Ci superano ampiamente gli statunitensi con 129 kg/capite/anno. La media mondiale è di 42 kg. Gli abitanti dei paesi in via di sviluppo ne mangiano 32 kg, gli indiani 4,4. Va ricordato che un adulto di oltre i 50 anni dovrebbe assumere un massimo 0,8 g di proteine al giorno per chilo di peso corporeo,
di Giuditta Lagonigro “Abbiamo manipolato la Terra tanto da renderla un luogo molto piccolo…” Un incipit drammatico, quello del Dott. Gianfranco Bologna, biologo, saggista, direttore scientifico e senior advisor del WWF Italia, all’apertura della conferenza “Vivere nei limiti di un solo pianeta. Per una nuova economia: mettere in conto la natura”, organizzata a Monfalcone dal WWF
Intervistato da ‘La Repubblica’, Gualtiero Marchesi ha dichiarato: ‘Gli chef in tv insegnano più l’arte del combattimento che quella della cucina. C’è qualcosa che non va. In un piatto deve prevalere l’armonia e l’amore.’.Come non dare ragione al maestro della Nuova Cucina Italiana?Antesignana delle arene di combattimento tra chef è ‘La prova del Cuoco’ ma
Birra Peroni, continua ad essere un punto di riferimento per qualità, tradizione e innovazione. La Casa Birraia più famosa d’Italia, nata nel 1846, ha avuto come primo obiettivo la cura e la scelta accurata delle materie prime ed ha fondato il suo successo sull’esperienza ed la passione dei Mastri Birrai, che l’hanno resa negli anni
Il WWF Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con: Università di Udine, ordine degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della Provincia di Gorizia, la Compagnia del Cibo Sincero e i sommelier de La Poliphenolica, organizza un convegno sul tema -Vivere nei limiti di un solo pianeta. Per una nuova economia: mettere in conto la Natura-. I
Chi mangia in un fast food 2 volte alla settimana per 2 anni, ingrassa in media di 4,5 chili. Non è per niente poco: sono 22 chili e mezzo in 10 anni! L’indice della massa corporea (IMC), che è il rapporto tra peso e quadrato dell’altezza, passa da 25,8 a 26,4. Va ricordato che oltre
Concede ben poco allo stile nippo l’arredo di questo delizioso ristorantino con le pareti ricoperte da una boiserie bianca. Il buon gusto nell’arredo è merito di Hiromi Arai, la padrona di casa cui si deve anche un menu finalmente fuori dagli schemi del tapis roulant del fast sushi. In casa di Hiromi la cucina è
di Alice FregniChi l’ha detto che le mete dei week end invernalali, montagna a parte, sono poche? Venite a Modena! E’ una delle patrie della cucina adatta al freddo e può essere l’occasione di degustazioni veramente ghiotte. Ma prima, un’interessantissima visita al centro storico ricco di monumenti di grande prestigio. Vi basti pensare che Il Duomo, la celeberrima Ghirlandina
Variante della fainè, tipico piatto del nord Sardegna e Carloforte (anche se è diffuso un po’ in tutta l’isola). E’ una farinata di ceci con aggiunta di altri ingredienti. La versione di oggi è cotta in padella, per questo viene chiamata anche frittata di farina di ceci o di legumi, se fra gli ingredienti rientra
In gergo merceologico si chiamano Commodity. Sono i prodotti comuni, di utilizzo diffuso, che non presentano grandi differenze tra una marca e l’altra. Per esempio, zucchero, sale, riso, cipolle, patate ecc. La scommessa dei produttori è riuscire a differenziare il proprio prodotto per poterlo vendere più caro. Selenella è una patata provvista di un nome
Perfetti per l’ora del tè, particolarmente friabili e fragranti, sono dei veri biscotti da pasticceria. La ricetta, infatti, è stata estorta anni fa a un pasticcere e nelle occasioni importanti tiro fuori il mio libricino e mi metto a fare questi biscottini. Il mio consiglio: non fate la dose da 5 uova, finirebbero in un
di Martino RagusaAcide, alcaline, amare, dolciastre, ferrose, pietrose, francesi, svedesi, italiane, gallesi, slovene, spagnole, austriache… di cosa stiamo parlando? Un indizio in più: può essere liscia o gassata.Bravi! Stiamo parlando di acqua! Più precisamente di ‘Acque’, perchè oggi non ci si può fermare ad una mera identificazione e classificazione dell’elemento maggiormente diffuso ed utile nel
UovaTortilla de patatas (frittata di patate)Omelette alla savoiardaUova all’agroUova gratinateOmelette agnès sorel Salati dal fornoBrioche di gennarinoTortano campanoLa pizza di SavaQuiche al gorgonzola e pereFocaccia bareseFaccia di vecchia PissaladièreQuiche lorrainePanini ai semi di lino e girasoleBoxty breadBrioche di Gennarino Preparazioni salate varieInsalata di lenticchie al gomasioFrico croccanteSalmone affumicatoTonno affumicatoPesce spada affumicato Dolci dal fornoTorta al
Dopo il wine bar, il ‘water bar’esposizione water barDa dove iniziare questo tuffo nella conoscenza? Da i ‘water bar’, fratelli degli ormai comuni wine bar, dove mentre si consulta un menu delle acque, un intenditore vi spiegherà in quale bicchiere è più giusto assaggiare e con quale cibo è meglio abbinare la vostra prescelta. Qui
Conosco Andrea Segrè, professore ordinario di politica agraria internazionale e direttore del Dipartimento di scienze e tecnologie agro – alimentari dell’Università di Bologna. Abbiamo partecipato insieme a qualche convegno e stiamo collaborando, come CIR food, con Last Minute Market, spin off accademico diventato eccellenza europea per la prevenzione e il recupero degli sprechi di cui
Devo ammettere che coltivo il cavolfiore perché dispongo di molto spazio. Il cavolfiore è una pianta bella a vedersi, facile da coltivare, versatile in cucina e squisita nel piatto. Ma è anche ingombrate in larghezza per la dimensione delle foglie, necessita di un vaso grande e cresce lentamente. Una volta raccolta la prima infiorescenza,
Organizzato dalla Compagnia di Sambuca di Sicilia di Paola Armato Dopo tanti preparativi è giunto il momento! Si parte per raggiungere le Cantine Patria a Solicchiata frazione di Castiglione di Sicilia (CT). Il progetto è quello di percorrere l’itinerario gastronomico contadino “ETNEO” costituito da ingredienti semplici, naturali e genuini. Una cucina povera, sincera e a
L’arancia vanta già una deliziosa e capillare presenza in pasticceria fatta di torte, creme, bavaresi, bignè, crêpe, canditi e altre dolcezze. Ora, dopo i suggerimenti della nuova cucina italiana che incoraggia l’uso della frutta nelle preparazioni salate, le si spalancano finalmente anche le porte della cucina, dove mostra di possedere tutti i requisiti per diventare
La marmellata al mirto che avevo fatto era eccellente. E l’ho usata per fare la crostata. Ma con questa base di frolla alle mandorle, ho realizzato una crostata altrettanto eccelllente. L’ hanno mangiata tutta subito. La frolla alle mandorle risulta più delicata, leggera e friabile, e forse più buona rispetto alla classica fatta con uova
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