Brasiera

Adriana Angelieri

In francese brasière o daubière.

La brasiera o braciere anticamente era dotata di un coperchio e conteneva le braci che servivano a cucinare a fuoco lento, coperte e quindi stufate, carni, verdure ed ortaggi. Oggi è un recipiente di forma rettangolare con angoli molto arrotondati, raramente ovale e quasi sempre dotato di manici. Il coperchio è a chiusura quasi ermetica, preferibilmente pesante, in modo da sigillare all’interno i vapori e gli aromi prodotti durante le lunghe cotture in umido. E’ fatta di ferro o ghisa fusa, ma in passato era costruita anche in rame con l’interno stagnato. Quelle tecnologicamente avanzate sono realizzate in alluminio ad alto spessore e tutto il contenitore, compreso il coperchio, trasmette uniformemente il calore alle pietanze. Per questo motivo nelle grandi cucine è anche usata per riscaldare altri recipienti che a questo scopo sono appoggiati sul coperchio della brasiera. Da menzionare anche le varianti per grandi comunità costruite in acciaio inossidabile. Contengono parecchie decine di litri di alimenti e sono dotate di congegni meccanici per il ribaltamento. L’alimentazione può essere elettrica o a gas. Caratteristica comune a tutte le brasiere è l’elevata temperatura d’esercizio che è possibile raggiungere: fino a 300°C.

di Vostromo

Adriana è Responsabile di Redazione e Social Media Manager per Il Giornale del Cibo dal 2016. Siciliana di origine, si è trasferita a Bologna per i tortellini e per la sua carriera. Unendo la sua grande passione per l'alimentazione alle competenze nei progetti editoriali, si dedica alla guida del team redazionale e alla creazione di contenuti che garantiscano ai lettori un'informazione chiara, utile e accurata. Oltre che per i tortellini, il suo cuore batte per i risotti, di ogni tipo, purché fatti bene! Il profumo del basilico e l'olio buono sono gli ingredienti che non possono mai mancare nella sua cucina.

Lascia un commento