Zuppa da gatti
Ricetta presente, con le varianti del caso, in tutta la penisola. Questa versione è stata trascritta tanti anni fa da un’anziana compaesana (zona: entroterra veneziano).
Ricetta presente, con le varianti del caso, in tutta la penisola. Questa versione è stata trascritta tanti anni fa da un’anziana compaesana (zona: entroterra veneziano).
Ricetta di Vostromo.Dalla Spagna una pietanza dalle chiare influenze zingare: la olla è il recipiente di coccio usato per cuocerla. E’ una zuppa a base di ortaggi, legumi e pere, aromatizzata con menta, paprika e zafferano. Esistono diverse varianti, ho scelto questa che è la più leggera.
Minestra molto amata dai bambini, è facile, gustosa e soprattutto rapidissima da fare, naturalmente se si ha del brodo di carne già pronto…
Questo piatto l’ho mangiato in ristorante,il cuoco ch’é un amico mi ha dato la ricetta,ora specialmente d’estate ogni tanto lo preparo
Questa ricetta sfrutta una varietà di cipolla o aglio selvatico,allium triquestrum (pianta che ama le zone umide e ombreggiate ,stelo floreale eretto a sezione triangolare cavo all’interno,sormontato da una cascata di fiori bianchi venati di verde a forma di campanella), delle oltre 500 varietà di cipolla rintracciabili in natura,cresce nelle zone ombreggiate e umide ,nelle
Una ricetta antica, con la presenza di 18 erbe selvatiche
Nel Gocèano, cuore della Sardegna usano ormai in pochi cucinare un antico piato rustico ma nutriente, “Sa Piscadura” ,nelle case dei contadini ,ma anche dei pastori o degli artigiani,(tutti allevavano il maiale) quando si macellava ,era uso che le ossa sommariamente spolpate,come pure i piedi , parte della cotenna,le orecchie,parti della testa , che non
Oggi vengo a voi stimate amiche e cari amici con una ricetta la cui origine si perde nella notte dei tempi,molto probabilmente la usavano anche i popoli dei Nuraghi,vi parlo di: fae sicca a sa Cuglieridana Lasciatemi spendere qualche riga, per presentarvi con malcelato orgoglio il mio paese d’origine CUGLIERI va considerato tra i più
Visto che l’autunno si avvicina, godiamoci quello che ci offre, non solo le prime nebbioline mattutine, e i primi brividi a fior di pelle,che ci fa srotolare le maniche della camicia, che avevamo arrotolato in aprile , ma già che siamo stati bravini (quasi tutti) durante l’estate, mangiando leggero, ingurgitando tante verdure per contenere la
Primo e secondo di pesce alla maniera sarda. Sa Lissa in sardo è il cefalo o muggine (mugil cephalus). Questa della minestra è dello chef Luigi Pomata, rivisitata dal sottoscritto, quindi se preferite potete realizzarla nella versione originale. Ho sostituito due bicchieri di passata di pomodoro con due pomodori secchi. Questi però devono essere di
Questo è un piatto classico della cucina veneta, però in questo caso c’è l’aggiunta del radicchio di Treviso tardivo, che fa di questo piatto una tipicità trevigiana. L’abbinamento del radicchio con i fagioli è molto particolare perchè il radicchio rimane croccante.
Ricetta di Orsagiuliva….Martino ci ha presentato le zucchine fatte in modo similare, io mi affretto a controbattere con questa fresca crema, insegnatami (come spesso accade) da mammà, che deve averla rubata in qualche ottima bettola durante una vacanza velica con papà.
Questa fresca e squisita crema andalusa me l’ha insegnata la mia mamma (che è italianissima, ma ha la bella abitudine di rubare le ricette dalle cucine altrui…); la trovo fenomenale per la sua semplicità e raffinatezza. Cari Signori Uomini alla lettura, sfatate un mito e preparate questa crema per un tete à tete con la
Si può fare in bianco o aggiungendo qualche pomodoro tagliato a pezzettini (o 4/5 cucchiai di polpa), a seconda dei gusti. Si può usare interamente l’acqua di cottura dei ceci per cuocere la minestra ma personalmente in questo modo la trovo poco digeribile e preferisco sostituirla con del semplice brodo vegetale.
Ovvero zuppa di cipolle alla francese… piatto che pur essendo di estrazione popolare, facile ed economico, non manca mai nei menu dei più raffinati ristoranti di Parigi. L’antica tradizione voleva che la si andasse a mangiare all’alba dopo una notte di bagordi, nei bistrot vicini alle Halles (i mercati generali), nelle strade animate di grida
O Pignatto grasso, prima di essere spodestata dai maccheroni, all’inizio del XIX secolo, era il piatto nazionale napoletano per eccellenza. Essendo economica e nutriente il popolino se ne cibava quasi quotidianamente… il mistero è come facessero i miei antenati a resistere senza danni a questo regime alimentare… ma pur essendo eufemisticamente pesantuccia è squisita e
Ricetta di Vostromo.Questa è la ricetta del Minestrone Alla Genovese. Non voglio rovinare gli ottimi rapporti che noi sardi abbiamo con i liguri, ci ospitano persino nel loro pesto! Aspetto che sia uno di loro a scrivere la ricetta. Preferisco chiamarlo estivo perchè è adatto alla stagione calda, ottimo anche a temperatura ambiente.