fast food vegan grandi catene

Fast Food Vegan: le grandi catene che investono sui veggy menù

Carmela Kia Giambrone

     

     

     

    Come abbiamo visto, ormai la ristorazione veloce è sempre più orientata al cibo vegan e vegetariano: se solo a Milano, con estrema facilità, abbiamo stilato poco tempo fa la lista dei 10 fast food vegan friendly della città, nel resto del mondo le cose non vanno poi tanto diversamente.

    Anche le grandi catene si sono organizzate in questo senso, senza contare quelle, come l’olandese Maoz Vegetarian o l’americana VeggieGrill, che hanno fatto del cibo veloce vegan il loro marchio di fabbrica.

    Scopriamo allora insieme 4 catene di fast-food vegan presenti in tutto il mondo: 2 di esse hanno già adottato totalmente questa filosofia, le altre invece si stanno aprendo sempre di più al veganesimo, anche se continuano a servire anche altri piatti. Ecco quali sono.

    Fast food vegan-friendly: 2 (+2) grandi catene presenti in tutto il mondo

    Ciò che è davvero interessante del fenomeno vegan è che sempre un maggior numero di catene di fast-food, anche le più tradizionaliste, hanno ormai compreso che il fenomeno vegan e vegetariano, per ragioni etiche o ambientali, è in rapida ascesa e non può più essere ignorato.

    Pret a manger e Starbucks sempre più vegan-friendly

    Se l’inglese Pret a manger ha introdotto nei suoi menù moltissime possibilità vegan e vegetarian friendly, con ben 24 opzioni totalmente vegetali, (3 sandwich, 3 baguettes, 12 zuppe e 6 wrap), Starbucks offre ai suoi clienti soia dolce, mandorle e latte di cocco in sostituzione del latte vaccino.

    pret a manger vegan

    Facebook.com/pretamanger

    Questi sono alcuni dei prodotti che della selezione vegan:

    • caffè Americano
    • caffè latte
    • cioccolata
    • smoothie alla fragola
    • caffè ghiacciato
    • frappuccino
    • latte di tè verde
    • limonata Matcha

    Maoz Vegetarian e Veggie Grill: semplicemente vegan

    veggie grill

    Facebook.com/veggiegrill

    Nahman Mili e Sima Bar-On hanno aperto il loro primo fast food Maoz vegetarian nel 1991 ad Amsterdam, la città nella quale vivevano. Nativi di Israele, hanno esportato la loro rete franchising di negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Spagna e in Francia oltre che in Olanda.

    Io ho scoperto Maoz vegetarian, per caso, anni fa, durante un viaggio nella città catalana per eccellenza, Barcellona. Le proposte variano dalla pita, ricca di verdura, ai falafel, dall’hummus al Babaganoush, tipici della cucina araba – mediorientale, la tradizione  dei coniugi fondatori.

    La bellezza di questo fast food è la possibilità di scegliere con quale verdura riempire il proprio panino, rendendolo così unico e perfetto per ogni gusto.

    Veggie Grill è la catena americana vegana per eccellenza.Conosciuta in tutti gli Stati Uniti, è sinonimo di qualità e attenzione.

    Dalla costa orientale a quella occidentale, Veggie Grill vanta un numero di fast food a 3 cifre principalmente concentrati in California, mecca della cucina vegan e cruelty free, ma i fast food Veggie Grill si trovano anche nello stato di Washington, in Massachusetts, Oregon, New York e Illinois.

    Il menù è vario e davvero ampio, attento alla stagionalità e alla combinazione degli ingredienti: cereali, legumi, semi oleosi e verdure.

    Dalle zuppe alle bowl miste di proteine e verdure fino a taco, sandwich, burger e dolci, naturalmente, al grido di more veggie, please”,  Veggie Grill ha conquistato adulti e bambini americani. Anche i vegani più attenti possono mangiare in tutta tranquillità senza chiedere a ogni portata se vi è presente qualche ingrediente di origine animale.

    Aspettiamo la nascita di un Maoz e Veggie grill anche in Italia o di altre catene di fast food nel mondo che, traendo da loro ispirazione, decidano di offrire pasti tutti vegan friendly.

     

    Fonti:

    peta.org
    veggiegrill.com
    maozusa.com
    pret.co.uk

    Carmela è nata a Bergamo e vive poco lontano da Milano. È una giornalista e si occupa da molti anni di alimentazione naturale, autoproduzione, ambiente e sostenibilità, tematiche che tratta anche nel suo blog equoecoevegan.it. "Adoro l’hummus di ceci e le patate, sotto ogni forma possibile", dichiara, mentre gli elementi che non devono assolutamente mancare in cucina per lei sono il coraggio ed un buon frullatore ad immersione, "perché l’improvvisazione necessita certo di idee ma soprattutto di strumenti pratici da utilizzare".

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