primi piatti vegani

5 primi piatti vegani da provare

Carmela Kia Giambrone

Quando ci ritroviamo a parlare tra amici di cucina, vegetale o classica che sia, la prima domanda riguarda il nostro piatto preferito e di solito, la risposta non concerne quasi mai esclusivamente la cucina.
Molto più spesso infatti, le nostre preferenze includono tradizione, famiglia, bei ricordi, viaggi, amori e gioia: questi sono davvero gli ingredienti che compongono la nostra scelta. Così mi sono domandata, dopo aver costretto a partecipare a questo giochino alcuni miei amici, quali siano, quelli che con più frequenza figurano nelle “liste” dei piatti preferiti.
Partiamo dai primi piatti vegani (naturalmente!); ecco qui il mio riassunto.

Primi piatti vegani: 5 grandi classici rivisitati

Le tagliatelle vegan in due versioni

Se avete tempo abbandonatevi alla pasta vegan fatta in casa, utilizzando lo stesso procedimento delle lasagne vegane, optate così per preparare da voi le vostre tagliatelle vegane.
Se invece di tempo ne avete poco, non rinunciate a gustare questo piatto: acquistate le tagliatelle e scegliete di preparare semplicemente il condimento. Ovviamente sappiate che se le creerete con le vostre mani, le potrete anche conservare molto a lungo, lasciandole essiccare per esempio. In alternativa potrete consumarle durante la settimana successiva, magari quando tornerete a casa la sera di fretta e non avrete molta voglia di mettermi ai fornelli. Insomma un salva cena perfetto!

tagliatelle vegane

Per essiccare le tagliatelle vegane vi basterà stenderle su dei bastoni di legno (io uso i manici dei cucchiai di legno da cucina poggiati su due calici da vino rovesciati) per un paio di giorni coperte con un sottile telo di garza. In questo modo saranno pronte per essere conservate in recipienti ben chiusi (usate anche quei sacchettini togli umidità per alimenti che generalmente si trovano nelle buste delle alghe commestibili, da aggiungere direttamente nei contenitori dove riporrete la vostra pasta).

Le tagliatelle si prestano ad essere abbinate a moltissimi condimenti diversi, in grado di soddisfare davvero tutti i gusti: le mie preferite? Con crema di noci fatta in casa e con pesto vegano fresco.
Ecco quindi come preparare facilmente i due condimenti, per ricette davvero semplici e salva tempo: ciò di cui avrete bisogno saranno del buon olio extravergine d’oliva, delle noci di buona qualità e del basilico fresco.

Crema di noci

Ingredienti

  • Noci 100 g
  • Olio extravergine d’oliva qb
  • Sale qb
  • Pepe bianco macinato fresco qb
  • Noce moscata un pizzico

Procedimento

  1. Frullate in un mixer le noci sgusciate con l’olio extravergine aggiunto a filo.
  2. Aggiustate con sale, pepe bianco ed un pizzico di noce moscata.
  3. Gustatela subito oppure conservatela in frigorifero per 5-7 giorni.

Pesto vegano

Ingredienti

  • Basilico fresco 4 tazze colme
  • Mandorle pelate una presa
  • Lievito in scaglie alimentare 2 cucchiai da tavola
  • Olio extravergine d’oliva qb
  • Pinoli una decina

Procedimento

  1. Frullate in un mixer le mandorle pelate con il lievito ed i pinoli.
  2. Quindi aggiungete il basilico e l’olio extravergine aggiunto a filo.
  3. Condite le vostre tagliatelle vegane subito oppure conservatele in frigorifero per non più di una settimana.

Sono solo due esempi, ma potete sperimentare altri gustosissimi condimenti utilizzando ad esempio il finocchietto selvatico o i carciofi.

Il Risotto (castagne e catalogna o bietola)

risotto vegano

Il risotto è uno di quei piatti che non manca mai tra l’elenco dei “piatti preferiti” per eccellenza. Essere vegan induce immancabilmente a fare delle deroghe in fatto di mantecatura e condimento ma niente paura,, anche un risotto 100% vegano vi permetterà di gustare ogni forchettata esattamente come fareste con un risotto classico a regola d’arte.

Un tipico esempio di questo piatto che nel periodo autunnale amo preparare, è realizzato sposando il gusto dolce delle castagne con quello leggermente amaro della bietola o della catalogna.

