
Minestra di farro e verdure
La quantità di acqua deve essere sufficiente a coprire il farro, se desiderate una consistenza più liquida aggiungete acqua a vostro piacere. Potete accompagnare la minestra con delle fette di pane abbrustolito.
La quantità di acqua deve essere sufficiente a coprire il farro, se desiderate una consistenza più liquida aggiungete acqua a vostro piacere. Potete accompagnare la minestra con delle fette di pane abbrustolito.
Con il sugo che si ottiene va benissimo condire dei maccheroncini tagliati a mano e cosparsi con Parmigiano Reggiano.
Ricetta di Vostromo.
La Calamarrata e’ un piatto tipico della cucina campana oramai conosciuto e diffuso in tutta Italia. Anche se ritrova sempre piu’ spesso la pasta a forma di anello di calamaro, anche nelle piu’ importanti produzioni nazionali, io preferisco sempre utilizzare la pasta prodotta artigianalmente dai pastifici di Gragnano, lavorata secondo tecniche tradizionali e trafilata al
Per questo ricetta mi sono ispirato ad un tipico piatto antico della cucina popolare romana tipico dei Venerdì di magro o delle cene della Vigilia la minestra di broccolo romanesco e brodo di arzilla (razza). Lo sformatino è accompagnato con una salsetta bianca, una sorta di cacio e pepe anch’esso di ispirazione prettamente romanesca .
Questa ricetta pare sia stata creata dai monaci certosini. La cui regola (cosi era anticamente) esigeva il magro per tutta la settimana fatta eccezione per la domenica. Oggi questo risotto viene preparato in modi diversi, con carni e altri ingredienti che variano sempre.
E’ un piatto leggero e completo allo stesso tempo. Indicato per le diete e per i bambini. Una spolverata di parmigiano arricchisce il gusto. 50 gr a persona potrebbero sembrare pochi, in realtà in cottura e con i vari condimenti risulta essere un piattone pieno..ma se siete golosi aumentate le dosi!!!
Questo piatto a base di Astice e Paccheri di Gragnano richiama nel titolo uno dei piatti “piu’ in voga” del momento che viene servito nei vari ristoranti sul mare della costa Tirrenica che va’ da Livorno a Pisa e Viareggio, cioe’ la “catalana di crostacei”. Praticamente una vassoiata di gamberi, scampi astici o aragoste serviti
Questo cubo di tonnetto rosso, una sorta di spezzatino viene accompagnato da una caponatina di melanzane, che preparo in modo leggermente diverso dalla classica ricetta palermitana, evitando di friggere le melanzane per rendere un pochino meno pesante l’insieme. Con le dosi aumentate diventa anche un ottimo secondo. La caponatina è buona servita anche fredda
Lo stinco è la parte dell’animale da cui affettandolo si ricava l’osso buco .Per questo piatto si usa quello di vitello o quello più economico di maiale.Piatto robusto molto gustoso,calcolate un buon stinco per due commensali normali,uno a testa per mangioni ,due stinchi per quelli senza fondo.
Piatto tipico della Sardegna del nord, chiamata anche suppa cuatta. La ricetta originale prevede pane raffermo di pasta dura, SU COCCOI. In alcune località della Sardegna, la zuppa Gallurese viene preparata anche con la spianata sarda, simile alla piadina romagnola ma più alta e soffice.
In questa zuppa i ceci possono essere sostituiti da fave secche sgusciate o piselli secchi, e i finocchi selvatici,dalla parte verde tenera dei finocchi coltivati non così aromatico e profumato come quello selvatico.
ToscanaQuesta zuppa veniva preparata, dai mugnai che lavoravano alla frangitura delle olive ,nei frantoi artigianali Toscani, da questo il nome.Ricordo quando da bambino,nel frantoio dell’azienda di cui il mio Babbo era factotum,si preparavano per pranzo i carciofi interi fritti, spolverati di sale grosso frantumato sul piano di marmo con una bottiglia a mò di rullo
E’ un’antichissima ricetta della Toscana centrale, di derivazione turca, lo si capisce dal nome che deriva dal creco antico karabòs che significa guscio, nome che veniva dato ad alcune piccole imbarcazioni che avevano la forma di una ciotola o di un guscio rovesciato, nel XI fino all XIII sec a Firenze arrivavano folte maestranze dalla
Questo piatto, tipicamente invernale, è diffuso un po’ in tutta la Toscana settentrionale e prende vari nomi a seconda del luogo dove lo si trova, questo succede perchè ogni paese rivendica la paternità del piatto, che è solo figlio della povertà e di quel che si trovava durante l’inverno, così se nella Garfagnana lo si
Ricetta di Orsagiuliva….in onore della mia mitica nonna, oggi 94enne superlativa e lucidissima, che nacque e crebbe ad Alessandria d’ Egitto, pur di origini italianisssssime.
Questa è una ricetta a me cara in quanto era il pesce del venerdi che la mia povera nonna Carola mi faceva da piccolo, è tradizionale di Firenze città, dove il baccalà veniva veramente usato tantissimo in altrettante ricette
Da una ricetta della zia Giulia, una comoda conserva da utilizzare per preparare un rapidissimo brodo vegetale ogni volta che ne abbiamo bisogno: basterà scioglierne una dose nell’acqua bollente. Per la quantità suggerisco di regolarsi secondo i propri gusti. Le dosi indicate sono sufficienti per circa 600 gr di preparato.