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Chi decide cosa mangiamo in mensa?

Giuliano Gallini

Parte La Campagna sul Pubblico Mangiare promossa da CIR food

Nella ristorazione pubblica, a scuola come in ospedale, sono in aumento le contraddizioni a scapito dei consumatori, dai prodotti troppo costosi agli ortaggi selezionati con criteri che costringono a forniture ben oltre il km0. Parte dal Giornale del Cibo la campagna di sensibilizzazione di CIR food (editrice del portale e socia fondatrice della Compagnia del Cibo Sincero), sul diritto a una mensa pubblica di qualità ed accessibile a tutti.
Con 1200 cuochi al lavoro in oltre 1000 cucine per produrre più di 70 milioni di pasti all’anno, CIR food èleader in Italia nella ristorazione collettiva. Ogni giorno prepara 200 mila pasti soltanto per le scuole. Dall’esperienza trentennale in questo settore è nata l’esigenza di fare chiarezza sulle dinamiche che determinano menu e costi del mangiare pubblico.
L’obiettivo di CIR food è di coinvolgere tutte le parti, dai produttori ai nutrizionisti fino ai consumatori, per analizzare come nasce il menu delle mense di scuole, ospedali, aziende e caserme militari. Attraverso un dibattito pubblico, l’auspicio è di portare rinnovamento al settore, favorendo il risparmio di risorse a beneficio della qualità del servizio. Una qualità che spesso non si trova nell’utilizzo di prodotti costosi, ma in una ristorazione sana ed equilibrata, con ingredienti sicuri e certificati.

maiale perplessoQuanti sanno, ad esempio, che nei capitolati d’appalto della ristorazione pubblica sono talvolta richieste verdure con misure precise oppure prodotti inesistenti o rari, come la carne di suino Dop o l’agnello Igp? Trattandosi di ristorazione di massa, la difficoltà di fornitura di alimenti così particolari, se non introvabili, comporta spesso l’importazione dall’estero, senza dimenticare lo spreco di quintali di ortaggi scartati soltanto perché imperfetti.
Questi fattori hanno un’incidenza sul servizio di ristorazione, innanzitutto in termini di costi all’utente finale. Basti pensare al trasporto delle materie prime o all’utilizzo di prodotti in uso nell’alta cucina, come le varietà più pregiate di aceto balsamico.
Perché allora non andare oltre a pregiudizi dal sapore ideologico per rifondare il pubblico mangiare? Questa è la proposta che CIR food rivolge oggi agli Enti appaltatori, ai produttori agroalimentari, ai nutrizionisti e ai consumatori.

giuliano gallini“Il nostro compito – afferma Giuliano Gallini Direttore Commerciale e Marketing CIR food – è fare tutto il possibile per migliorare il servizio e quindi abbiamo deciso di avviare questa campagna di sensibilizzazione sulle anomalie nei capitolati d’appalto, che penalizzano sia noi operatori sia il risultato finale che arriva nel piatto. Riteniamo, infatti, che sia possibile migliorare quella che abbiamo denominato ‘pubblica qualità in mensa’, ovvero un pasto sano ed equilibrato sia nel menu che nel prezzo.
In sostanza il nostro obiettivo è fare chiarezza sulle dinamiche che incidono sul mangiare pubblico, coinvolgendo tutta la filiera in una riflessione orientata alla tutela dei consumatori… E vorremmocominciare a discuterne proprio da qui, dal Giornale del Cibo, con i nostri lettori.”
tavola rotonda  Una prima tavola rotonda di confronto sul tema si è svolta all’interno della Yurta, con la conduzione di Patrizio Roversi, presenti alcuni protagonisti della filiera agroalimentare: Giuliano Gallini, Direttore Commerciale e Marketing CIR food, Rosa Maria Gallo Presidente dell’Associazione Consumatori e Utenti Emilia Romagna, Andrea Segrè, Preside dell’Università di Agraria di Bologna e Ivo Zama Coldiretti Emilia Romagna.

(Guarda il video del Dibattito sul Pubblico Mangiare e il video sullo Stupidario alimentare delle mense pubbliche)

Il secondo appuntamento ci sarà giovedì 29 settembre al Festival della Salute di Viareggio, dove si terrà ilworkshop “Ospedale di qualità”. Condotto da Patrizio Roversi, toccherà tutti gli aspetti che dovrebbero contribuire a rappresentare un ospedale di qualità, esplorando le condizioni per realizzarlo concretamente sia dal punto di vista dell’attrattività visibile, che da quello dell’alimentazione, delle pulizie e delle certificazioni. Agli interlocutori presenti Patrizio porrà le domande che porrebbe un cittadino qualunque che potrebbe avere a che fare, nel presente od in un futuro prossimo, con i presidi ospedalieri. Interverranno: Giancarlo Sassoli Direttore Generale Ausl 12 di Viareggio, Daniela Scaramuccia Assessore al diritto alla Salute Regione Toscana, Eugenio Arbizzani CCC Abita, Alessandro Ramazza Presidente Obiettivo Lavoro, Giuliano Gallini Direttore Commerciale e Marketing CIR food, Grazia Luchini Direttore del Presidio Ospedaliero Versilia.

Scrittore di romanzi, lettore appassionato ed esperto del mondo del cibo e della ristorazione. Crede profondamente nel valore della cultura. In cucina non può mancare un buon bicchiere di vino per tirarsi su quando sì sbaglia (cosa che, afferma, a lui succede spesso).

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