Ingredienti

  • Riso carnaroli 1 tazza
  • Olio extravergine d’oliva 2 cucchiai
  • Aglio 2 spicchi in camicia
  • Cipolla bionda 1 piccola
  • Vino bianco di buona qualità secco qb
  • Catalogna (o bietola) cruda e mondata 1 tazza
  • Castagne (bollite e sbucciate) 1 tazza
  • Brodo vegetale fatto in casa (carota, sedano, cipolla)
  • Sale integrale marino qb
  • Lievito alimentare qb
  • Lecitina di soia 1 cucchiaio
  • Panna vegetale da cucina 2 cucchiai (opzionale)

Procedimento

  1. Fate soffriggere in una capiente pentola dal fondo spesso la cipolla e l’aglio in camicia (che poi rimuoverete a fine soffritto) con l’olio, quindi ripassate le erbe fresche che avrete scelto ed aggiungete dopo qualche minuto le castagne cotte sbriciolandone alcune con le mani ed altre lasciandole intere.
  2. Sfumate con del vino bianco secco.
  3. Una volta amalgamato il tutto aggiungete a piccole manciate il riso preventivamente sciacquato sotto l’acqua corrente e quindi molto lentamente unite il brodo vegetale.
  4. Tenete d’occhio la cottura e se necessario aggiungete brodo.
  5. A cottura ultimata aggiustate di sale e aggiungete la lecitina di soia: girate per bene, permettendo che si sciolga in maniera omogenea all’interno dell’intero risotto.
    Quindi cospargete con del lievito alimentare in scaglie e servite.

Il tocco in più: se vorrete potrete aggiungete un paio di cucchiai di panna vegetale da cucina per rendere ancor più completa la vostra mantecatura.

I Casoncelli (alla bergamasca)

casoncelli vegani

Vi abbiamo già raccontato degli Scarpinocc, ma con sangue bergamasco, almeno al 50%, non potevo non inserire in questa lista i “casonséi”.
Naturalmente come tutti i tipi di pasta lavorata richiedono un certo tempo di preparazione, ma il risultato finale permette di ottenere dei piccoli capolavoriInfatti, si tratta di uno dei primi piatti vegani perfetti per i giorni di festa o le domeniche in famiglia.

Ingredienti

  • Pasta vegana fatta in casa
  • Seitan 100 g
  • Tofu 125 g (1 panetto)
  • Funghi secchi (fatti rapprendere in acqua) 2 cucchiai
  • Olio extravergine d’oliva qb
  • Salvia fresca 10 foglie
  • Lievito alimentare in scaglie qb
  • Pepe nero fresco qb
  • Burro di soia 1 cucchiaio

Procedimento

  1. Preparate i vostri casoncelli con un ripieno a base di noci, funghi secchi, tofu e lievito alimentare.
  2. Tagliate con un bicchiere la pasta, che avrete preparato e steso sulla vostra spianatoia.
  3. Cercate di rendere i cerchi più regolari possibile (non per una questione estetica ma per rendere omogenea la loro cottura).
  4. Riempite il centro di ogni cerchio con un impasto di tofu, noci, lievito in scaglie e funghi secchi che avrete precedentemente passato con un frullatore ad immersione. La consistenza dovrà essere sod, in modo che il composto rimanga stabile anche durante la cottura.
  5. Fate cuocere i casoncelli in abbondante acqua salata facendo attenzione a scolarli ancora integri aiutandovi con una schiumarola e nel frattempo preparate il condimento

Il condimento

Il condimento invece consisterà di semplice olio extravergine d’oliva, salvia e dadini di seitan, mentre una spolverata di lievito alimentare in scaglie che andrà a sostituire il formaggio grattugiato completerà il tutto.

Procedimento

  1. Soffriggete la salvia con l’olio extravergine, quindi aggiungete i tocchetti di seitan e fateli rosolare assieme alla salvia, quando anche loro diventeranno croccanti (ma non duri) spegnete e togliete la pentola dal fuoco per evitare che il calore rimanente ne faccia proseguire la cottura a vostra insaputa.
  2. Le foglie intere di salvia dovranno diventare croccanti tanto da permetter loro di venir trasformate in piccoli pezzetti grazie al semplice tocco del cucchiaio di legno a fine cottura.
  3. Una volta cotti i casoncelli (quando saliranno in superficie saranno pronti) provvedete ad unire il condimento.

Non è certamente una ricetta dietetica ma il suo grado calorico la rende adatta ad un pasto più che completo, esattamente (o quasi) come la ricetta classica.

Aggiungete a fine preparazione un cucchiaio di burro vegetale (di soia) in modo da rendere più morbido il sapore del piatto finale ed un pizzico di pepe nero fresco per completare il tutto.

La Zuppa (di miso)

zuppa di miso vegana

Tra i primi piatti vegani, ho deciso di inserire questa ricetta apparentemente molto semplice per dare un po’ di respiro a chi ama questa zuppa, ma detesta le versioni liofilizzate pronte che tanto popolano gli scaffali dei supermarket.

