Tradizionalmente servito con le lenticchie, un abbinamento che porta fortuna e prosperità per l’anno nuovo, il cotechino è la star delle festività, specialmente durante la notte di Capodanno. Ed è proprio per sottolineare la sua importanza che abbiamo pensato di regalargli un “vestito” elegante e di farlo diventare un cotechino in crosta. Questa versione
Sulle tavole natalizie, e soprattutto nel cenone di Capodanno, il cotechino è tradizionalmente protagonista. In molti lo apprezzano, anche se non tutti sanno di preciso cosa contiene e quali sono le sue origini. Qualche tempo fa ci siamo occupati di uno studio sui salumi italiani, che sembrava rassicurare rispetto al temuto collegamento fra il loro
Manca poco, ormai, alle feste e, come tutti i buongustai sanno bene, si avvicina un periodo di cenoni, degustazioni e mangiate da leccarsi i baffi. È, infatti, anche il tempo di recuperare dal ricettario della tradizione tutte quelle preparazioni tipiche del periodo natalizio che durante il resto dell’anno, spesso, non c’è modo di riproporre. Tra
Icona della notte di Capodanno, il cotechino, è un insaccato il cui nome deriva dalla cotica, la cotenna di maiale, e viene per l’appunto prevalentemente consumato dopo la mezzanotte dell’ultimo dell’anno accompagnato con le lenticchie. Viene preparato riempiendo il budello con un impasto che comprende cotenna, carne (di solito tagli non pregiati) e pancetta,
Uscire o non uscire? Preparare un Menù di Capodanno in grande stile o abbandonarsi al buffet dell’ultimo minuto? Studiare a modino un percorso enogastronomico (sapori di mare? Di terra? Ricette regionali? Cucina etnica?) o abbandonare la cura dei dettagli per abbracciare l’abbuffata di sostanza? Saremo sinceri con voi: le classiche domande che tutti si pongono a
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