Malloreddus alla campidanese

Adriana Angelieri
Colori, aromi e sapori forti per questo piatto, caratteristico dell'assolata pianura del Campidano. Questa è una versione ortodossa della ricetta tradizionale. Secondo il paese può esserci qualche piccola variante. Sono ovunque presenti la salsiccia, il pomodoro, lo zafferano ed il pecorino per condire. L'insaccato è del tipo fresco da cuocere, caratterizzato dall'aroma dei semi di finocchio. Il Fiore Sardo è un formaggio pecorino stagionato dal gusto deciso. E' prodotto dal latte crudo, fatto asciugare davanti al fuoco e lasciato maturare sei mesi. I veri malloreddus si fanno solo in Sardegna, certi surrogati industriali chiamati gnocchetti sardi' non hanno nulla a che vedere col prodotto originale.
5 da 1 voto
Preparazione 2 ore
Tempo totale 2 ore
Portata Primi asciutti
Cucina Italia
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

Istruzioni
 

  • Versate in un tegame due o tre cucchiai d'olio e fateci rosolare la salsiccia sbriciolata sulla fiamma non troppo vivace.
  • Appena avrà preso colore levatela con una schiumarola sgocciolandola bene.
  • Fate appassire a fuoco basso nel grasso rimasto la cipolla affettata a velo finché diventa trasparente.
  • Aggiungete un cucchiaino di concentrato di pomodoro, i pomodori pelati e passati al setaccio, le foglie d'alloro. Salate e fate restringere.
  • Quando la salsa è addensata unite la salsiccia e fate cuocere ancora per alcuni minuti.
  • Poco prima di spegnere mettete nel sugo qualche foglia di basilico e due bustine di zafferano.
  • Lessate i malloreddus bene al dente e mescolateli al condimento in una zuppiera di terracotta.
  • Lasciate riposare per qualche minuto e servite spolverando generosamente col pecorino grattugiato.