I Sigarini all’ arancia sono una ricetta 100% Mamma Anna, perfetta in questo periodo dove le arance hanno un profumo intenso. In più Carnevale è alle porte e questi piccoli sigari sono perfetti per gustarli in compagnia di trombette, coriandoli e maschere. Ottimi come dolcetto fine pasto con un caffè bollente o per un tè
Pensiamo già a quali dolci preparare per Carnevale. Io ho pensato a queste: ecco delle morbide Frittelle Dolci di Patate. Le ho preparate proprio oggi e sono quasi finite!
di Licia Mandrioli. E’ tempo di Quaresima. Nei quaranta giorni che intercorrono tra la fine del Carnevale e la Pasqua di Resurrezione, la religione cattolica vieta il consumo di cibi grassi, nel ricordo dei quaranta giorni di digiuno di Cristo. La Quaresima apre così un periodo di osservanze liturgiche, preghiere e sacrifici (anche culinari) tanto
Frittelle morbide tipiche del Carnevale in Sardegna. Chiamate anche cattas o frisones oppure fusones. Con questo impasto si realizzano delle frittelle simili a quelle di andhira: Fattifritti, trovate la ricetta qui a il giornale del Cibo. Se l’impasto è semiliquido con l’aiuto di un imbuto creare delle spirali con la pasta. Fate un giretto nella rete
La conoscenza e il rispetto per la molteplice variabilità umana passa anche dalla tavola! La cucina e il convivio sono ottimi pretesti per confrontare differenze e imparare a conoscersi meglio attraverso i sapori delle proprie terre d’origine. Il Comune di Loano e CIR food hanno pensato bene di mettere in pratica questo bel concetto direttamente
Il momento giusto per gustarli è Pasqua.di Martino Ragusa.Piana degli Albanesi, a 24 km da Palermo, è la patria del cannolo siciliano e meta di pellegrinaggio dei tanti devoti a questo dolce, diffuso in tutta l’isola ma qui capace di raggiungere vette di perfezione. Grazie all’abilità dei pasticceri pianesi e grazie soprattutto alla qualità della
Sono i dolci che ho fatto per il periodo di carnevale e sono piaciute molto. Ho usato delle arance che noi chiamiamo sanguinelle perché’ hanno la polpa rossa.
E’ un dolce tipico del periodo di carnevale: questa è la versione bolognese che si fa a casa mia e le sfrappole risultano leggere, friabili e assolutamente irresistibili! Più o meno in tutte le città d’Italia c’è la versione locale, che cambia nel nome (frappe, chiacchiere, ecc), nella forma (lisce, con nodo, a rosellina, ecc)
Di Martino Ragusa. Il Venerdì Gnocolar è l’evento più atteso del Carnevale Veronese. Se non vi siete mai immersi in questa kermesse fatta di maschere, Valpolicella e gnocchi di patate, potreste farci un pensierino, visto che cade il prossimo 8 febbraio 2013. Insomma, avete tutto il tempo di organizzarvi, specialmente se amate l’atmosfera carnascialesca o
Patrizio e Giuditta ci raccontano il Riberella Days.Di Patrizio Roversi.C’era una volta un brasiliano che per vari motivi viaggiava molto. Nei suoi viaggi ha seguito strani percorsi, passando per Washington e per la Florida. Poi, fortunatamente, è arrivato in Sicilia, a Ribera, un paese in provincia di Agrigento. Lì si è trovato benissimo, forse per
Sono tipiche del periodo di Carnevale e a Bologna si trovano (quelle buone!) dai migliori fornai e pasticcerie. Mia zia ne fa dei cabaret pieni ogni volta… e non ne rimane mai una neanche a piangere!!
Il nome dialettale di questo dolce è sirignati ri ricotta, termine che tradotto sta per siringate e che sottolinea l’utilizzo di una sorta di siringa (per dolci) da cui si tirava via l’impasto a forma cilindrica direttamente nell’olio caldo facendole dorare. Simili nella forma cilindrica alle crespelle di riso, ma impastate con ricotta, zucchero, uova
I Ravioli dolci di Carnevale sono da qualche tempo un po’ in disuso per via dell’ingrediente principale: il sangue di maiale. Originari della Barbagia, questi ravioli, preparati con il sanguinaccio rimasto, piacciono più del sanguinaccio stesso. L’uccisione del maiale era un rito unico nelle famiglie di prima, ma ancora oggi nei piccoli paesi. A pranzo
I festeggiamenti di Capodanno prevedono una lunga serie di rituali e scaramanzie che più o meno tutti conosciamo (e mettiamo in pratica!). Indossare biancheria rossa, mangiare lenticchie e uva come auspicio di ricchezza per l’anno nuovo, disseminare la sala da pranzo di melagrane e vischio per assicurarsi abbondanza, fertilità e fortuna… Fino ai fuochi d’artificio
Un piatto che ho assaggiato in un ristorante di Trinidad nel periodo del carnevale. Sicuramente non una ricetta tipica della cucina criolla, ma una piatto di cucina internazionale con il sapore degli ingredienti locali. Ho provato a ricostruirlo e devo dire che ha avuto successo.
di Martino Ragusa. Non è la prima volta che il Giornale del Cibo mangia abruzzese. Nei nostri due anni di vita abbiamo visitato questa regione più volte, per esempio sono andato a Navelli come ‘Turista per Cibo’ per parlare di Zafferano e a Campotosto, per degustare le famose mortadelle e gli altri eccellenti salumi, per
di Giuseppe Biscari (Peppe57). Le fave, appartenenti alla famiglia delle Leguminose e classificate con il nome «Vicia Faba», crescono su piante erbacee annuali dal busto eretto che producono fiori bianchi da cui si sviluppano i baccelli (che possono raggiungere la lunghezza di 30 cm) che contengono i semi verdi. Si conoscono diverse varietà di fava.
di Giuseppe Biscari (peppe57).14 febbraio 2009, ore 12.00: Partenza da Modica alla volta di Novara di Sicilia. Sul mio camper siamo in cinque: mia moglie, io, mio figlio Giorgio (4 anni), Fabio ed Anna, una coppia d’amici con cui spesso viaggiamo. Non potendo guidare causa immobilizzazione del braccio destro, prende il volante Fabio.Dopo circa 4
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