L’Unione Europea ha fissato l’obiettivo di estendere la coltivazione biologica fino al 25% dei terreni dedicati all’agricoltura entro il 2030. Una scelta dettata dalla necessità di arginare le conseguenze della crisi climatica e ridurre l’impatto inquinante del settore. Secondo il Rapporto Study on the environmental impacts of achieving 25% organic land by 2030 realizzato
Lo sviluppo del settore primario in Europa passa attraverso l’ampliamento della normativa sull’agricoltura biologica. Questa la direzione segnata dall’Unione Europea che, grazie a bandi aperti alle aziende e fondi destinati ai singoli Paesi membri, identifica i fattori che devono caratterizzare un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, degli animali e delle persone. Il biologico, dunque, è un fattore
Una data storica per l’agricoltura biologica in Italia che, grazie alla legge approvata il 2 marzo 2022 dal Senato, è ufficialmente normata e tutelata. È stato tortuoso il percorso che ha portato all’approvazione di questo provvedimento: un iter partito oltre 13 anni fa e ampiamente discusso all’interno della comunità agricola. Ha fatto scalpore l’eliminazione
La teorizzazione e la pratica dell’agricoltura rigenerativa si inseriscono nella crescente attenzione per la produzione alimentare rispettosa dell’ambiente, che incontra sempre più il favore dei consumatori. Alla base di questa impostazione, infatti, c’è l’idea che l’opera umana debba inserirsi armonicamente e positivamente negli equilibri naturali, senza sfruttare la natura e, anzi, operando per recuperare
Gli studi sulle sementi biologiche sono una frontiera recente, che mira a fornire a questo tipo di agricoltura varietà specifiche e più redditizie. Come abbiamo visto nel nostro articolo con il contributo del professor De Ambrogio, per diventare davvero il cibo del futuro alla portata di tutti, il biologico ha bisogno ancora di un’evoluzione
L’agricoltura biologica ottiene sempre più il favore dell’opinione pubblica, confermando e rafforzando un trend costante negli ultimi anni. L’attenzione dei media e la curiosità dei consumatori, però, favorisce anche la proliferazioni di un’informazione non di rado superficiale e incompleta, che ostacola la comprensione di temi complessi. Di conseguenza, il biologico soffre le fake
Il presente del biologico è verde brillante e guarda al futuro con fiducia. Questo è quanto emerge dalla 31esima edizione del SANA, il Salone internazionale del Biologico e del Naturale, che si è concluso ieri a Bologna. L’appuntamento ha richiamato sotto le Due Torri molti visitatori che hanno esplorato i 60.000 metri quadri dedicati
Martedì 26 febbraio, con 453 voti e il sostegno di tutte le forze politiche è passata alla Camera la mozione che prevede meno pesticidi in agricoltura e punta alla tutela del consumatore e alla sicurezza alimentare. Una vittoria per FederBio, tra i promotori della mozione che ha come obiettivi la difesa del Made in
Nelle scuole italiane arriveranno le mense biologiche certificate, per le quali il Governo italiano ha stanziato 44 milioni di euro, nell’emendamento alla manovra economica presentato ieri. Il provvedimento interesserà gli istituti scolastici dall’asilo fino alle secondarie di secondo grado. Si tratta di una novità importante, che in linea con l’approvazione alla Camera della nuova legge
In un comunicato dell’11 maggio CONFEURO, Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, un sindacato agricolo nato nel 2001, ha detto che l’agricoltura è scuola, sottolineando come “uno dei maggiori problemi delle società contemporanee è quello di non aver compreso il reale messaggio di cui l’agricoltura è detentrice. Il primario, infatti, non è un semplice
L’anno scorso nell’intervista a Gianumberto Accinelli al quale chiedevamo se il biologico valesse la spesa, il ricercatore e fondatore del progetto EUGEA, aveva definito l’agricoltura biologica come un modello remunerativo ed economicamente efficiente. Ora questa valutazione sta diventando una legge italiana, in quanto, con l’approvazione alla Camera del 2 maggio 2017, è partito l’iter della
Cereali, pesce surgelato, pomodori, tè. Ma anche olio, legumi, addirittura frutta e funghi. I prodotti bio cinesi non si nascondono più e si preparano a completare un’invasione cominciata dieci anni fa. Con prevedibile scia di polemiche in un terreno che si fa improvvisamente scivoloso perché ancora vergine nonostante ormai decennale. Perché trovare tra gli scaffali
Potrebbero essere i batteri resistenti agli antibiotici a migliorare le condizioni degli allevamenti europei. È la paradossale strada aperta in agricoltura dal semestre Ue appena cominciato, quello a guida Olanda: tra le priorità annunciate dal ministro competente Martijn Van Dam c’è proprio la lotta alla resistenza antibiotica, e come rimedio principale è già stata indicata
Per quattro anni l’Italia rimarrebbe portatrice sana di agricoltura biologica, ma dal 2021 dovrebbe adeguarsi agli standard europei. Ossia, in tema di pesticidi: nessuna soglia massima di eccedenza, e un prodotto bio verrà decertificato solo qualora venisse accertata una contaminazione “evitabile” o “deliberata”. Questo potrebbe essere lo scenario se la riforma del sistema agricolo bio
I numeri del biologico in Italia parlano chiaro: l’esercito dei bio-consumatori assidui conta numerosissimi adepti e si prepara ad accoglierne di nuovi. Un timore, tuttavia, trattiene spesso chi ha intenzione di intraprendere la via della salute: sarà bio o sarà truffa? Possiamo fidarci delle certificazioni biologiche? Il sospetto è comprensibile, dal momento che ad esser
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