Olio di palma

Olio di palma: intervista a Marino Giorgetti

Giovanni Angelucci

Oggi si dedica più tempo alle tematiche per noi dannose e spiacevoli a discapito di tutto ciò che invece dovrebbe renderci felici o per lo meno non preoccuparci. Evidentemente c’è qualcosa che non funziona. Ecco quindi che il popolo di internet, i lettori dei giornali, e i consumatori più in generale, vogliono sapere cosa evitare a discapito della propria vita invece di cosa incontrare e cercare per renderla migliore.

Certamente se non si conosce il male non ci si può avvicinare neanche al bene, ma trovo che siamo arrivati ad un punto di ossessione senza ritorno. E oggi più che ieri il famigerato olio di palma è ritenuto uno di questi mali.

Avevamo già interpellato il Prof. Lucio Lucchin, Direttore UOC di Dietetica e Nutrizione Clinica Comprensorio San. di Bolzano, il quale alla domanda olio di palma si o no? Ci ha risposto “né si né no, certamente non è pericoloso in piccole quantità, ma lo è se si eccede”. E ancora aveva denunciato la confusione generata dall’informazione massiva, “viviamo in tempi in cui il bombardamento d’informazioni di ogni tipo genera una continua alternanza di aspettative e delusioni”. Sperando di fare cosa gradita e giusta, questa volta abbiamo chiesto il parere di Marino Giorgetti, agronomo, ex docente universitario di analisi sensoriale alla facoltà di scienze e tecnologie alimentari dell’Università di Teramo, esperto d’olio e delle tematiche ad esso connesse, di darci un’ulteriore quadro sull’argomento per capire se e quanto l’olio di palma fa male.

Semi di palma


Il suo pensiero sulla produzione ed uso dell’olio di palma?

Marino Giorgetti: “Chiedere ad uno che si occupa di oli vergini di oliva cosa ne pensa dell’olio di palma è come chiedere ad un pilota Ferrari cosa pensa delle Mercedes…peste e corna! Eh già, perché se ora si fa un gran parlare dell’olio di palma e grandi ditte alimentari sono obbligate a più o meno a giustificarsi per il suo uso, per gli addetti ai lavori non è certo una novità scoprire il suo utilizzo in merendine, fritture, fette biscottate e via dicendo”.

 

Quali sono le differenze tra olio di palma e altri oli, principalmente olio evo?

MG: “Dal punto di vista chimico chiaramente questo olio non è minimamente paragonabile ad un extravergine di oliva (il miglior grasso alimentare vegetale) così come non lo è neanche con il burro (il miglior grasso alimentare di origine animale) anche se la sua buona percentuale di acidi grassi insaturi (circa il 40%) non può certo compensare l’elevata percentuale di acidi grassi saturi (il 50%). E visto che una dieta ricca di acidi grassi saturi è dannosa per l’apparato cardiocircolatorio, così come testimoniato da innumerevoli studi epidemiologici e non ultimo uno studio canadese sulla morte delle cellule cardiache per lo stress del reticolo endoplasmatico indotto proprio da questi grassi, cerchiamo di immetterne nel nostro organismo il meno possibile”.

Olio di palma

 

Perché è sconsigliato l’utilizzo?

MG: “I due grandi punti a favore di quest’olio di palma sono sicuramente il suo basso prezzo e la sua facilità di utilizzo quindi è inutile parlare con industrie che mirano al profitto mettendo spesso in secondo piano gli aspetti salutistici dei loro prodotti o non volendosi cimentare in sperimentazioni con l’utilizzo di altri grassi sicuramente più ‘sani’. Per non parlar poi dell’aspetto sensoriale (a me più caro) dove alle proprietà pregevoli di un buon extravergine di oliva fa riscontro una assenza di sensazioni per l’olio di palma e una notevole aggiunta di additivi alimentari nelle varie merendine. E non mi soffermo neanche sull’importanza dei polifenoli (numerosi solo negli oli extravergini di oliva), antiossidanti naturali di estrema importanza per la nostra salute, che svolgono anche loro una notevole prevenzione per le malattie cardiovascolari.

 

Quanto alla cancerogeneità dell’olio di palma cosa si sa?

MG: Studi seri che accertino la cancerogeneità dell’olio di palma non ce ne sono, anzi sembra che in frittura generi meno problemi degli altri oli di semi avendo un punto di fumo elevato e quindi vi sia un minor rischio per la formazione delle acroleine che sembrano avere un potere cancerogeno.

 

E’ sostenibile la sua produzione?

MG: “Noi dobbiamo pensare a salvare qualche foresta tropicale in più e possiamo farlo riducendo la coltivazione delle palme, cerchiamo di produrre alimenti con un occhio maggiore alla nostra salute e vedremo che la necessità di olio di palma sarà sempre minore”.

Voi che ci leggete avete timore dei questo alimento? Siete abbastanza informati sui presunti danni denunciati da rotocalchi e programmi televisivi, secondo i quali l’olio di palma fa male?

 

[Aggiornamento 16/05/2016] Leggete anche Il parere dell’EFSA sull’Olio di Palma: è cancerogeno o no?

 

Iscriviti alla newsletter

Olio di palma: le liste di prodotti senza

Su richiesta dei nostri lettori abbiamo creato altre tre liste di prodotti senza olio di palma divise per categoria merceologica:

Giornalista e gastronomo, collabora con numerose riviste e quotidiani che si occupano di cibo e viaggi tra le quali spiccano La Stampa, Dove e la Gazzetta dello Sport. I suoi piatti preferiti sono gli arrosticini (ma che siano di vera pecora abruzzese) e gli agnolotti del plin con sugo di carne arrosto. Dice che in tavola non può mai mancare il vino (preferibilmente Trebbiano Valentini o Barbaresco Sottimano).

Una risposta a “Olio di palma: intervista a Marino Giorgetti”

  1. simona ha detto:

    sono soddisfatta delle informazioni che date grazie

Lascia un commento