Risultati della ricerca per: caporalato

norme reati agroalimentari

Nuove norme sui reati alimentari: le proposte per tutelare i consumatori

  Su queste pagine ci siamo più volte occupati di agromafia, ovvero delle infiltrazioni mafiose che, da Nord a Sud, intaccano uno dei comparti più floridi del nostro Paese, con introiti da capogiro (oltre 20 miliardi di euro). Il fenomeno ingloba altre pratiche illecite, come il caporalato e getta ombre anche nel settore pubblico, all’interno

‘Nduja, struncatura, formaggi DOP: cosa portare a casa dalla Calabria

    La cucina calabrese è fatta di ingredienti semplici, caratteristici della terra, ma dal sapore forte e sicuramente difficili da dimenticare. Con Luca Sessa, qualche tempo fa, avevamo già appuntato tre deliziose ricette da replicare in casa, ma – si sa – qualsiasi preparazione regionale viene meglio se preparata con ingredienti locali. Ecco, dunque,

report oxfam 2018

Povertà e sfruttamento dei braccianti: i dati del Report Oxfam 2018

  Solamente un euro ogni venti che vengono spesi per acquistare prodotti agroalimentari nei supermercati ripaga il lavoro di chi, quegli alimenti, li produce. Questo è uno dei dati del rapporto “Sfruttati”, pubblicato da Oxfam nel mese di luglio 2018, che sottolinea anche come una percentuale considerevole dei braccianti, a livello globale, viva in condizioni

rapporto agromafie

Mafia nel piatto: cosa dice il V Rapporto agromafie?

    Molti non lo sanno, ma caporalato, agromafie, criminalità, arrivano fino nel piatto, poiché l’agricoltura rappresenta un business molto remunerativo per le organizzazioni criminali. Questo è quanto emerge dal 5° rapporto “Agromafie” redatto da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare pubblicato nel 2017 e riferito ai dati dell’anno precedente.

funky tomato

Funky Tomato, adotta il tuo pomodoro giusto, pulito e pop

    Avete mai pensato di poter partecipare direttamente alla coltivazione di una o più piantine di pomodoro, scegliendo la qualità che preferite per poi veder arrivare, direttamente a casa, il prodotto finito pronto per essere gustato? Tutto ciò non soltanto è possibile, grazie alla community di Funky Tomato, ma assicura anche salse, pomodorini e

Eccellenze agricole e diritti con l’Associazione SOS Rosarno

“Le arance e i mandarini non cadono dal cielo” recita uno slogan. Al contrario, sono coltivati e raccolti da persone, delle origini più varie, non tutte con regolare contratto. Eppure, un’alternativa è possibile, anche in territori divenuti simbolo di sfruttamento, caporalato e agromafie come la piana di Gioia Tauro e Rosarno. Proprio a partire da

progetto filiere

Dai campi al supermercato: cosa sappiamo delle “Filiere” agricole?

    Rosarno e Foggia, lo sfruttamento dei braccianti e l’emergenza dei migranti: è a questo che siamo abituati a pensare quando si parla di caporalato, ma la questione è più profonda, complessa e intricata. Per questo il giornalista Antonello Mangano che da anni si occupa del tema, ha voluto dar vita a “Filiere”, un’iniziativa

report medu rosarno

Rosarno e Gioia Tauro, continua lo sfruttamento dei lavoratori agricoli

    La stagione di raccolta degli agrumi nella Piana di Gioia Tauro, in Calabria, si è conclusa. La maggior parte delle oltre 3.000 persone che hanno lavorato nei campi nei mesi invernali si è spostata, la maggior parte verso Foggia per occuparsi degli asparagi e del trapianto delle piantine di pomodoro. Abbiamo già osservato

caporalato in europa

Rapporto GRETA, in Europa cresce lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura

