Milano-Expo-2015

Milano Expo 2015: via al countdown

Adriana Angelieri

Era il lontano 1906. La metropoli milanese si preparava a due eventi che ne avrebbero fatto un simbolo del progresso: il traforo del Sempione, e la memorabile Esposizione Internazionale che, con il tema dei trasporti, catalizzava l’attenzione del mondo.

Milano, Expo 2015. Tutti in fibrillazione per L’Esposizione Universale che, dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, porterà nel capoluogo lombardo circa 20 milioni di visitatori.
Oltre 130 i paesi che prenderanno parte all’evento, occupando un’area di oltre 1 milione di metri quadri, all’interno della quale sarà possibile assistere a diverse migliaia di eventi.
Tradotto in termini economici: oltre 34 miliardi di euro i benefici stimati per il territorio, e circa 70000 i posti di lavoro che, nei prossimi 5 anni, l’evento porterà a livello locale.

Sfide mondiali a Milano: “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”
Facciamo il punto della situazione e cerchiamo di capire di cosa si parlerà. Di food, certamente. Ma in che termini? In modo coscenzioso e progressista, con un occhio di riguardo alla tradizione.
Sappiamo quali sono le sfide alimentari più delicate che il futuro ci pone davanti: garantire la disponibilità di acqua e cibo a tutta la popolazione mondiale, tutelare la biodiversità e adottare modelli agricoli sostenibili. Sfide che possiamo vincere solo partendo da un presupposto: non è pensabile nutrire la popolazione del pianeta senza pensare a come nutrire il pianeta.

A Milano, Expo 2015, chiama il mondo intero a sciogliere l’annosa questione universale, a riflettere e ad avanzare proposte innovative.
E al visitatore chiede di guardare al leitmotiv del  food in un’ottica ben diversa da quella di un evento gastronomico: il cibo è cultura, tradizione, storia dell’uomo e delle sue abitudini alimentari, che vale la pena conoscere, degustare e conservare.
Ma è anche la storia del paesaggio naturale trasformato e monopolizzato per la produzione di alimenti, degli scempi, degli sprechi. Che è necessario rivedere criticamente.
É con questo spirito che le tavole di tutto il mondo saranno presenti all’Esposizione.

Perchè Milano?
Ora che abbiamo capito la portata epocale dell’avvenimento, è nostro diritto gongolarci per la scelta della sede. Se si parla di food, ci sembra giusto che a farla da padrona sia l’Italia. Resta da chiederci: perché proprio Milano?

Anzitutto, perché vanta circa 60.000 imprese di eccellenza nella produzione agricola, e oltre 20.000 nella trasformazione agroalimentare e nella nutrizione. E poi perché è la capitale della moda e del design, nonché un importantissimo centro culturale ed economico. Infine, perchè si trova in una posizione strategica: i visitatori dei 5 continenti vorranno approfittarne per visitare non solo i nostri magici borghi e le nostre suggestive aree naturalistiche, ma anche qualche capitale europea. Quale migliore scelta della metropoli italiana per eccellenza?

In attesa di toccare con mano la maestosità dell’evento, volete farvi un’idea vaga di quello che vi offrirà a Milano Expo 2015? Vi basterà perdervi tra i meandri del portale per capire di cosa stiamo parlando…

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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