cibi contro il raffreddore

Falsi miti: arance invincibili contro il raffreddore

Redazione

Raffreddore, mal di gola e influenza sono all’ordine del giorno durante la stagione invernale. E cosa c’è di meglio di una bella spremuta di arance per prevenire i malanni invernali? Se, dunque, state già facendo incetta di arance, mandarini, clementine e agrumi di ogni sorta, allora devo avvertirvi: gli agrumi non vi salveranno dal raffreddore.

Questi cibi, infatti, possiedono sì un’alta concentrazione di vitamina C (circa 59 mg ogni 100 g), ma non rientrano tra gli alimenti che ne contengono di più.
Volete sapere quali sono i migliori cibi contro il raffreddore e i malanni invernali? Ecco una selezione dei 5 alimenti con il più alto contenuto di vitamina C.

I 5 migliori cibi contro il raffreddore e i malanni di stagione

  • Uva, succo, in cartone: con i suoi 320 mg di vitamina C per ogni 100 g, questo frutto è stato inserito dall’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)  al primo posto tra gli alimenti con il più alto contenuto di vitamina C. E non è tutto: con del succo d’uva, unito ad un cucchiaio di miele, potrete creare un delizioso rimedio casalingo che vi aiuterà a liberarvi dal fastidio della tosse secca.
  • Guaiave: questo gustoso frutto esotico, dalla forma simile a una pera, possiede circa 126 mg di vitamina C per frutto. Ottimo da gustare in una ricca insalata o da solo, questo alimento rafforzerà il vostro sistema immunitario contro le infezioni della gola, dello stomaco e dell’apparato digerente.
  • Peperoncino piccante: per questo alimento la concentrazione di Vitamina C varia a seconda della tipologia. Infatti, mentre i peperoncini verdi possiedono circa 242 mg di Vitamina C ogni 100 g, quelli rossi ne contengono 144 mg ogni 100. Inoltre, la capsaicina contenuta nei peperoncini, stimolando la produzione di muco protettivo, vi aiuterà a combattere sinusite, raffreddore e bronchite.
  • Ribes nero: con i suoi 200 mg di vitamina C ogni 100 gr, anche il ribes nero rientra a pieno titolo tra i migliori cibi contro il raffreddore e gli acciacchi invernali. Questo alimento, anche definito il cortisone naturale in virtù delle sue proprietà antinfiammatorie, agisce anche come decongestionante e immunostimolante.
  • Peperone: anche in questo caso la quantità di vitamina C contenuta in questo cibo, cambia a seconda del suo colore. Infatti, i peperoni gialli hanno una concentrazione di vitamina C pari a 184 mg ogni 100 g, mentre quelli verdi ne possiedono circa 132 mg per peperone. Una ricca insalata a base di peperoni può essere l’ideale contro i primi sintomi dell’influenza.

N.B. Fonte: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Tabelle di Composizione degli Alimenti (agg. 2000), EDRA Medical Publishing

 

3 risposte a “Falsi miti: arance invincibili contro il raffreddore”

  1. gaetano ha detto:

    Però gli agrumi in questa stagione sono il frutto più abbondante nei mercati. Assumo spremute d’arancia, kiwi, frutta e verdura fresca cruda, macerato glicerico di Ribes Nigro tutti i giorni da metà gennaio e mi è venuta una febbre da cavallo. Non riesco a spiegarmi il perchè!

    • Deborah Ascolese ha detto:

      Caro Gaetano,

      Gli alimenti segnalati in questo articolo sono quelli che, secondo una ricerca condotta dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, hanno una maggiore concentrazione di Vitamina C, ma con questo non si vuole dire che gli agrumi non facciano altrettanto bene.
      Inoltre, hai certamente ragione, gli agrumi sono molto più facili da reperire in questo periodo dell’anno e sicuramente sono anche più facili da assumere rispetto al peperoncino (almeno per quanto mi riguarda). 🙂

  2. Matteo ha detto:

    Semplice, perchè il fatto che la vitamina C protegga dalle infezioni è una leggenda metropolitana priva di evidenze scientifiche.
    La vitamina C è certamente importante per l’organismo, ma va assunta in alte dosi solo se ne si risulta carenti. Se si ha un valore normale di vitamina C nel sangue, assumerne altra non porta alcun beneficio (anzi, in quantità eccessive può provocare diarrea).
    È più utile per le difese immunitarie la vitamina B12.

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