Il Torrone di Benevento, la Cassata Siciliana, lo Zabajon Veneto, l’Aranzada e Arantzata sardi sono tutte preparazioni che, insieme ad altri dolci e dessert della tradizione italiana, meritano una menzione speciale. Per questo abbiamo deciso di raccontarli in una rubrica, dedicata alla pasticceria d’eccellenza, nostrana ed estera. Insieme alle zuccherate ricette del Bel Paese troverete infatti interessanti articoli di approfondimento sulla crema catalana, la Baklava, e su altre preparazioni tipiche della gastronomia estera. Torte, biscotti, gelati, dolci al cucchiaio che con i loro ingredienti e il loro sapore raccontano la cultura dei luoghi. Ne scoprirete le origini, le modalità di preparazione, gli aneddoti e le curiosità.
Avere la fortuna di vivere in Sicilia ha dei grandi vantaggi. Primo fra tutti? Udite, udite. Il clima! Gli inverni sono miti e le estati calde, motivo per cui in Sicilia in qualsiasi giorno dell’anno troverete gelato, granite e brioche. “Ah, la brioche!”, è ciò che esclama chi la assaggia. Questo dolce lievitato che
Mai dolci furono più presenti nella letteratura di questo. Il Tarallo di Racalmuto, infatti, paese d’origine di Leonardo Sciascia, compare sia nei testi del grande scrittore, sia in antiche opere teatrali, che nei Racconti di Montalbano di Andrea Camilleri. Sarà perché in questo piccola Regalpetra, in provincia di Agrigento, un po’ come del resto
Quando un’eccellenza dell’enogastronomia italiana conquista un riconoscimento internazionale, non c’è che da esserne lieti. Ed è il caso del cioccolato di Modica che, a partire dal 7 maggio scorso, può fregiarsi della certificazione IGP, Indicazione geografica protetta promossa dalla Comunità europea. La pubblicazione in Gazzetta ufficiale è giunta a conclusione di un percorso
Se pronunci la parola “biancomangiare” in un attimo tornano alla mente i ricordi vissuti da bambini. Tra una partita di pallone sotto casa, con la nonna che ti guardava seduta sulla sedia, e una gara con le trottole, tra una passeggiata nel verde della villa, un giro sull’altalena e una discesa dallo scivolo,
Che in Sicilia si mangi bene è cosa nota. Si spazia dal salato al dolce e non se ne ha mai abbastanza di quei sapori intensi e ricchi. Di quei profumi che invadono le vie delle città siciliane. Ci sono, però, dei “pezzi forti” che tutto il mondo conosce e se pronunci la
Cosa c’è di più sacro del panettone a Natale? È ormai un’istituzione nelle case italiane e, nel tempo, è diventato un acquisto quasi obbligatorio durante le festività e non solo, perchè è facile ormai trovarlo anche nei ristoranti che lo hanno destagionalizzato. Ogni anno gli chef lavorano per proporre le versioni più strabilianti, rinnovando a
La Crema Catalana è un dessert che ritroviamo in molti menu dei ristoranti italiani, al punto che nessuno fa ormai più caso al fatto che non appartenga alla nostra tradizione dolciaria, bensì a quella iberica. Della Catalogna, per essere precisi. D’altronde è molto difficile resistere a quel sottile strato di zucchero caramellato e alla crema sottostante,
Il fico secco di Carmignano è tra i prodotti tipici da salvare della Toscana. Coltivato e prodotto nell’area compresa tra i Comuni di Carmignano e Poggio a Caiano, nella provincia di Prato, si distingue per la tecnica, tipica carmignanese, di essiccarlo ed appicciarlo. Grazie al lavoro di valorizzazione portato avanti da alcuni produttori e dal
di Gianluigi Storto La storia del gelato non è molto chiara. Pare che l’inventore delgelato sia stato un grande scienziato-artista del rinascimento italiano che viveva facendo lo scultore, il pittore, lo scenografo per le sontuose feste nella Firenze dei Medici, nonché una sorta di chimico ante litteram: tale Bernardo Buontalenti, che visse alla corte di
Un dolce che risale agli Assiridi Giuditta Lagonigro. Eccoci ad un nuovo appuntamento con Giampiero Rorato, giornalista e storico di gastronomia. Questa volta ci parlerà di un dolce dalle origini molto antiche: la Baklava. Giuditta: “Baklava”, è parola dal suono onomatopeico, che rievoca anche una sensazione di grande leggerezza, di cosa si tratta, Sig. Rorato?
