proprietà della malva

Malva: proprietà di una pianta dal fiore commestibile

Elena Rizzo Nervo

La malva è una pianta erbacea perenne, che cresce a cespuglio, appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Nelle zone a clima temperato si può trovare spontanea ai bordi delle strade di campagna (ma attenzione perché per strada gli agenti patogeni coi quali si può venire in contatto sono molteplici), oppure coltivare in vaso. La pianta presenta infiorescenze di colore rosa o viola: fiori eduli, ovvero commestibili, da usare in cucina in tutta sicurezza e sempre più utilizzati per arricchire e decorare numerosi piatti. Oltre ai fiori, si possono sfruttare anche le foglie, ad uso fitoterapico, poiché la malva ha proprietà ottime, motivo per cui viene utilizzata anche per la preparazione di tisane e decotti.

Scopriamo di più con l’aiuto della dott.ssa Laura Spadaro – biologa nutrizionista.

Composizione e caratteristiche

malva pianta

“I fiori, le foglie, ma anche le radici della malva (utilizzate talvolta ad uso erboristico), contengono prevalentemente mucillagini, sostanze presenti nelle piante e nelle alghe con la funzione di trattenere acqua ed evitare l’essiccamento”, specifica l’intervistata. Come vedremo sono proprio queste componenti a donare alla malva le proprietà antinfiammatorie ed emollienti per cui è conosciuta. Oltre alle mucillagini, troviamo:

  • flavonoidi
  • tannini
  • antociani
  • minerali, in particolare ossalato di calcio e ossalato di potassio
  • vitamine A, C e B1.

La nutrizionista specifica che queste sostanze, in particolare i flavonoidi, svolgono un’azione antiossidante, gastroprotettiva e antinfiammatoria. “A tal proposito, un recente studio ha dimostrato che l’estratto di malva ha azione antiossidante e ipoglicemizzante, andando ad inibire l’alfa-amilasi e l’alfa-glucosidasi, due enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati che possono comportare alterazioni a livello pancreatico”. Altre ricerche stanno, invece, verificando l’azione benefica dell’ossalato di calcio nei confronti dell’osteoporosi, “tuttavia, l’aspetto più interessante è la presenza delle mucillagini, responsabili delle proprietà della malva e dei benefici che questa pianta può donare all’organismo”. Vediamoli insieme.

Malva: proprietà ed usi

malva fiori

La malva ha proprietà benefiche sia per l’interno dell’organismo, sia per l’esterno, dal momento che viene utilizzata, ad esempio, anche per il pediluvio, per creme lenitive contro la pelle screpolata o nei dentifrici. A livello interno, le proprietà della malva sono:

  • notevoli proprietà antinfiammatorie e lenitive a livello delle mucose, grazie all’alto contenuto di mucillagini. “Questo aspetto è dovuto alle attività antiflogistiche delle mucillagini, le quali rivestono con uno strato muschioso, una sorta di sottile pellicola, le mucose con le quali vengono in contatto, proteggendole”. La malva è quindi consigliata nel trattamento di infiammazioni del cavo orofaringeo, così come rimedio naturale per tosse e bronchiti. La protezione è valida anche nei confronti delle mucose del tratto gastro-urinario, in caso di influenza intestinale (gastroenterite), disturbi della vescica, cistite e anche, secondo recenti studi, ulcere gastriche.
  • proprietà emollienti e lenitive (il nome malva sembra derivare dal termine greco malake o dal latino mollire, entrambi col significato di ammollire, ammorbidire), in particolare in riferimento a stomaco e intestino, sui quali agisce come blando lassativo.

A proposito della malva e delle sue proprietà, la dott.ssa Spadaro fa riferimento ad alcuni recenti studi riguardo ai benefici di questa pianta.

Malva e studi scientifici

malva fa bene

Diversi studi, tra cui uno del 2012, “dimostrano l’efficacia dell’estratto acquoso della malva nel trattamento dell’ulcera gastrica”, patologia che ha tratti comuni alle malattie infiammatorie croniche intestinali. L’effetto della malva  in questo senso è stato paragonato a quella della cimetidina, farmaco utilizzato nel trattamento della patologia, specifica la nutrizionista.

Per quanto riguarda, invece, le proprietà lassative, uno studio pubblicato nei primi mesi del 2015 ha attribuito al consumo di un estratto di fiori di malva, “l’aumento della frequenza di defecazione e la diminuzione dei sintomi da costipazione di alcuni pazienti”. La ricerca, va specificato, ha messo in relazione l’uso dell’estratto di fiori di malva, con il placebo, dimostrandone la maggior efficacia della pianta, pur non essendo ancora stato studiato  il meccanismo di questa azione benefica.