Ingredienti

  • Acqua qb
  • Alga Wakame 5 cm circa
  • Tofu silk 60 g
  • Pasta di miso (di riso o d’orzo) ½  cucchiaio
  • Erba cipollina fresca 1 cucchiaino
  • 1 cipolla piccola (dolce)
  • 1 carota piccola

Procedimento

  1. Ponete sul fuoco una pentola d’acqua con coperchio in cui farete sobbollire una piccola cipolla, una carota e l’alga wakame. Dopo una decina di minuti di bollitura abbassate il fuoco ed aggiungete il tofu a dadini e lasciate in cottura per un paio di minuti.
  2. Nel frattempo tagliate molto finemente l’erba cipollina e ponetela in un’ampia tazza.
  3. Aggiungete la pasta di miso (iniziate con ½ cucchiaio, sarete sempre in tempo a fare ulteriori aggiunte dopo) ed aggiungete dell’acqua, circa 1 cucchiaio, a temperatura ambiente.
  4. Iniziate a stemperare il miso piano piano aiutandovi con il cucchiaio.
  5. Ora spegnete il fuoco e fate freddare per qualche minuto.
  6. Servite calda ma non bollente ricordandovi che il miso è un alimento vivo, fermentato.
  7. A questo punto versate la pasta di miso stemperata nelle vostre ciotole e andate ad aggiungere la vostra zuppa, rimuovendo prima la cipolla e la carota (intere).

Questa zuppa vi sarà molto utile per rinfrancare corpo e animo ed il vostro intestino vi ringrazierà.

Gli Gnocchi (ai funghi)

gnocchi vegani

Adoro gli gnocchi, li ho sempre adorati e quindi egoisticamente li ho inseriti tra le cinque ricette di primi piatti vegani. Gli gnocchi fatti come si deve sono realizzati con tante patate e poca farina e non viceversa. Saranno gustosi, soffici e vi sazieranno moltissimo senza però appesantirvi.

Ingredienti

  • Patate a pasta gialla 500 g
  • Farina di grano tenero integrale 100 g
  • Amido di mais 25 g
  • Sale integrale marino qb
  • Funghi freschi 4 cucchiai
  • Scalogno ½
  • Aglio in camicia 2 spicchi
  • Prezzemolo qb
  • Panna vegetale da cucina 200 cc
  • Burro di soia 1 cucchiaio
  • Noce moscata qb

Procedimento

  1. Cuocete a vapore le vostre patate, sbucciatele e grazie ad uno schiacciapatate rendetele fiocchi soffici. Unite quindi la farina ai vostri fiocchi, l’amido ed il sale ed impastare il tutto molto delicatamente.
  2. Dividete l’impasto in piccole palline, lavoratorelo sulla spianatoia facendo dei lunghi serpentoni e formate dei piccoli gnocchi a tocchetti regolari.
  3. Con l’aiuto di una forchetta pizzicateli schiacciandoli leggermente creando le righe tipiche per far sì che acchiappino il condimento con più facilità.
  4. A questo punto siete pronti per cuocerli in abbondante acqua bollente salata.
  5. Una volti saliti in superficie raccoglieteli aiutandovi con una schiumarola e conditeli.

Il condimento

  1. Sciogliete in una padella il burro di soia, fate soffriggere leggermente lo scalogno a dadini e un paio di spicchi d’aglio in camicia che rimuoverete a fine cottura.
  2. Aggiungete i funghi e fate cuocere per una decina di minuti sfumando con il vino bianco.
  3. Aggiungete quindi la panna vegetale e completate la cottura lasciando sul fuoco ancora per qualche minuto.
  4. Spegnete, aggiungete gli gnocchi che avrete cotto e scolato e ripassate tutto a fuoco vivo per 1 minuto circa.
  5. Spolverate con del prezzemolo e una grattata di noce moscata freschi.

Ora avete l’imbarazzo della scelta, l’inverno è alle porte e voi avrete davvero un milione di scuse ottime per assaggiare tutte le versioni che vi vengono in mente dei primi piatti vegani che qui ho iniziato a farvi assaporare (almeno con la mente).

Non dimenticate di lasciarvi ispirare dalla natura e dai prodotti di stagione, oltre che da voi stessi!

Carmela è nata a Bergamo e vive poco lontano da Milano. È una giornalista e si occupa da molti anni di alimentazione naturale, autoproduzione, ambiente e sostenibilità, tematiche che tratta anche nel suo blog equoecoevegan.it. "Adoro l’hummus di ceci e le patate, sotto ogni forma possibile", dichiara, mentre gli elementi che non devono assolutamente mancare in cucina per lei sono il coraggio ed un buon frullatore ad immersione, "perché l’improvvisazione necessita certo di idee ma soprattutto di strumenti pratici da utilizzare".

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