L’aranzada e l’arantzata sono due tipici dolci sardi, su cui molti fanno confusione. L’aranzada è originaria di Nuoro, è una specie di croccante in cui si amalgamano la buccia d’arancia tagliuzzata, miele, mandorle tostate. Gli ingredienti vengono cotti, poi raffreddato il composto, viene tagliato a rombi e decorato con i confettini colorati. L’arantzata è originaria
di Giuditta Lagonigro. La nostra Giuditta, Accademica del Maccherone d’Oro, questa settimana ha intervistato per noi Giampiero Rorato giornalista, scrittore, direttore e collaboratore di svariate riviste di enogastronomia. Apriremo con lui una finestra sulla storia e sulle tradizioni enogastronomiche italiane, a partire da uno dei dolci più famosi al mondo: il Tiramisù. Giuditta: Sig. Rorato, è stata
L’abbathu(th si pronuncia come la t toscana), chiamato anche Abbamele o Miele dei poveri. E’ oggi diventato un prodotto di nicchia e ricercato dai più. E’ un prodotto tipico sardo, originario del centro Nuorese. In passato gli apicoltori dopo aver venduto il miele, per poter usufruire del resto del prodotto contenuto nei favi, li bollivano(i
di Rosita. Se le famiglie di api sono sufficientemente sviluppate al momento di questa fioritura, in primavera, il primo miele che producono è quello di Tarassaco (Taraxacum officinale). Di colore giallo vivo, cristallizza spontaneamente in tempi molto rapidi, con cristalli spesso molto fini e regolari, che formano una massa morbida e cremosa. L’odore ed il
di Silvia Salomoni. Lo Zabajon è un ottimo dolce della tradizione veneziana, dessert ideale per chiudere in bellezza il pranzo del 25 Aprile, festa di San Marco oltre che anniversario della liberazione italiana. Chiamato anche zabaglione è una crema densa e spumosa, ottenuta facendo cuocere a bagnomaria tuorlo d’uovo freschissimo, frullato a lungo con zucchero
di Silvia Salomoni. O è Natale tutto l’anno, o non è Natale mai… Questo noto buon proposito trova assai di rado concreta applicazione nel nostro “essere più buoni” ogni giorno dell’anno, ma certamente vale per il Pandolce genovese! Il Pandolce, infatti, è il tipico dolce natalizio di Genova, tradizionalmente propiziatorio di salute, fortuna e soldi
di Silvia Salomoni. Carignano è una cittadina piemontese sulla sponda sinistra del fiume Po; qui storicamente ha i suoi natali il dolce più semplice, ma anche il più ricercato e nobile della regione: i canditi di Carignano, altrimenti detti Zest (che in francese significa buccia, scorza). Gli Zest non sono infatti che scorze di agrumi
di Alex Castelli. S’Aranzada: è questo il nome in sardo dell’aranciata nuorese, dolce tipico fatto di striscioline di buccia d’arancia cotte nel miele e guarnite da mandorle sgusciate. È un dolce genuino e semplice, da gustare a fine pasto come dessert ma anche come spuntino durante la giornata, grazie a un alto tenore energetico e
di Alex Castelli. Chi l’avrebbe mai detto, il babà non è stato inventato a Napoli. Uno dei dolci più famosi della tradizione gastronomica partenopea, infatti, è nato più di tre secoli fa in Lorena, regione francese al confine con la Germania, contesa nei secoli dalle due nazioni. Pare che l’invenzione si debba al re di
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