Il cibo come resistenza del reale al virtuale
L’anno scorso su Il Giornale del Cibo ho scritto sulla “carica dei ristorantini”. Dicevo che da alcuni anni nel centro della città dove vivo chiudono negozi di abbigliamento, di oggettistica, di antiquariato, librerie, gallerie…Le botteghe più vecchie amano andarsene esponendo in vetrina un orgoglioso cartello: “fuori tutto, chiudiamo dopo settanta anni” e a compensare aprono