla sua uccisione, non si fa poi troppi problemi quando si trova davanti taglieri imbanditi di salumi o panini con salsiccia. Non dimentichiamo infatti che in Italia, fino agli anni Cinquanta, quasi tutte le
Si sa, l’Abruzzo è terra di grandi mangiate, così tanto da aver fatto guadagnare all’abruzzese l’appellativo “uomo di panza e di sostanza”. Armatevi di coraggio e tuffatevi nel vortice delle abbuffate senza però mai lasciare la strada della qualità. In merito possiamo darvi una mano fornendovi alcune dei migliori indirizzi dove mangiare i piatti più
Gli allevamenti intensivi da tempo sono oggetto di forti critiche. Le inchieste più recenti hanno acceso i riflettori sulle scarse condizioni di vita degli animali, sui possibili rischi per la salute umana dovuti all’uso di farmaci e sull’impatto ambientale spesso sottovalutato di queste attività. Ci siamo già occupati di polli d’allevamento a basso prezzo, questa
“I brasiliani usano le loro terre per produrre la soia che viene ingurgitata dai maiali industrializzati che la Cina ha importato dagli Stati Uniti. I cinesi usano le loro campagne per produrre il concentrato di pomodoro che verrà esportato in Africa o servirà da base al ketchup negli hamburger che i fast food come McDonald’s vendono
È uno dei grandi dilemmi di questo secolo. Possiamo continuare a mangiare carne senza far soffrire gli animali e senza distruggere il nostro pianeta? Basterà seguire le indicazioni dell’OMS – ovvero moderarne il consumo – o sarà necessaria una rivoluzione, un’inversione di mentalità talmente dirompente da far sì che rinunciamo del tutto a una pratica
Una tra le tante domande che mi sono posta e mi pongo tuttora è come faccia la gente, il cui livello di sensibilità, empatia e informazione nei confronti del mondo che ci circonda dovrebbe essere ormai enormemente acuito grazie ai moderni mezzi di informazione, a non inorridire di fronte alle brutalità cui sono sottoposti gli
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