La ricetta si chiama così perchè nel quadernetto di mia Nonna Amelia è segnata con questo nome. E’ un primo strepitoso a cui io, però, ho apportato una piccolissima variante: lo zafferano. Di norma quando preparo questo primo lo accompagno con un vino rosso di struttura come il Nero d’Avola.
Ricetta postata da Epsilon.Chiara nella sezione della cucina dal mondo di Turistipercaso.itEcco qualcosa di super americano! Un dolce adatto a brunch e merende!
Tipica ricetta veneziana, che in verità con piccole variazioni si trova in tutto il bacino del mediterraneo. La preparazione deriva dalla necessità di conservare la pietanza a lungo, specialmente a bordo della navi.
Ottiene grande successo perché la puoi conservare per diversi giorni in frigo e riscaldarla al momento di consumarla. Soddisfa subito la fame, la puoi mangiare in piedi o in gita in campagna. Si gusta con molte altre pietanze salate e può essere mangiata come antipasto o per cena.
Queste polpette di tonno sono un classico della cucina siciliana: riuniscono tutti i sapori più tipici da quello del pesce, a quello del formaggio e della frutta secca. Certo, non è propriamente una pietanza leggerissima, ma una volta ogni tanto…uno strappo è consentito.
La torta di pane è il classico dolce che non t’immagini possa essere così buono essendo sostanzialmente un dolce fatto con ingredienti poveri e per recuperare il pane raffermo. Come buona parte delle mie ricette viene dal quadernino di mia nonna Amelia, maestra del tutto quel che e grazia di Dio non va buttato.Dimenticavo. E’
Mi piace fare questo dolce d’inverno perchè mentre cuoce rilascia nell’aria profumo di spezie che creano un’atmosfera molto casalinga. La ricetta mi è stata passata da un’amica che aveva il padre pastore ed in casa c’era sempre abbondante ricotta, la madre preparava questo dolce per poterla usufruire. L’aggiunta delle spezie è una mia idea che
Il panettone genovese è un dolce tipico che si trova in pasticceria tutto l’anno e non solo nel periodo natalizio. Ecco una ricetta semplice per farlo a casa con ottimi risultati!
E’ il pane tradizionale del giovedì santo, ancora a Firenze dopo la messa della mattina vi è, presso il santuario della Santissima Annunziata, la distribuzione dei pandiramerini benedetti. Nell’antica ricetta vi era molto più rosmarino, che veniva pestato e messo in tantissimo olio, lo zucchero non c’era e quindi di fatto non era un dolce
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