origano

Origano

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origano essiccato in una tazzadi Silvia Salomoni.L’origano (origanum) è una pianta aromatica di origine asiatica, che ha trovato ben presto diffusione nel bacino del Mediterraneo; coltivato o spontaneo è una gradita presenza nelle cucine dei paesi che vi si affacciano, soprattutto il nostro. Nella stessa famiglia (le Lamiaceae) ci sono circa una cinquantina di specie considerando sia le erbe perenni o aromatiche che gli arbusti; quelle più conosciute e utilizzate sono l’origano comune (origanum vulgare) e la maggiorana (origanum majorana).

pianta di origanoL’aspetto della pianta di origano è a cespuglio, con numerosi steli erbacei che portano foglioline ovate. Predilige i luoghi soleggiati e un clima caldo e asciutto; se coltivato, quindi, è meglio ritirarlo nella stagione invernale. In primavera fiorisce e alla sommità dei rametti compaiono fiori piccoli e rosati che vengono raccolti assieme alle foglioline più giovani. Il momento ideale di raccolta è il mese di giugno, si può utilizzare anche fresco, ma più comunemente viene essiccato all’ombra, sminuzzato e conservato in vasetti anti-umidità.

Proprietà nutrizionali

fiore di origanoLa pianta dell’origano è considerata molto ricca di proprietà terapeutiche, utilizzata sotto forma di olio essenziale e di infusi per lenire diverse disfunzioni (tosse, emicrania, disturbi digestivi e dolori di natura reumatica). I suoi principi attivi sono i fenoli Timolo e Carvacrolo, oltre a grassi, proteine, sali minerali, vitamine e carboidrati. È ricco di ferro, calcio e vitamina C.

Per 100 grammi di prodotto:

  • Calorie: 66;
  • Proteine: 11 g;
  • Grassi: 10.25 g;

In cucina

L’origano è un aroma caratteristico delle cucine mediterranee. Ne fanno uso le cucine francese, spagnola e greca, ma soprattutto quella italiana, in particolare delle regioni meridionali: ingrediente ricorrente nelle ricette calabresi, siciliane, napoletane, abruzzesie molisane. Piace per il profumo intenso ed è affine a molti vegetali, tra cui spiccanopomodori e melanzane. Si usa su innumerevoli preparazioni di carne e di pesce, per aromatizzare insalate, salse e condimenti, nonché sulla pizza (tra le classiche l’origano va sulla marinara, mentre la margherita vuole il basilico). Si consuma prevalentemente essiccato e va aggiunto crudo, oppure dopo una breve cottura. Per prepararlo in casa, è sufficiente far seccare i rametti freschi in un luogo asciutto e soleggiato (o nel forno termoventilato a bassa temperatura). Una volta secchi i rami vanno spogliati e sfregati in un setaccio a maglie non troppo larghe per separare e raccogliere le infiorescenze eliminando la polvere. Si conserva a lungo, in vasetti di vetro tappati per evitare l’umidità.

Curiosità

Nel Medioevo l’origano veniva chiamato theriak, termine che indicava il suo potere contro gli animali velenosi: era infatti utilizzato come antidoto contro il morso della vipera.

È un buon repellente per le formiche: basta cospargerlo nei luoghi frequentati e ricordarsi di sostituirlo spesso per tenerle lontane.

Il nome “origano” deriva del greco oros-ganos, gioia della montagna. Nell’antica Grecia si ornavano gli sposi con ghirlande fatte di origano, considerato simbolo di prosperità.

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