Feste e sagre di Ottobre

Adriana Angelieri

Vento d’Ottobre grida come l’orco: fa cader la ghianda che fa ingrassare il porco. Che cada la ghianda ci va bene. Scorrendo il calendario delle feste e sagre di Ottobre però, ci è subito chiaro che ad ingrassare, ahi noi, non sarà solo il porco. Castagne e tartufi, polenta, mortadella e fichidindia ci guardano ammiccanti: dall’estremo nord all’estremo sud, ecco la dieta che vi cambierà la vita. Per poter dire anche voi: “ecco come ho preso 5 chili in 7 giorni”.

La polenta ci fa la festa
I veneti lo sanno: Co no guen é pi polenta, le é bone anca le cróstole(quando non c’è più polenta son buone anche le croste). Ma dal 16 ottobre al 9 novembre, a Vigasio (Verona) senza polenta non ci rimarrà nessuno, perchè tra stand gastronomici, musica, cabaret e balli di gruppo, ve la serviranno in tutte le salse. La sola lettura del menu potrebbe avere effetti collaterali sul vostro regime alimentare, leggere attentamente le avvertenze.

Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba 
Dall’alto dei suoi 84 anni, l’evento è molto più di un contenitore di tartufi. Ci troverete la fiera, i cui preziosissimi esemplari vengono esaminati da una commissione di esperti prima dell’apertura al pubblico, ma anche i laboratori di cucina, leesperienze sensoriali (alias degustazioni guidate da esperti). E ancora: mostre, incontri, letture, nonché un palio degli asini e, udite udite, il Baccanale del Tartufo, ovvero: l’irruzione di sapori e festività del medioevo delle Langhe nel presente. Tutto questo, dall’11 ottobre al 16 Novembre.

Keschtnriggl: la castagna la fa da padrona
Dal 19 Ottobre al 2 Novembre, il piccolo paese di Foiana (Bolzano) vi invita al Keschtnriggl, un nome come un altro per designare una sagra della castagna. Che poi altro non è che un datato utensile usato per sbucciare le caldarroste. Se volete fare un passo indietro nel tempo, e uno avanti verso natura e folklore, allora vi consigliamo quest’immersione in paesaggi fiabeschi e musiche tradizionali. Vale la pena di cimentarsi nella raccolte di castagne con gli utensili del Museo degli usi e dei costumi, per poi partecipare a fiaccolate notturne e mangiare castagne, una quantità indefinita di  castagne, in tutte le formepanettone di castagna, birra di castagna, cuore di castagna, panforte di castagna…

MortadellaBo
Volete infrangere la dieta senza affondare le mani nella grassa mortadella della grassa Bologna? É un rifiuto perseguibile per legge. Se vi siete rassegnati al bombardamento calorico dovete varcare la soglia di piazza Maggiore, dal 9 al 12 ottobre, e abbandonarvi alla surreale sensazione di vedere il mondo in rosa. Tra chef, ristoratori, food blogger e degustazioni guidateavrete l’impressione di essere vittime di un effetto collaterale da imbarazzanti letture Harmony. Chi la fa, l’affetta! 

Ottobrata zafferanese
Pensate di concludere il vostro tour culinario nazionale ignorando il potere seduttivo del magmatico biscotto sciatore? Sarebbe un errore, ve lo abbiamo piazzato qui appositamente per chiudere il cerchio: gli etnei gli hanno messo questo nome in onore agli sciatori del Club Alpino, che prima o dopo le loro escursioni sulle nevi dell’Etna sostavano a Zafferana e ne facevano grandi scorpacciate. Se volete seguire il loro esempio, lo trovate tutte le domenica d’Ottobre a Zafferana Etnea, insieme ad altri prodotti (vulcanici) della gastronomia siciliana: il vino, la mostarda, il mielele mele e i funghi porcini dell’Etna, nonché fichidindia, melograni, noci, nocciole, castagne, pistacchi e tanto tanto altro…

Sagra del ficodindia dell’Etna D.O.P.
Se sia più buona la varietà Sanguigna, la Muscaredda o la Sulfarina è questione spinosa. Di una cosa però, sotto il vulcano, sono certi, tanto da sbandierarla sui flyer degli eventi: “Come ce l’abbiamo noi, non ce l’ha nessuno”. Parliamo del Ficodindia dell’Etna D.O.P., protagonista assoluto della sagra che si terrà dal 17 al 19 ottobre a Belpasso (Catania), tra stand, degustazioni, musica, spettacoli. E naturalmente: marmellate.

Fonte immagine: lana.info

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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