proporietà miglio

A chi fa bene il miglio e perché?

Angela Caporale

In questi anni, complice una maggiore sensibilizzazione riguardo alle controindicazioni degli alimenti e alle difficoltà di chi soffre di allergie e intolleranze alimentari, è cresciuta la diffusione di cereali alternativi ai classici grani e granoturco. Si tratta di una buona notizia per la salute di tutti perché, come abbiamo visto, cereali integrali e legumi racchiudono molte proprietà e contribuiscono alla prevenzione di numerose malattie.

Ciascuno, però, ha le sue peculiarità e caratteristiche, abbiamo quindi intervistato la dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista, per scoprire in particolare le proprietà del miglio, cereale molto antico appartenente alla famiglia delle graminacee e diffuso, nella sua variante bianca, anche in Europa.

Proprietà miglio: composizione e caratteristiche

pianta miglio

In 100 grammi di miglio troviamo, come accade per tutti i cereali, il 73,3% di carboidrati, l’11% di proteine, l’8% d’acqua, il 4,2% di grassi e il 3,5% di ceneri. “Alto, come in tutti i cereali integrali – aggiunge la dottoressa Evangelisti – l’apporto di fibra insolubile. Così come sono numerosi gli amminoacidi e gli antiossidanti, in particolare curcumina, acido ellagico e quercetina.” Completano il profilo nutrizionale minerali (come potassio, magnesio, fosforo, rame, zinco, selenio, sodio, ferro, calcio, manganello) e vitamine (del gruppo B, vitamine E e K). Dal punto di vista dell’apporto calorico? “100 grammi di prodotto forniscono all’organismo circa 360 calorie”, conclude la biologa nutrizionista.

Alleato dell’apparato digerente

Le principali proprietà del miglio agiscono a sostegno di stomaco e intestino: “si tratta di un cereale alcalino che viene digerito con facilità – spiega la dottoressa Evangelisti – per cui risulta indicato in caso di acidità di stomaco e gastrite.” È consigliato dopo il consumo di pasti eccessivi o abbondanti, negli stati di convalescenza e anche per i bambini.

“Il ricco contenuto di fibra sostiene in maniera efficace anche la funzionalità intestinale”,  aggiunge l’intervistata. Il miglio, infatti, favorisce il transito intestinale degli alimenti promuovendo, di conseguenza, l’eliminazione delle feci: “per questo motivo lo suggeriamo spesso come lassativo naturale in caso di stitichezza, nonché stipsi e costipazione per via della sua capacità di assorbire l’acqua che, a livello intestinale, ha l’importante effetto di idratare il colon.”

Il miglio, inoltre, è utile per alleviare i sintomi di crampi e gonfiore addominale, mentre ha un’importante funzione preventiva di ulcere gastriche e calcoli biliari perché, come ci spiega la dottoressa Evangelisti, “grazie al contenuto di fibra, oltre ad agevolare il transito intestinale, aumenta la secrezione di acidi biliari, riducendo pertanto il rischio di sviluppare la malattia.”

Regola la pressione sanguigna

Dal punto di vista dell’apparato cardiovascolare, i benefici del miglio sono dovuti alla presenza di magnesio e potassio che hanno la capacità di regolare la pressione sanguigna, poiché “agiscono come vasodilatatori, prevenendo così diverse patologie come infarto, ictus ed aterosclerosi.”

Inoltre, è interessante evidenziare come dei fitonutrienti specifici, i lignani, contenuti nel miglio svolgono una cruciale azione preventiva a 360°: “fra questi – aggiunge la dottoressa Evangelisti – ce n’è uno, l’enterolattone, che sembra essere in grado di prevenire alcuni tumori ormone-dipendenti come quello al seno.”

cucchiaio miglio

Fibra e colesterolo

È importante ricordare anche altre proprietà di questo cereale, frutto del buon contenuto di fibra: infatti, il miglio contribuisce ad una regolazione del quadro lipidico e della glicemia. In particolare, l’intervistata spiega che fa abbassare il colesterolo cattivo, promuovendo invece gli effetti di quello buono, e contemporaneamente è in grado di mantenere bassa la glicemia: “per questo motivo – aggiunge la biologa nutrizionista – il miglio può essere mangiato da chi soffre di diabete o di iperglicemia.”

Depurativo, disintossicante e antistress

La presenza di sostanze antiossidanti fa sì che il miglio sia un alimento che ci aiuta a contrastare l’invecchiamento dell’organismo e non solo: infatti sostiene fegato e reni nella loro funzionalità depurativa, favorendo quindi l’eliminazione di tossine dall’organismo.

Si contano, poi, benefici per la pelle: “in questo caso dobbiamo ringraziare l’acido salicilico – spiega l’intervistata – che stimola la formazione di cheratina, alleata anche di capelli, unghie e denti.”

La serotonina, infine, rende questo cereale molto utile nella dieta di chi soffre di depressione, stress, ma anche semplice cattivo umore poiché dona relax e tranquillità.

Per chi è indicato e a chi è sconsigliato?

cereali gluten free

Non solo bambini, infatti come anticipato, la tabella nutrizionale del miglio fa sì che si tratti di un cereale consigliato in molti casi. Elemento particolarmente interessante è il fatto che sia naturalmente privo di glutine, pertanto è indicato in caso di celiachia, intolleranza, allergia e sensibilità a questo elemento. “Mi sento inoltre di consigliato a vegani e vegetariani – aggiunge la dottoressa Evangelisti – poiché ha un contenuto proteico di buona qualità.”

Controindicazioni del miglio

I soggetti allergici alle graminacee devono assolutamente evitare il miglio che è, come anticipato, parte di questa famiglia. “Attenzione anche in caso di ipotiroidismo – aggiunge la dottoressa Evangelisti – perché è considerato un alimento “gozzigeno”, ovvero in grado di interferire con il metabolismo dello iodio, fondamentale per il buon funzionamento della tiroide”. In questo caso, così come in presenza  di altra patologia particolare, è necessario consultare un professionista per valutare se mantenere oppure escludere il miglio dall’alimentazione.

Miglio: che uso in cucina

bevanda soia miglio

Il sapore del miglio, che troviamo sul mercato sotto forma di chicchi già pronti per essere cucinati, è delicato e gradevole. Non serve lasciarlo in ammollo prima di prepararlo, ed è consigliato cuocerlo in una casseruola aggiungendo circa il doppio di acqua rispetto alla quantità di cereale.

“Per far sì che mantenga intatte le sue proprietà – suggerisce l’intervistata – sarebbe meglio evitare di lessarlo e di scolarlo. Una volta pronto, si può condire con olio EVO e verdure, ma anche utilizzare per preparare polpette o sformati.” Inoltre, non tutti sanno che il miglio può essere utilizzato anche per preparare un’ottima bevanda vegetale, digeribile e dal sapore neutro, così come si trova nei negozi anche la farina di miglio, perfetta per torte e biscotti.
Se volete scoprire qualche informazione in più a proposito delle modalità di cottura del miglio, vi consigliamo di leggere questo articolo a proposito di come cucinare i cereali, con tanto di preziosi suggerimenti a proposito della conservazione. Qual è la vostra ricetta preferita a base di miglio?

Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

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