Dal momento che, come abbiamo visto, i fiori della malva sono commestibili, non ci rimane che vedere insieme come utilizzarli in cucina, scoprendo anche come preparare infusi o decotti per beneficiare delle proprietà della malva.

Come utilizzare la malva

malva proprietà

“I fiori freschi sono edibili e possono essere utilizzati in moltissimi piatti”, evidenzia l’intervistata. Alcuni esempi? Potreste provarli nel ripieno dei ravioli o aggiungerli a fine cottura al sugo della pasta o del riso, fare frittate, polpettine vegetali con melanzane o di carne. Inoltre i fiori freschi di malva si prestano a piatti invernali, come nelle minestre o nella vellutata di spinaci, patate e cipolla, “da aggiungere agli ingredienti prima di frullare tutto”, specifica la nutrizionista. Infine, si possono usare come decorazione di molti piatti e nella preparazione di biscotti (ad esempio di farro) o plumcake.

Una ricetta più adatta alla bella stagione è l’insalata con lattuga, radiccchio, cetrioli (o ravanello), pomodori, frutta secca tritata e fiori di malva, dal sapore erbaceo, “ottima per il contenuto di sali minerali, grassi Omega-3 presenti nelle noci o nelle mandorle e ferro, presente nella verdura”. A tal proposito la dottoressa raccomanda di condire con poco sale (meglio optare per le spezie) e limone, poiché la vitamina C che contiene agisce come “trasportatore” del ferro, veicolandolo meglio in tutto l’organismo.

Infusi e decotti di malva

I preparati essiccati di malva si trovano in farmacia ed erboristeria come capsule, sciroppi per la tosse, lavande vaginali e altri prodotti erboristici, per il cui utilizzo è bene fare riferimento al foglietto illustrativo. “Se invece si vuole procedere autonomamente, occorre fare essiccare i fiori di malva (che si raccolgono tra la primavera e l’estate) e conservarli in un vaso di vetro”.

Tisana alla malva

tisana malva

Per preparare una tisana alla malva la nutrizionista consiglia di:

  • bollire l’acqua
  • aggiungere 5 grammi di malva (1 cucchiaino) per ogni tazza
  • lasciare in infusione per 5 minuti.

“La tisana può essere utilizzata come lenitivo per tosse e mal di gola, faringiti, o disturbi del tratto gastro-intestinale, mentre, con l’aggiunta di altre erbe, agisce come drenante”.

Infine, nel trattamento delle ulcere o di escoriazioni dovuti al mal di gola, “si può lasciare la malva (fiori e foglie) in acqua a temperatura ambiente per una notte e poi consumare il macerato la mattina seguente”, conclude la dottoressa Spadaro.

Controindicazioni

La malva ha proprietà ottime e pochissime controindicazioni, tanto che può essere utilizzata anche in gravidanza: “l’unica potrebbe riguardare una ipersensibilità alle sostanze contenute, in particolare i principi attivi malvina e malvidina, oltre all’interazione con farmaci orali, evidenziata in seguito all’uso prolungato di mucillagini, per cui è sempre bene fare riferimento al proprio medico di fiducia per ogni dubbio”

Conoscevate già la malva e le proprietà benefiche che la caratterizzano? Avete mai provato ad utilizzarla in cucina? Se volete sperimentare altri fiori eduli, vi consigliamo di dare un’occhiata alla ricetta dei fiori di sambuco in pastella. La frittura non lo rende un piatto salutare, ma una volta ogni tanto sono davvero golosi!

Bibliografia articoli

  • Edible Flowers: A Rich Source of Phytochemicals with Antioxidant and Hypoglycemic Properties
  • Efficacy of the Malva sylvestris L. flowers aqueous extract for functional constipation: A placebo-controlled trial
  • Ethnobotanical and scientific aspects of Malva sylvestris L.: a millennial herbal medicine

Giornalista pubblicista, Elena è nata a Bologna, dove vive e lavora. Per Il Giornale del Cibo si è sempre occupata di attualità, sana alimentazione e sostenibilità. Il suo piatto preferito é il Gâteau di Patate, "perché sa conquistare tutti, unendo gusto e semplicità". Per lei in cucina non può mancare una bottiglia di vino, "perché se c'è il vino c'è anche la buona compagnia".

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