differenza tra polpo e piovra

Polpo, piovra o polipo: sapete distinguerli?

Angela Caporale

Non è la prima volta che ci occupiamo di chiarire alcuni dubbi che, in cucina ma anche chiacchierando tra amici, possono emergere a proposito delle differenze tra cibi che, all’apparenza, si somigliano molto. È il caso, per esempio, di totano e calamaro, oppure di marmellata e confettura che hanno caratteristiche ben distinte, ma anche di sushi e sashimi di cui tutti parlano, spesso confondendo l’uno con l’altro.

Oggi ci occupiamo nuovamente di una distinzione “marittima”, parliamo infatti della differenza tra polpo e piovra, una questione che coinvolge anche polipi e moscardini. Non ci resta che immergerci e capire come preparare queste delizie di stagione!

Differenza tra polpo e piovra: facciamo chiarezza

Polpo e piovra, una questione solo di nome

differenza polpo e piovra

Polpo, o piovra

La questione della differenza tra polpo e piovra non è di immediata soluzione: infatti, piovra altro non è che un sinonimo per fare riferimento al polpo comune. Mentre il polipo, termine che viene considerato come alternativo a polpo, è tutto un altro animale. Andiamo però con ordine.

Il polpo comune è un cefalopodo della famiglia Octopodidade, la stessa di seppie e calamari per capirci. Lo riconosciamo perché ha un corpo arrotondato e flessibile, generalmente di colore grigio. Una sua caratteristica peculiare, a proposito della tonalità, è che, in natura, può assumere la colorazione del substrato dove si trova. Generalmente sono i colori dei fondali bassi e rocciosi dove vive, infatti il polpo non si trova quasi mai al di sotto dei 200 metri di profondità.

Contiamo, inoltre, otto tentacoli con ventose che possono essere lunghi anche un metro, sebbene esistano alcuni esemplari che possono arrivare a pesare fino a 25 kg con tentacoli lunghi anche 3 metri.

polpo tentacoli ventose

La piovra, come anticipato, è un polpo. Se proprio volessimo individuare delle differenze rispetto al polpo comune dovremmo osservare le dimensioni: la prima, infatti, è più grande, mentre il secondo più piccolo.

Parte della confusione a proposito deriva più dall’immaginario comune che dalle cucine degli chef: infatti, film, serie tv e libri hanno fatto sì che si diffondesse l’idea che la piovra sia un polpo gigantesco e minaccioso che avviluppa velieri ed imbarcazioni, mettendo a repentaglio la vita di marinai o semplici passeggeri delle navi.

Nulla di tutto ciò può essere imputato al povero polpo, ma in realtà anche la piovra ha la sola “colpa” di derivare il suo nome dalla forma dialettale normanna “pieuvre” e non direttamente dal latino “polypus”.

Invece che cos’è il polipo?

polipo madrepore

Madrepore, esempio di polipo.

Proprio l’etimologia è il principale elemento che accomuna polipo e polpo che, invece, sono di fatto due animali diversi. Infatti, il polipo appartiene alla famiglia dei phylum Cnidaria, ovvero tutti quegli animali acquatici a simmetria raggiata.

La forma è quella di un sacco cilindrico, con una base fissata al fondale e delle estremità tentacolari che fluttuano verso l’alto e una bocca al centro. Per fare ancora maggiore chiarezza può essere utile ricordare che esempi di polipo sono le anemoni di mare e le madrepore, i coralli che hanno costruito le barriere coralline. E soprattutto, a differenza di polpo e piovra, il polipo non è commestibile!

Polpo: che valore ha?

polpo crudo

Chiarite tutte le differenze semantiche tra polpo, piovra e polipo, è il momento di capire perché il polpo è così pregiato e gustoso. Infatti, può capitare che sia capitato di acquistare un moscardino, convinti fosse un Octopus vulgaris. Questo perché si somigliano molto, ma il moscardino è leggermente più piccolo, ha testa ovale, occhi più sporgenti, ma soprattutto ha una sola fila di ventose sui tentacoli. Da questo elemento possiamo trarre le informazioni utili per distinguerlo dal polpo che, invece, ha due file di ventose lungo ciascun tentacolo.

Anche dal punto di vista nutrizionale i due molluschi sono molto simili, tuttavia le carni del polpo sono più pregiate e per questa ragione ha un prezzo di mercato leggermente più alto, solitamente attorno ai 9/13 euro al kg.

