Cracco diventa testimonial delle patatine San Carlo

Adriana Angelieri

Lo slogan che incolla l’immagine del divo di Master Chef alle patatine fritte è ‘in cucina ci vuole audacia’. Punti di vista. Io, per esempio, preferirei parlare di faccia tosta, quella indispensabile per promuovere uno snack ipercalorico e ricco di grassi e di sale a ingrediente base per preparazioni di alta cucina.

Con un incredibile colpo di genio, Cracco ha usato la patatina Rustica San Carlo come base per tartine dai topping molto fashion: uova di quaglia con pancetta e senape in grani, quenelle di salmone, purea di mango e zenzero, alici marinate al pepe rosa, mini hamburger di fassona. Naturalmente ogni confezione reca sul retro la ricetta del maestro, in modo che chiunque possa realizzare in casa questi salutari, scicchissimi sfizi. L’accoppiata grande chef – junk food non è inedita. Prima di Cracco, Simone Rugiati ha prestato la sua immagine a Coca Cola e Gualtiero Marchesi a McDonalds. Il motivo di queste attrazioni fatali è intuibile.

Articolo di Martino Ragusa

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

Lascia un commento