Cooperativa Sant’orsola Di Pergine Valsugana (tn)

Adriana Angelieri

di Martino Ragusa.I Mòcheni sono un gruppo etnico di origine tedesca di modeste dimensioni (nel 2001 le persone parlanti la lingua mòchena erano 2.278), che si è insediato a partire dalla fine del XIII secolo in un territorio a est di Trento di grande bellezza, al punto di vantare la definizione di ‘la valle incantata’ da parte dello scrittore austriaco Robert Musil.Nella valle ci potete andare per sperimentare di persona la cordialissima ospitalità mòchena e per fare lunghe passeggiate nei prati o nei boschi tra malghe, rifugi e laghetti in quota con la speranza concreta di intravedere qualche animale della ricca fauna locale: caprioli, camosci, marmotte, scoiattoli, lepri, falchi, galli cedroni e forcelli. Potreste perfino scorgere la magnifica e rarissima aquila reale che nidifica sulle cime della valle.Già che siete lì, però, non mancate una visita a qualcuna delle bellissime coltivazioni di frutti di bosco, qui numerosissime e tutte di grande interesse.A dire il vero, è proprio per incontrare loro, i deliziosi piccoli frutti, che sono arrivato in Trentino nelle piacevoli vesti di ‘Turista per Cibo’. Perchè sono proprio belli, buoni e bravi.La bellezza è un dato di fatto oggettivo. Quanto alla bontà, basti pensare che sono accettati quasi sempre senza problemi persino dai bambini, notoriamente molto difficili con la frutta. Mentre della loro salubrità ormai siamo tutti informati: mirtillo, mora, lampone, fragola, ribes e ciliegia contengono polifenoli in notevole quantità e in particolare gli antociani (quelli dei frutti colorati di rosso) dalla formidabile azione antiossidante e fra i più formidabili strumenti anti-aging.La meta che vi consiglio per una piacevolissima full immersion nei piccoli frutti è la Cooperativa Sant’Orsola, con sede a Pergine Valsugana. Conta sul lavoro di 1.300 aziende socie di cui 700 piccolissime aziende part-time, 500 aziende part-time specializzate e 100 aziende professionali. Da aprile a novembre sono oltre 2.000 gli addetti impegnati in campagna nella raccolta che avviene ancora manualmente, con i frutti raccolti uno ad uno, riposti in cestini e spediti ai centri di raccolta della Cooperativa. Una sola persona, dunque, tocca il frutto che continuerà il suo viaggio verso la tavola del consumatore lungo un percorso semplificato al massimo e ridotto a poche operazioni: l’avvolgimento in film protettivo, la pesatura, l’imballo, la spedizione su veicoli refrigerati.Quanto alla coltivazione, la copertura dei campi mediante tunnel e serre elimina il contatto con la grandine e la pioggia, limitando al massimo la necessità di difesa antiparassitaria. La difesa da insetti dannosi, quando avviene, è fatta con prodotti a basso impatto ambientale e solo in caso accertato di necessità.Ad ogni modo, la produzione è costantemente sottoposta al controllo del Disciplinare di Produzione Integrata della Provincia Autonoma di Trento.Tenete anche presente che potrete visitare la valle dei Mòcheni percorrendo in bicicletta ‘Il sentiero dei piccoli frutti’. Per farlo è sufficiente prenotare una visita presso il Centro Visitatori Sant’Orsola a Pergine Valsugana dove si possono noleggiare gratuitamente le biciclette. L’itinerario è adatto anche ai bambini.Per informazioni: Sant’Orsola,tel. 0461 51 81 11http://www.santorsola.comSempre dal Centro Visitatori Sant’Orsola parte inoltre il pullman che porta i cicloturisti in quota da dove si diramano due diversi percorsi per esplorare la Valle dei Mòcheni in mountain bike. L’iniziativa è organizzata dall’Ufficio turistico della Valle dei Mòcheni e la prenotazione è obbligatoria.tel. 0461 55 14 40http://www.valledeimocheni.it

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

Lascia un commento