Il più intelligente dei molluschi

Le caratteristiche peculiari del polpo, però, non finiscono qui. Infatti numerosi studi scientifici hanno evidenziato come si tratti di uno degli invertebrati più intelligenti. Per esempio, sappiamo che ha la capacità di imparare. Una scoperta sorprendente perché questa qualità era stata riscontrata solamente nei mammiferi e, in generale, in quelli che hanno più rapporti sociali. Mentre il polpo è un mollusco e piuttosto solitario.

Solidario sì, ma anche caparbio: non è raro, infatti, che una volta pescato, il polpo si liberi da solo, uscendo dai boccaporti delle imbarcazioni dei pescatori. Così come ha dimostrato di saper aprire dei barattoli, se dentro era stata precedentemente riposta la sua cena. Per un buon bocconcino, a quanto pare, è pronto a tutto!

Il polpo in cucina

polpo insalata

Le qualità del polpo non ci sorprendono, tant’è che sappiamo bene che in cucina è un alimento versatile e molto gradito, sebbene presenti talvolta alcune difficoltà di preparazione. Per questo motivo, infatti, vi abbiamo già dato preziosi consigli su come bollire il polpo alla perfezione. I segreti sono alcuni piccoli passaggi: scegliere una pentola di coccio, immergere gradualmente i tentacoli, sobbollire piuttosto che bollire, far cuocere per almeno 15 minuti, lasciandolo raffreddare nella stessa acqua di cottura.

Luca Sessa, invece, ci ha proposto un menù completo a base di ricette con il polpo. Si comincia con i polipetti affogati al pomodoro, si prosegue con un’ottima carbonara di mare per concludere con il polpo arrosto, accompagnato con patate e broccoli.

Se ancora non siete convinti, ecco per voi una selezione di ben 10 ricette con il polpo, tutte varianti che, non abbiamo alcun dubbio, sapranno conquistare tutti. Qual è la vostra preferita?

Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

9 risposte a “Polpo, piovra o polipo: sapete distinguerli?”

  1. Fernando ha detto:

    Si dice più sopra che il polipo non è commestibile, ma questo non è completamente vero. Nel nord della Sardegna, soprattutto nella zona di Alghero, con piccoli anemoni di mare (non so di quale specie) si fa una frittura che ho avuto occasione di mangiare, e posso garantire che è incredibilmente gustosa.

    • Redazione ha detto:

      Ciao Fernando, grazie per il goloso suggerimento. La prossima volta che passiamo dal Nord della Sardegna faremo in modo di assaggiare questa golosa fritturina di cui parli. Siamo curiosi!

  2. piero ha detto:

    salve qui a cagliari sono prelibate e afrodisiache buonissime chiamate: orziadas impanate e fritte stupende sono anemoni nome attinie

  3. LORIS ha detto:

    la differenza tra polpo e piovra, è tutto sbagliato quanto descritto; in realtà sono riconoscibilissimi!…il polpo ha 2 righe di ventose, mentre la piovra ne ha una sola!!….IGNORANTI!!

    • Redazione ha detto:

      Ciao Loris,
      ci dispiace per quanto scrivi. Dove hai trovato le informazioni sulle ventose? La nostra redattrice Angela Caporale ha consultato numerose fonti, che confermano quanto ha scritto nell’articolo. Sulla questione è intervenuta anche l’Accademia della Crusca con un approfondimento.

  4. VINCENZO ha detto:

    CON UNA FILA E’ MOSCARDINO

  5. Raffaello ha detto:

    Giusto una connotazione linguistica: anche piovra / pieuvre deriva dal latino: polypus > polpus > poleuvre* > pleuvre > pieuvre

  6. Cesy Demuro demuro ha detto:

    confermo , infatti le anemoni, (che appartengono alla famiglia dei polipi) qui in sardegna le friggiamo dopo averle infarinate, sono squisitamente piccanti, noi e chiamiamo “oziaras”- poi ci sono altre anemoni, rosse ancora più piccanti di gusto. ma le prime sono decisamente le più buone. in una recente conversazione qualcuno ha affermato che i polpi (polpi non polipi) deriverebbero dalle meduse e in meduse si ritrasformerebbero)- una storia a cui naturalmente non creduto, forse questa persona ha confuso le meduse con le anemoni appunto, ma c’è comunque una bella “favoletta” da “sfatare”

  7. Sdm ha detto:

    Polpo è una variante di Polipo, quindi sono sinonimi.
    Polipo può anche indicare l’octopus, non è considerato errore.
    Treccani docet.

Lascia un commento