Antropologa del cibo, è nata a Milano, dove vive e scrive per varie testate, tra cui La Cucina Italiana, Scatti di Gusto, Vanity Fair e le Guide Espresso. Il suo piatto preferito sono gli spaghetti alle vongole, perché per lei sono diventati un'idea platonica: "qualsiasi loro manifestazione nella realtà sarà sempre una pallida copia di quella nell'iperuranio". Nella sua cucina non mancano mai pistilli di zafferano, che prima coltivava!"
Ci sono terre che sembrano destinate a gravitare su stesse, con storie troppo vivide per essere passate, ma allo stesso tempo così allontanate da non sentirle presenti. Siamo a Cinisi, il paese di Peppino Impastato, dove sono state girate quasi tutte le scene de I Cento Passi, a pochi chilometri da Capaci e dal fumo
Lo sapevate? Ci sono api che sono solo nere, come quella sicula. Ha popolato per anni la Sicilia finché non è iniziata lentamente la sua estinzione, soprattutto a causa dell’ibridazione con la ligustica, l’ape più diffusa in Italia. Anche l’uomo ha contribuito, utilizzando da anni in agricoltura sostanze più vicine alla chimica che alla natura,
Lo sapevate che la lumaca è l’unico animale sopravvissuto a Chernobyl? Ancora oggi il suo corpo è radioattivo, ma riesce comunque a vivere tranquillamente. Nell’ultimo periodo l’elicicoltura, l’allevamento di lumache, si è diffusa molto anche in Italia, con circa 10.000 aziende professionali elicicole attive; in realtà continuiamo a importare ancora gran parte delle lumache dall’estero, in
Un antropologo ha il dovere morale di raccogliere e salvaguardare alcuni dati della vita popolare, come appunto le ricette. Ma l’antropologia non può limitarsi al solo “salvataggio” di ciò che è in via d’estinzione o “tribale”, singolare o bizzarro, quanto guardare un fenomeno, come ad esempio la cucina, in tutti i suoi aspetti, cambiamenti e
Benvenuti nel regno della biodiversità. Non è un’utopia possibile, ma una realtà fatta di persone in carne e ossa, come lo scienziato Gaetano La Placa e i tre agronomi Vittorio Lipuma, Vincenzo David, Damiano Cerami. Uniti dal 2010 nella Cooperativa Petraviva Madonie, questi quattro giovani, che inizialmente erano sette, hanno deciso di dedicare le loro
La marinatura è l’ennesima dimostrazione che l’autoctonia non esiste, nemmeno a tavola. La cucina, come la vita, è l’esito di incontri, scambi, migrazioni, che da sempre hanno arricchito le nostre tavole, senza mai togliere nulla. Insomma, diciamo che almeno in quanto a cibo lo ius soli è stato approvato già da un po’! La tecnica
Il Collio è l’unico posto al mondo dove cresce da più di trecento anni un radicchio a forma di rosa. È la Rosa di Gorizia, le cui sementi sono state custodite e tramandate gelosamente, di generazione in generazione, dagli agricoltori locali. Oggi non sono rimasti in molti a produrla, ma non è di certo il
Non mi dite che fino a questo momento avete utilizzato solo i capperi e non le loro foglie o i loro frutti, i cucunci. Se così fosse, dovete assolutamente rimediare, conoscendo meglio questo prodotto in tutte le sue declinazioni; infatti, noi solitamente consumiamo i boccioli dei fiori di cappero non ancora schiusi, mentre più raramente si
La focaccia di Recco va mangiata a Recco. Calda, fumante, appena sfornata. In piedi o al massimo su una panchina, con il formaggio che ti cola prima sulle mani e poi sulla giacca. Eh sì, perché devi sporcarti quando la mangi! Queste sono le uniche regole che valgono per tutti, più o meno da sempre.
Non basta una vita per conoscere tutta l’immensità delle Valli Bergamasche. Ma possiamo iniziare dai loro prodotti, perché la biodiversità della provincia di Bergamo è un patrimonio tutto da scoprire e tutelare. Per fortuna, questo territorio è sempre più consapevole del suo valore, tanto che ormai non ha nulla da invidiare alla vicina Milano. Infatti,
Se è vero che siamo quel che mangiamo, allora siamo sicuramente mais, anzi siamo prodotti della lavorazione del mais, come scrisse Michael Pollan ne Il dilemma dell’onnivoro. Ebbene sì, perché il mais con la sua versatilità d’impiego (e assenza di glutine) è l’eroe della nostra storia, che ha conquistato le tavole diffondendosi più di qualsiasi
I cardi gobbi di Nizza Monferrato sono un prodotto tutto da scoprire, prima ancora che da pulire. Noti soprattutto per uno dei piatti simbolo del Piemonte, ovvero la bagna caoda, sono un ingrediente invernale molto interessante anche per altri motivi, a partire dalla loro particolare tecnica di coltivazione, fino ad arrivare a tutte le innumerevoli
La mia bisnonna Angelina era romagnola, di Meldola, in provincia di Forlì e diceva sempre: “qualsiasi sia il tuo problema, mangia che ti passa”. Per lei il cibo era una panacea di ogni male, tanto che una volta guarì la pleurite di mio nonno con il suo zabaione di uovo sbattuto, zucchero, caffè e marsala
In un’epoca dove ci sono più migranti che mai (uno ogni 35 persone), le appartenenze sono sempre più sradicate e i confini tra culture più labili. Per questo ci è parso importante guardare al fenomeno migratorio dal punto di vista alimentare, poiché il cibo, in quanto elemento primario per eccellenza, è da sempre strettamente connesso
Siamo abituati a identificarci, ma soprattutto a essere identificati con un piatto per eccellenza: la pasta. Eppure, questa associazione è più recente di quel che si crede, visto che, come vedremo, è solo nel corso del Seicento che la pasta entra a far parte pienamente della nostra alimentazione. Grazie al contributo di alcuni grandi autori
Vi avevamo già parlato di tre agriturismi dove assaggiare le specialità della Lunigiana, come testaroli, panigacci, focaccette; o ancora, pattone, torte d’erbi, chiodo. Ma non vi avevamo ancora raccontato di alcuni prodotti molto particolari che contribuiscono a rendere ancora più unico questo territorio. Infatti, è proprio in terre di passaggio e di confine come queste,
“La polenta per i bergamaschi non è un piatto, ma un atto d’amor”. Così il ristoratore Lio Pellegrino sintetizzò perfettamente il valore della polenta per i bergamaschi. Basti pensare che in provincia di Bergamo non si distribuiscono le carte in senso orario, ma nel senso in cui sta girando la polenta; o che gli emigranti
Entrare in un carcere non dovrebbe mai essere un’esperienza folkloristica, come se la visita fosse uno spettacolo a cui partecipare, nemmeno quando al suo interno c’è un ristorante come nel caso di InGalera a Bollate, Milano. Perché entrare in un carcere non significa varcare le porte di un circo con dentro animali, colpevoli, tenuti in
Una volta completata la raccolta, la preparazione delle olive può condurre a prodotti di vario tipo, oltre alla classica produzione di olio. Ad esempio in Basilicata le infornano dal 1700, tanto che le majatiche infornate di Ferrandina sono divenute un Presidio Slow Food. Stessa sorte è toccata alle olive cilentane, che invece vengono ammaccate, cioè
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