Birrifici artigianali

5 Birrifici Artigianali da visitare questa estate

Giovanni Angelucci

Dopo avervi tenuti informati tutto l’inverno sugli eventi di birra artigianale mese per mese, non potevamo affatto esimerci dal fornirvi i nostri consigli su alcuni dei migliori birrifici artigianali da visitare durante le vostre gite fuori porta lungo tutto lo stivale. Ormai è estate, i bravi birrai sono sempre di più e c’è l’imbarazzo della scelta tra centinaia e centinaia di produzioni di qualità. Dunque non resta che scegliere e partire per un’avventura tutta brassicola. Ecco le nostre dritte.

birrifici artigianali da visitare

Birrifici Artigianali da visitare in estate: le nostre 5 proposte

Birrificio del Ducato

Siamo in un territorio che spesso è scelto per l’immensità enogastronomica che offre, la Food Valley con i suoi maestosi salumi e un patrimonio organolettico senza rivali. A Roncole Verdi, nel parmense, Giovanni Campari ha messo in piedi uno dei più validi birrifici in circolazione e c’è da divertirsi. Non solo per la sua cultura in tema di birra (fare una chiacchierata con lui è già solo un viaggio) ma per la vastità produttiva che ha messo in piedi: quasi 40 birre, una più pregevole dell’altra con cui spaziare da un paese all’altro, tra più stili differenti, gustando la creatività del birraio. Alcune birre affrontano una maturazione di alcuni mesi in botti di legno di rovere francese o americano che hanno contenuto vini rossi, altre vini bianchi, altre ancora calvados, bourbon o whisky. Impazzirete con la My Blueberry Nightmare, una sour ale con mirtilli affinata in botti di scotch whisky.

Serro Croce

monteverde birrificio

L’azienda è situata nel territorio di Monteverde nell’avellinese, a 740 metri d’altezza, abbracciata da tre colli: Serro del Castello, SerroCroce e Serro dell’Incoronata, sul confine con la Basilicata. Avevamo già parlato di questa magnifica realtà, non soltanto per la bellezza dei paesaggi in cui vive ma perché rappresenta degnamente la categoria dei birrifici agricoli. Il birrificio-azienda vive nella natura con circa 30 ettari in produzione, e le colture prevalenti sono i cereali e le leguminose, utilizzate nel processo produttivo. Monteverde domina la valle dell’Osento, immaginate quindi di sorseggiare le birre di Vito Pagnotta, due ale chiare e una ipa ambrata, con una cornice fuori dal comune nonché la stessa racchiusa proprio nel calice che avete in mano.

Birra Perugia

Fresco fresco di vittoria, il birrificio Birra Perugia è stato proclamato il migliore d’Italia quest’anno e non poteva mancare nella nostra agenda birraria.

Parliamo di uno dei primi birrifici sorti in Italia, insieme ad altri marchi storici, addirittura nel 1875. All’inizio del nuovo millennio un gruppo di amici, innamorati della birra e delle propria terra, decide di progettare la rinascita del birrificio: Luana Meola (socia con Antonio Boco e Matteo Natalini) e birraia insieme a Luca Maestrini, è una dei volti della frizzante squadra che a Pontenuovo di Torgiano (a due passi da Perugia) produce sei buone birre.  Tra le classiche e le “creative” assaggiate la scotch ale ILA, complessa e affinata in barili usati nella produzione di whisky. Birre buone, contesto giovane e felice, in un’Umbria sempre piacevole.

Amiata

malto birra

La bella Toscana con la sua genuinità e ricchezza di spirito. Cercate sulla cartina il Monte Amiata e guidate fino all’ingresso dei boschi di faggio dove, se ben cercate troverete il birrificio Amiata di Arcidosso (GR). I fratelli Gennaro e Claudio hanno particolarmente a cuore il loro territorio ed esprimono tutto l’amore per la propria terra con delle eccellenti produzioni rappresentative a pieno della montagna amiatina. In base al periodo in cui vi farete visita potrete assaggiare le birre realizzate con castagne locali IGP, chiamate “le bastarde”, miele di Marruca, zafferano della Maremma, erbe e spezie varie. Grandi bevute in un contesto altrettanto gradevole. Non lasciatevi scappare l’estiva Zancona, una birra caratterizzata dall’aggiunta di segale e di anice stellato, rinfrescante e beverina per la stagione alle porte.

Masseria Cesarini

Ecco un altro birrificio agricolo, il primo d’Abruzzo! L’Azienda Agricola “Masseria Cesarini” nasce a Corropoli, sulle colline litoranee teramane. Qui i venti montani incontrano quelli marini e i cereali prodotti trovano ne godono ed esprimono al meglio le loro caratteristiche, facilmente rintracciabili anche nelle birre. Questa Masseria è stata fondata nel 1940 dalla famiglia Cesarini, oggi rappresentata da Donna Elena e suo marito Niky Ferri, che lavorano sui venti ettari di proprietà coltivando non solo i grani e le spezie impiegati nella produzione di birra ma anche olio di qualità. Bere una delle otto birre nel birrificio (adiacente vive anche un locale in cui la birra viene direttamente spillata) vuol dire davvero poter assaggiare le caratteristiche di un territorio. Iniziate con la nuova a bassa fermentazione Escobar e continuate finchè reggete.

Cosa pensate dei nostri consigli? Avete già stilato la vostra lista di birrifici artigianali da visitare in estate?

Giornalista e gastronomo, collabora con numerose riviste e quotidiani che si occupano di cibo e viaggi tra le quali spiccano La Stampa, Dove e la Gazzetta dello Sport. I suoi piatti preferiti sono gli arrosticini (ma che siano di vera pecora abruzzese) e gli agnolotti del plin con sugo di carne arrosto. Dice che in tavola non può mai mancare il vino (preferibilmente Trebbiano Valentini o Barbaresco Sottimano).

Lascia un commento