Che la Toscana sia la culla del buon mangiare e bere non ci sono dubbi! Ogni genere di buongustaio qui ha di che sbizzarrirsi tra una succulente fiorentina, un panino con la Finocchiona IGP o un lampredotto da accompagnare con un bicchiere di vino rosso o, ancora, un fumante coccio di cacciucco alla livornese.
C’è chi le chiama sardine e chi sarde, ma sono di fatto la stessa cosa. È una delle specie di pesce azzurro più diffusa nel Mediterraneo e storicamente presente nella cultura enogastronomica italiana. Lo testimoniano le tante ricette regionali: dalle sarde in saor veneziane a quelle ripiene alla ligure, passando per le sarde a
Cos’è il Bettelmatt? La risposta più facile e immediata è: un formaggio, di quelli da annoverare tra le più importanti produzioni casearie italiane. Ma non si sbaglia nemmeno nel definirlo uno scrigno di sapori capace di racchiudere anche un insegnamento secolare, ovvero quell’arte di fare formaggi rispettando il corso della natura. Una tradizione antica,
Se dici “Lucca”, è normale pensare alla sua possente cinta muraria cinquecentesca, perfettamente conservata e che ancora circonda il centro storico. Oppure, alla magnifica cattedrale di San Martino e al suo campanile o alla sua Piazza dell’Anfiteatro. O ancora al Lucca Comics, la più importante manifestazione dedicata al fumetto, ai giochi, al cinema e
C’è un luogo magico tra le colline della Valle del Senio, lungo la Vena del Gesso Romagnola: è Casola Valsenio, un piccolo paesino in provincia di Ravenna di neanche 2.700 abitanti conosciuto come il “Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati”. E non a caso, perché il nome gli è valso per un’oasi verde
Le fave hanno una lunga storia fatta di amore e odio. Nel corso dei millenni, questi legumi hanno attraversato periodi d’oro in cui hanno rappresentato una delle principali fonti proteiche per molti popoli, e altri in cui erano visti con diffidenza tanto da proibirne l’uso. Una leggenda racconta che Pitagora le disprezzava così tanto
Anche conosciuta come “schiaccia” o “ciaccia”, la schiacciata è da sempre considerata lo street food per eccellenza della tradizione gastronomica toscana. Morbida dentro e croccante fuori, è rigorosamente artigianale, profuma d’olio d’oliva ed è tipicamente farcita con affettati, verdure o golose creme spalmabili come quelle tartufate. E cosa c’è di meglio di gustarne una
Ci sono cibi che fanno bene ai denti? Fin da piccoli, siamo abituati a conoscere quelli che per la dentatura possono essere nocivi, a partire dai dolciumi, ma l’alimentazione può anche contribuire in positivo alla salute orale. Quello che mangiamo, dai vegetali ai prodotti di origine animale, può fornirci nutrienti utili in modo differenziato
Maiorca, isola più grande dell’arcipelago delle Baleari, attrae ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo. Merito della sua acqua cristallina, delle meravigliose “calette” che ospitano vere e proprie piscine naturali e dei suoi paesaggi mozzafiato caratterizzati dalla natura incontaminata della macchia mediterranea. Punto forte dell’isola è anche la sua cucina, che offre un’incredibile
Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, è una tradizione “che ha modellato le relazioni tra comunità, animali ed ecosistemi”: si tratta della transumanza, un’antica pratica pastorale che dal 2019 è diventata Patrimonio immateriale UNESCO. La sua storia si snoda tra i millenni, sopravvivendo ancora oggi in alcune zone
In una Pizzo che a tavola predilige la tradizione, lo chef Giuseppe Romano ha portato una ventata di aria fresca, come il piatto di cui vi parleremo oggi. Dopo aver viaggiato per il mondo, infatti, ha incontrato Eleonora Marcello e nel loro ristorante, Me di Pizzo Calabro, continuano a elaborare piatti nuovi ed eccezionali,
Chi non conosce bene la città di Torino probabilmente reagirà con un’espressione perplessa alla parola “piola”. Nella città sabauda e più in generale in tutto il Piemonte, è il termine con cui si fa riferimento alla trattoria o all’osteria: locali informali, che propongono una cucina tradizionale con un servizio semplice, di stampo casalingo. Il
È noto come caffè di Anterivo, ma in realtà si tratta di un legume. Un lupino, per l’esattezza, che prende il nome del piccolo comune della Val di Fiemme (nella provincia di Bolzano) dov’è parte integrante della cultura locale. Qui da oltre un secolo si coltivano i semi che, una volta tostati e macinati,
Come sapete noi del Giornale del Cibo amiamo andare alla scoperta anche dei luoghi meno noti e battuti. Quei territori di confine che in Italia spesso vengono attribuiti a una regione o all’altra, pur avendo una forte identità propria, non riconducibile alle macroaree di cui fanno parte da un punto di vista amministrativo. È
Non si tratta di una vera e propria patologia, eppure la stitichezza è un disturbo molto fastidioso che può compromettere la qualità della vita e il benessere psico-fisico. È una condizione molto diffusa, che riguarda circa il 15-20% delle persone in Italia, soprattutto donne. Si caratterizza per la difficile o infrequente evacuazione delle feci
Con il neologismo “Dop economy” si intende il sistema economico che, nel quadro complessivo dell’agroalimentare, è costituito da prodotti tipici contraddistinti da un’indicazione geografica (Dop, Igp, Stg). Quindi, si tratta di cibi la cui denominazione è legata a precise aree territoriali, che secondo le rilevazioni sono sempre più apprezzati, non solo nell’ambito dei consumi
Conosciuti come alimento tipico della cucina tedesca, i crauti sono verdure conservate che si ottengono da un processo di fermentazione lattica del cavolo cappuccio. Il nome originale è Sauerkaut che significa “cavoli acidi”, proprio perché rispetto alla verdura fresca hanno un sapore salato e acidulo che è il risultato di questa particolare lavorazione. Ma
Ci sono dei piatti che mi riportano alla mente la mia infanzia, primi tra tutti le minestre, come pasta e patate, oppure pasta con i ceci, con le lenticchie e con i fagioli. Unire i legumi alla pasta è un ottimo modo per fare un piatto unico. I miei fratelli e io ne andavamo
Sapevate che anticamente i legumi, in particolare i fagioli, venivano chiamati “la carne dei poveri”? Questo perché grazie alle loro proprietà erano in grado di soddisfare il fabbisogno di chi non aveva la possibilità di acquistare carne. Ben più accessibili dal punto di vista economico, contengono infatti molte proteine e sono indicati in diverse
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