Gli Gnudi sono un piatto tipico della Toscana, in particolare della zona di Siena e di Grosseto. Vengono chiamati così perché non hanno nessuna sfoglia che ricopra il loro ripieno, a base di ricotta e spinaci: in Toscana il termine gnudo viene utilizzato infatti per indicare qualcosa di nudo, spoglio. Questa ricetta fa parte della tradizione
Se preferite un sapore più forte, potete sostituire le due cipolle con uno scalogno e un abbondante manciata di erba cipollina.Ricordate di preriscaldare il forno.. a 200°
Un primo molto gustoso, dai sapori forti, sicuramente non adatto alla dieta per via della salsa al burro, ma che io vedo bene sulla tavola nei mesi piu’ freddi.Indispensabile l’assoluta freschezza dei fegatini di pollo e la qualita’ del burro.
Questo coniglio fritto, insaporito con le erbette aromatiche,è un gustoso piatto sia consumato appena cotto bello croccante, che freddo, si presta per questo come pietanza pronta da pic nic,o pasti fuori casa. Per questa preparazione è particolarmente indicata la parte anteriore del coniglio, essendo meno carnosa, cuoce prima e meglio.
Questo piatto, tipicamente invernale, è diffuso un po’ in tutta la Toscana settentrionale e prende vari nomi a seconda del luogo dove lo si trova, questo succede perchè ogni paese rivendica la paternità del piatto, che è solo figlio della povertà e di quel che si trovava durante l’inverno, così se nella Garfagnana lo si
Da una ricetta della zia Giulia, una comoda conserva da utilizzare per preparare un rapidissimo brodo vegetale ogni volta che ne abbiamo bisogno: basterà scioglierne una dose nell’acqua bollente. Per la quantità suggerisco di regolarsi secondo i propri gusti. Le dosi indicate sono sufficienti per circa 600 gr di preparato.
Premetto di non essere una maga in cucina,questo tortino, l’ho fatto x invogliare la mia bimba a mangiare la zucca. Provatelo pure voi e fatemi sapere.
Anche se la stagione è inoltrata potete ancora procurarvi delle foglie di vite ,che si possono sostituire fuori stagione con foglie di cavolo ,naturalmente il sapore cambia.
La ricetta originale di questa crostata prevede, come è naturale, l’uso del burro per la pasta frolla. Io ho provato a rifarla invece con l’olio d’oliva secondo le indicazioni fornite dalla lettrice Annapz durante uno scambio di idee in un forum. Avendo già felicemente sperimentato questa pasta frolla sui generis per una crostata dolce, sono
Limitare i fritte nell’alimentazione è cosa buona e giusta,ma se poi sono degli stuzzichini,con l’aperitivo o durante una festicciola tra amici ogni tanto un assaggio non può fare che bene.
Care amiche e amici che mi seguite in questi consigli culinari,vi ringrazio per la vostra fiducia,io non sono ne un cuoco, ne un raffinato gastronomo, cucino nella mia economia domestica , da quasi omissis unti e consunti lustri, e che io sappia mai nessuno, è finito dal gastroenterologo per uso e abuso delle mie pietanze
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