  Non solo Meridione e non solo caporalato, lo sfruttamento dei lavoratori è un affare che coinvolge, in forme e dimensioni differenti, tutti i paesi europei. Lo afferma il VII Rapporto del Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA), che traccia un quadro esaustivo e aggiornato delle

i sapori della legalita

CIR food con Libera Terra per ricordare le vittime di mafia

Oggi, 21 marzo è la Giornata nazionale in ricordo delle vittime di mafia. Il primo giorno di primavera, dal 1996 Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – presieduta da don Luigi Ciotti, organizza iniziative in tanti luoghi italiani dove vengono letti nomi e cognomi di tutte le persone uccise dalla criminalità organizzata, “per

morte braccianti agricoli

“100 parole” per Paola Clemente e Abdullah Muhamed

  Ho letto sulla rivista “Internazionale” un articolo di Stefano Liberti e Fabio Ciconte sulla morte dei braccianti agricoli per troppo sfruttamento. Ci ricorda Paola Clemente, 49 anni, morta nel 2015 a Andria mentre lavorava all’acinellatura, e Abdullah Muhamed, 40 anni, morto a Nardò mentre raccoglieva pomodorini, alcuni dei casi di cui vi abbiamo parlato

vendemmia 2017

Vendemmia 2017: mai così scarsa dal 1947

Si è recentemente conclusa la vendemmia 2017, caratterizzata da una serie di fenomeni climatici avversi. Infatti, prima alcune gelate primaverili hanno danneggiato i germogli, impedendogli di fruttificare, mentre più tardi la siccità estiva “ha messo a dura prova i vigneti del Centro-Sud Italia, che hanno dovuto subire anche una straordinaria ondata di caldo, che ha coinvolto anche il Nord,

anno del cibo italiano

2018 anno del cibo italiano? Il progetto che valorizza le nostre eccellenze

Su iniziativa congiunta interministeriale, il 2018 sarà l’anno del cibo italiano, proseguendo una progettualità già avviata per la promozione e il rilancio culturale del nostro Paese attraverso il Food. Se n’è discusso alla Festa dell’Unità di Bologna in un incontro condotto da Patrizio Roversi, al quale hanno partecipato i ministri Franceschini e Martina, il fondatore

Legge home restaurant

Home restaurant: partito l’iter di legge, ma l’Antitrust lo boccia

Da diversi mesi nel nostro paese si discute sulla necessità di regolarizzare alcune attività imprenditoriali che hanno come comune denominatore l’iniziativa di privati cittadini: viaggi, car-sharing, cene a pagamento in casa, appartamenti condivisi per brevi affitti, sono solo alcuni dei trend in crescita, che rientrano a pieno titolo nella cosiddetta sharing economy. Ci siamo già

filiera sporca pomodoro

La FilieraSporca del pomodoro pelato italiano

È uno dei principali prodotti dell’agricoltura italiana, forse il più celebre, e vanta un fatturato annuo di 3 miliardi. Ma la crisi del pomodoro made in Italy è evidente e il rischio estinzione dagli scaffali del pelato, sostituito sempre più frequentemente dai sughi pronti, è eventualità non remota. “Spolpati”, il terzo rapporto della campagna #FilieraSporca,

Chi sono “I signori del cibo”? Intervista a Stefano Liberti

“I brasiliani usano le loro terre per produrre la soia che viene ingurgitata dai maiali industrializzati che la Cina ha importato dagli Stati Uniti. I cinesi usano le loro campagne per produrre il concentrato di pomodoro che verrà esportato in Africa o servirà da base al ketchup negli hamburger che i fast food come McDonald’s vendono

caffè tracciabilità

Caffè, tracciabilità e qualità: come riconoscere quello buono, pulito e giusto

Per chi avesse ancora un regalo da fare, o per chi volesse cominciare l’anno con una buona azione, ecco un suggerimento che potrebbe essere anche un buon proposito per il 2017: acquistare, per regalarlo o per sé, un caffè buono, giusto e pulito. Per superare il muro dell’assuefazione, che oggi ci porta a consumarne grandi

beni confiscati

Beni confiscati all’Agromafia nel territorio emiliano-romagnolo

Il tesoro sequestrato alle mafie cresce, ma gestirlo e restituirlo alla collettività diventa sempre più difficile. E l’agroalimentare, uno dei settori più impregnati dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, da questo esito paradossale del grande sforzo compiuto in Italia per smantellarla, esce indebolito, marchiato com’è dai bolli di mafia, camorra e ‘ndrangheta. Beni confiscati alle mafie,

cibi vegan cruelty free

Cibi Vegani: sono davvero Cruelty Free?

Uno dei mantra di cui si fanno scudo e vanto i vegani è il concetto di “cruelty free”, ovvero il binomio indissolubile cruelty free-veganesimo. In questo articolo cercherò di destabilizzare e smontare questa certezza, attraverso una mia riflessione personale sul fatto che mangiare vegan e quindi cruelty free (“libero dalla sofferenza degli animali”) non basta