Merano Wine Festival

10 motivi per andare al Merano Wine Festival 2015

Giovanni Angelucci

Dal 5 al 10 novembre torna il Merano Wine Festival giunto alla sua 24esima edizione. Ma attenzione a non chiamarlo fiera. Definito la Cannes dell’enogastronomia internazionale, lontano da quello che è un semplice evento fieristico, propone una formula che lo rende paragonabile alle più note rassegne cinematografiche in laguna o Costa Azzurra. Esclusività degli appuntamenti e degli ospiti, eleganza (come location le sale del prestigioso Kurhaus) e selezione (i produttori accedono solo tramite invito da parte delle commissioni d’assaggio) sono le tre parole chiave scelte dal presidente e fondatore Helmuth Köcher.

Merano Wine Festival degustazioni


10 motivi per non perdersi l’imminente Merano Wine Festival

 

1. Aree vitivinicole a rischio: il forum

Il 5 novembre aprirà l’evento il forum su come affrontare il rischio che la maggior parte delle aree vitivinicole storiche entro il 2050 andranno a scomparire dal 25% al 73% a causa dell’aumento delle temperature.


2. Una giornata all’insegna di bio&dynamica

Il 6 novembre è la giornata dedicata a bio&dynamica, lo spazio che raduna il meglio dei vini biologici, biodinamici e naturali prodotti in Italia. A quest’appuntamento giunto ormai alla decima edizione è affiancato Cult Oenologist: retrospettiva sui registi del vino che vedrà protagonisti Cotarella, Cipresso, D’attoma, tra i 10 migliori enologi italiani che presenteranno le 10 etichette che meglio rappresentano la loro filosofia produttiva.

 

3. Degustazioni di eccellenze wine e food

Dal 7 al 9 novembre, per tre giorni, si vivrà il clou della manifestazione con la Selezione Ufficiale Merano Wine Festival 2015 all’insegna dell’eccellenza wine e food: poco meno di 500 produttori di eccellenze vitivinicole e gastronomiche, presenti solo su invito, offriranno ai visitatori i propri migliori prodotti in degustazione. Dal Brunello di Montalcino al tartufo di Alba fino a bottiglie risalenti agli inizi del 1900 o ai vini provenienti da viticultura estrema e i migliori vini dolci premiati con il Merano Wine Award.

4. Dal Giappone alla Georgia: i vini del Wine international

Merano Wine Festival 2015

Dalla cantina Giapponese alla Georgia. Non solo eccellenze italiane ma anche la curiosa presenza di territori internazionali nella sezione Wine International: una cantina Giapponese, quattro dalla culla del vino, la Georgia, e un focus sulle etichette austriache con la presenza di 11 cantine che rappresentano il meglio della produzione vitivinicola di questo paese.


5. Le eccellenze gastronomiche della GourmetArena e i distillati di Ginissimo

Sarà la GourmetArena ad ospitare le aree BeerPassion, rue des Chefs, Consortium, Extrawine e Culinaria che presenteranno le eccellenze enogastronomiche come salumi d’oca, birre artigianali OGM-free, liquori artigianali, tartufi piemontesi e marchigiani e delizie al pistacchio. E ancora Ginissimo, un corner in cui sarà possibile sorseggiare e conoscere i migliori gin prodotti.

 

6. Coltivatrici sudtirolesi vs Chef Internazionali:  la Cooking Farm

La Cooking Farm dove l’associazione delle coltivatrici sudtirolesi sfida rinomati chef internazionali a suon di showcooking.

7. La selezione Grands Crus de Bordeaux

Le degustazioni guidate benefiche di bottiglie d’annata e la selezione Grands Crus de Bordeaux.

 

Champagne e Fuori Festival del Merano Wine Festival 2015

Merano Wine Festival

8. Catwalk Champagne: il meglio delle bollicine francesi

Una giornata dedicata agli Champagne: Catwalk Champagne, la novità che allunga di un giorno la manifestazione dedicandosi alle migliori bollicine francesi.

9. Gli eventi collaterali del fuori Festival

Il Fuori Festival con numerose manifestazioni collaterali tra cui feste, concerti, mostre, presentazioni di volumi e anteprime.

10. Guide e dipinti in anteprima nazionale

La presentazione della Guida ViniBuoni d’Italia 2016 e l’esposizione di dipinti “The colors of wine”, in anteprima nazionale.

E voi parteciperate all’edizione 2015 del Merano WineF estival? A quali edizioni avete già partecipato?

 

Giornalista e gastronomo, collabora con numerose riviste e quotidiani che si occupano di cibo e viaggi tra le quali spiccano La Stampa, Dove e la Gazzetta dello Sport. I suoi piatti preferiti sono gli arrosticini (ma che siano di vera pecora abruzzese) e gli agnolotti del plin con sugo di carne arrosto. Dice che in tavola non può mai mancare il vino (preferibilmente Trebbiano Valentini o Barbaresco Sottimano).

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