La Zuppa Di Kafka

Redazione

Titolo: La zuppa di Kafka
Autore: Mark Crick
Casa editrice: Ponte alle Grazie
Prima edizione: 2006
Pagine: 120
Prezzo: 10 €

“Storia della letteratura mondiale dalle origini a oggi, in sedici ricette”: è questo l’impegnativo sottotitolo de La zuppa di Kafka, piacevolissimo e agile libro che unisce gastronomia e letteratura in modo colto e arguto. Come? Facendo scrivere le ricette di cucina a grandi scrittori.
Che una ricetta non sia soltanto un insieme di istruzioni per cucinare ravioli e manicaretti, noi lo sappiamo già. Una ricetta è a tutti gli effetti una narrazione e come tale porta con sé, come minimo, qualche traccia di chi la racconta. Lo sa di certo anche A. J. Greimas, semiotico lituano che ha dedicato approfonditi studi alle strutture narrative sottese alle ricette di cucina per scoprire che poi, in fin dei conti, la struttura profonda di una ricetta non è molto distante da quella di una fiaba o di un film.

Se le ricette sono delle narrazioni, allora perché non dare voce a grandi narratori per farcele raccontare? È quello che ha fatto Mark Crick, che cimentandosi nel genere letterario della parodia gastronomica si è lanciato nella stesura di sedici ricette scritte “alla maniera di” altrettanti grandi esponenti della letteratura mondiale di tutti i tempi. L’elenco comprende scrittori classici come Omero (“Cantami, o Diva, del pelide Achille/l’appetito funesto...”) e contemporanei come Irvine Welsh, autore dell’allucinato “Trainspotting”, passando per miti della letteratura come Italo Calvino, Jorge Luis Borges, Marcel Proust e lo stesso Franz Kafka, la cui zuppa troneggia nel titolo.
Volete scoprire allora cosa avrebbe scritto Calvino, impegnato nella stesura della ricetta delle Cozze alla marinara alla maniera dell’incipit di “Se una notte d’inverno un viaggiatore”? Oppure se il Marchese de Sade, oltre alla passione e agli appetiti per le carni di giovani donzelle, si fosse anche appassionato alla ricetta dei Galletti disossati e farciti? Allora non vi resta che leggere questo piccolo e gustoso esercizio di stile letterario-gastronomico. E poi, perché no, vi potrete anche cimentare nelle sedici ricette proposte (ovviamente ciascuna riporta all’inizio tutti gli ingredienti necessari), immaginando di essere una Virginia Woolf in grembiule da cucina o un Gabriel Garcia Marquez alle prese con un Galletto al vino. Mi raccomando che i commensali, almeno quelli, siano in carne e ossa!
Per completezza ecco l’elenco dei sedici accoppiamenti. Come potete vedere, ce n’è per tutti i gusti, sia letterari che gastronomici.

  • Agnello in salsa di aneto – Raymond Chandler
  • Uova al dragoncello – Jane Austen
  • Moules Marinières – Italo Calvino
  • Zuppa veloce di miso – Franz Kafka
  • Supertorta al cioccolato – Irvine Welsh
  • Tiramisù – Marcel Proust
  • Coq au vin – Gabriel García Márquez
  • Risotto ai Funghi – John Steinbeck
  • Galletti disossati e farciti – Marchese de Sade
  • Clafoutis grand-mere – Virginia Woolf
  • Fenkata – Omero
  • Pollo alla vietnamita – Graham Greene
  • Rösti – Thomas Mann
  • Sogliola à la dieppoise – Jorge Luis Borges
  • Crostini al formaggio – Harold Pinter
  • Torta di cipolle – Geoffrey Chaucer

di Alex Castelli

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