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Guida Michelin 2018: Norbert Niederkofler è il nuovo chef a 3 stelle

Giovanni Angelucci

La 63esima edizione italiana della Guida Michelin 2018 è stata presentata ieri mattina al Teatro Regio di Parma con due grandi novità: Norbert Niederkofler che viene accolto nell’Olimpo dei 3 stelle e Carlo Cracco che retrocede dalla squadra dei 41 bistellati a quella dei 306 ristoranti con una stella.

Guida Michelin 2018: ecco il nuovo chef a tre stelle 

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Norbert Niederkofler del Sant Hubertus di San Cassiano è incredulo quando viene intervistato dalla stampa: “mi hanno telefonato stamattina alle 7, fortunatamente ero ancora sdraiato!”, commenta lo chef dell’Alta Badia, premiato da Michael Ellis, direttore internazionale Guide Michelin, per la valorizzazione del proprio territorio montano: ”i piatti rivelano la personalità dello chef. Quelli di Norbert Niederkofler, del ristorante St. Hubertus, sanno raccontare mille e una storia. I protagonisti sono la natura, la cultura e i gusti schietti e intensi delle sue montagne, la passione e la fatica quotidiana dei contadini e degli allevatori, la qualità eccelsa dei loro prodotti, le tradizioni e i metodi tramandati, il calore dei masi, il desiderio di viaggiare per imparare e di ritornare per ritrovare il proprio stile di vita, l’impegno, la cura, la costanza che si sposano con l’entusiasmo e la leggerezza. Nei piatti di Norbert Niederkofler si gustano questi sapori, si vedono le montagne, si ascoltano queste storie. L’incontro con questa cucina non è un pasto, ma un’indimenticabile esperienza umana. Per gli ispettori Michelin, tre stelle emozionanti.”

Adesso sono dunque 9 i super top dello stivale, nella 63esima edizione della Guida Michelin Italia, oltre alle nuovissime tre stelle che brillano sulla cucina dello chef Norbert Niederkofler, confermano di avere una cucina che “vale il viaggio”, e quindi i “tre macarons”, i ristoranti dell’edizione 2017: Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma, Le Calandre a Rubano.

Il decadimento di Cracco

Brutte notizie invece per la superstar televisiva Carlo Cracco che perde quota e non solo, ridimensionata la sua insegna da due stelle ad una. Pare che non riesca più ad emozionare come negli anni passati in cui splendeva con una cucina tanto apprezzata. Sicuramente complice anche la nuova ed imminente apertura nella Galleria in Piazza Duomo che sta assorbendo le energie e l’attenzione della squadra. Lo stesso vale per Claudio Sadler, chef di un altro storico locale milanese, che retrocede da due ad una stella.

Tre i nuovi due stelle in Italia

Il Vun di Milano con lo chef Andrea Aprea, Magnolia a Cesenatico, La Siriola in Val Badia (ora San Cassiano è proporzionalmente il paese più stellato d’Italia) nella mani del ventottenne Matteo Metullio (ne compie 29 a marzo 2018) che dice: “questo traguardo è davvero di tutta la squadra, non immaginavo la seconda stella, la tatuerò sul mio braccio insieme alla prima ma non subito, prima bisogna confermare il riconoscimento che ci è stato dato”.

chef stellati

Sergio Lovrinovich, direttore Guida Michelin Italia ha così commentato: “grandi novità, quest’anno, a San Cassiano. Due stelle riconoscono lo stile e la qualità della cucina del ristorante La Siriola, grazie al ventottenne chef Matteo Metullio, «talento innato» che già a dodici anni è certo della sua vocazione. Ricco di autorevoli esperienze, tra cui gli anni trascorsi al St. Hubertus, con Norbert Niederkofler, ma, soprattutto, di «voglia di mettersi in gioco e di migliorare», Matteo si distingue per qualità, fantasia e una capacità nell’accostare i sapori fuori dal comune partendo da una selezione di ottime materie prime.”

Un totale di 356 ristoranti stellati sull’intero stivale

Ventidue sono i ristoranti che prendono per la prima volta una stella tra cui compaiono l’abruzzese D. One nel teramano, i due langaroli Arborina di Andrea Ribaldone a La Morra e Larossa di Andrea Larossa ad Alba, i milanesi Contraste ed Essenza (finalmente). La Lombardia è la regione più dinamica con 7 novità: 63 ristoranti (2 tristellati, 6 bistellati e 55 con una stella).

La Campania con 41 ristoranti conquista la seconda posizione (6 due stelle e 35 una stella), mentre il Piemonte, con 40 ristoranti (1 tristellato, 4 due stelle e 35 con un “macaron”), si posiziona sul terzo gradino del podio; seguono il Veneto a quota 38 (1 tre stelle, 3 due stelle e 34 che vantano una stella) e la Toscana con i suoi 35 riconoscimenti (1 con tre, 4 con due, 30 con una stella).

Roma è la provincia più stellata d’Italia seguita da Napoli con 23 ristoranti premiati, e Milano che balza al terzo posto superando Bolzano e Cuneo, salda al quinto post con 17 stelle. Se volete approfondire e vedere tutte le novità rispetto all’anno scorso potete leggere l’articolo della Guida Michelin 2017.

 

Giornalista e gastronomo, collabora con numerose riviste e quotidiani che si occupano di cibo e viaggi tra le quali spiccano La Stampa, Dove e la Gazzetta dello Sport. I suoi piatti preferiti sono gli arrosticini (ma che siano di vera pecora abruzzese) e gli agnolotti del plin con sugo di carne arrosto. Dice che in tavola non può mai mancare il vino (preferibilmente Trebbiano Valentini o Barbaresco Sottimano).

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